Gianugo Polesello un
maestro del novecento
Gli strumenti della
composizione in funzione del progetto di architettura
seminario a cura di e Riccarda
Cantarelli 29.9.2017 Cotonificio, Auditorium ore 9.30 > 18.30 Dipartimento di Architettura Costruzione
Conservazione |
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riconoscimento crediti
crediti formativi
universitari
verranno riconosciuti 2 CFU tipo D agli studenti che frequenteranno il seminario inscritti ai corsi di laurea:
> triennale in Architettura Costruzione Conservazione
> magistrale in Architettura per il nuovo e l’antico
> magistrale in Architettura e culture del progetto
> magistrale in Architettura e Innovazione
> magistrale in Pianificazione e politiche per la città , il territorio e l’ambiente
crediti formativi
professionali
per questo evento il
Consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti, pianificatori,
paesaggisti e conservatori ha attribuiti n.
6 crediti validi per il triennio 2017-2019, si precisa che non sono ammesse
assenze neppure parziali.
presentazione
Il seminario, sull’attualità dell’opera di Gianugo Polesello a dieci anni dalla sua morte, curato da Pierluigi Grandinetti, Armando Dal Fabbro e Riccarda Cantarelli, non vuol essere un evento commemorativo, bensì un momento di riflessione sulla sua attività progettuale (composta da lezioni, scritti, disegni, progetti e opere), a partire dalla composizione architettonica: la disciplina che ha posto al centro della sua attività.
La composizione vive oggi in Italia una crisi d'identità, tendendo a diluirsi nel progetto di architettura come una delle tante discipline che concorrono alla sua formazione, ma mostrando anche segnali di innovazione, nel recupero di antichi saperi, nel rinnovamento dei tradizionali strumenti disciplinari, nell'invenzione di nuove categorie operative nel solco della straordinaria tradizione della Scuola di Venezia.
Gianugo Polesello è stato in questo senso un precursore, sia perché ha esplicitato per primo il rapporto tra teoria e progetti, assunti come «banco di prova, come momento di controllo e di avanzamento delle questioni teoriche che essi sottendono», sia perché lo ha praticato dando un contributo significativo all'avanzamento teorico della disciplina, proprio attraverso progetti e opere. Ecco perché assume significato proporre una riflessione collettiva su questo maestro, coinvolgendo - oltre ai suoi allievi - docenti di composizione provenienti da altre scuole italiane, testimoni della sua esperienza, studiosi di altre discipline.
Il seminario conclude peraltro, raccogliendone i risultati, una serie di mostre e convegni su Gianugo Polesello avvenute negli ultimi anni in varie sedi, tra cui l’Università Iuav di Venezia, il Politecnico di Milano, Palmanova e Castions di Strada, suo paese natio.
Tra le tematiche che verranno affrontate nel seminario:
- il rapporto con la cultura materiale della terra friulana, cui Gianugo era anche affettivamente legato, in particolare con i valori della ruralità. In questo ambito Polesello ha intessuto rapporti e avviato scambi con numerosi artisti e intellettuali friulani, alcuni originari come lui della bassa pianura friulana, tra i quali Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Zigaina;
- il contributo di Gianugo Polesello all'architettura italiana, su vari aspetti tra i quali il rapporto - nel progetto - tra tradizione e innovazione: un rapporto forte anche se sotterraneo, perché, come scrivono Giuseppe Terragni e il Gruppo 7: «è la tradizione che si trasforma, assume aspetti nuovi sotto i quali pochi la riconoscono»;
- la sperimentazione condotta - prevalentemente attraverso progetti, nelle varie fasi della sua attività - sulle categorie e gli strumenti della composizione architettonica: la fase di “rifondazione disciplinare” con il Gruppo Architettura, le ricerche sul percorso logico e creativo di formazione del progetto di architettura, il luogo e l'architettura del piano, il rapporto tra ideazione e costruzione, il linguaggio e la “retorica architettonica”;
- il ruolo svolto da un'attività universitaria intensa e variegata, nelle molte forme che essa ha assunto, tra cui la fondazione del dottorato in composizione architettonica, i concorsi svolti nell'ambito dello Iuav, le relazioni costanti con altre scuole di architettura in Europa.
programma
ore 9.30
Anna Buzzacchi, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia
ore 9.45
Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia
Introduzione al seminario: Gianugo Polesello e la composizione
ore 10.00
Luca Monica, docente del Politecnico di Milano
Tracce
della storia di un disegnatore
ore 10.30
Francesca Agostinelli, storica dell'arte
Il clima
artistico e culturale friulano
ore 11.00
Pierluigi Grandinetti, docente dell’Università Iuav di Venezia
L'architettura
dell'arcaico come futuro
ore 11.45
Gundula Rakowitz, docente dell’Università Iuav di Venezia
Lo
schizzo come idea del progetto
pausa
pranzo
ore 14.30
Raimund Fein, docente della Hochschule Lausitz Cotbus
L'architettura
del dettaglio
ore 15.00
Angelo Torricelli, docente del Politecnico di Milano
L'anamnesi
in composizione
ore 15.30
Sandro Pittini, docente dell’Università Iuav di Venezia
Infinite
sono le forme, pochissime le figure
16.00
Armando Dal Fabbro, docente dell’Università Iuav di Venezia
L'ars
combinatoria: concorsi e progetti universitari
ore 16.30
Dibattito
L'inattualità
della composizione architettonica: il contributo di Gianugo Polesello
introduce Valerio Paolo Mosco
ne discutono i relatori, i testimoni, il pubblico.
interventi programmati: Tomaso Monestiroli, Corrado Balistreri Trincanato, Giovanni Marras, Riccarda Cantarelli