Noi viviamo davvero degli archivi
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presentazione di /ultrarchivio/ mercoledì 27 settembre 2017 ore 18.30 Fallani Venezia Salizada Seriman 4875 Venezia nell’ambito del ciclo |
/ ultrarchivio / è una pubblicazione concepita dalla collaborazione tra l’imprenditore Gianpaolo Fallani, il collettivo artistico Blauer Hase e l’assegnista di ricerca Iuav Corinne Mazzoli all’interno del progetto Artificare/Art&Business, finanziato dalla Regione Veneto
L’arte contemporanea può essere un “motore di creatività” utile a dare un vantaggio competitivoalle imprese venete?
Per rispondere alla domanda il progetto di ricerca Artificare/Art&Business delle Università Ca’ Foscari e Iuav di Venezia con il finanziamento dalla Regione Veneto, ha portato in sette imprese venete altrettanti artisti, attivando vere e proprie residenze artistiche nelle e con le aziende stesse.
All’interno di questo percorso di ricerca, si sono incontrati l’azienda Gruppofallani e il collettivo artistico Blauer Hase, che hanno collaborato per ideare e realizzare un progetto artistico comune.
Blauer Hase e Gianpaolo Fallani con la mediazione dell’assegnista Iuav Corinne Mazzoli, hanno sviluppato un dialogo e un rapporto di collaborazione molto stretto, impostato a comprendere come lavorare assieme, come leggere con occhi nuovi ciò che è presente in azienda e produrre una traccia di questo scambio.
La traccia, che non è da intendersi nel suo essere residuo, quanto un campo di gioco su cui incontrarsi, è una pubblicazione in più numeri chiamata / ultrarchivio / che verrà presentata il 27 settembre presso il laboratorio serigrafico Fallani Venezia.
/ ultrarchivio / è un processo organico di ascolto e composizione dei materiali del fondo Fallani Venezia. L’archivio è costituito da materiali e pellicole che sono stati utilizzati in più di quarant’anni di attività da parte del laboratorio serigrafico e di fotolito, dove centinaia di artisti hanno speso ore a produrre stampe e multipli.
Ogni numero di / ultrarchivio / è come un disco: ha una struttura e una temperatura specifica, raccoglie campioni diversi, stabilisce un modo di comporli.
A volte
abbiamo cercato la variazione, a volte abbiamo raccolto i simboli di Venezia, a
volte abbiamo cercato solo il giusto equilibrio.
Non
siamo stati troppo ortodossi nella composizione: non abbiamo cercato di creare
un catalogo né una nuova classificazione.
Non è un
processo automatico e per questo ha richiesto tempo e ascolto della voce di
ciascun elemento per intuire come poteva scaturirne un remix generativo.
Forse è
un processo a cui è complesso attribuire un nome, ma che è facile da
descrivere: ci siamo immersi in un mare di alfabeti, segni, animali, aeroplani,
navi, targhe, simboli istituzionali, edifici veneziani, segni e telai di
artisti ed autori, illustrazioni, leoni, onde, alberi.
info
Corinne Mazzoli
cmazzoli@iuav.it
+39 340 5517364