Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Riviste di architettura in Italia dal 1950

 

 

tendenze, gruppi,

programmi, nuove urgenze

 

seminario

 

7 giugno 2018

Tolentini, Biblioteca,

aula gradoni

ore 14.30

 

a cura di

Mario Lupano e Sara Marini

 

organizzato dall’unità di ricerca “Re-cycle”, Dipartimento di Culture del progetto

 

in collaborazione con

Sistema bibliotecario e documentale – Biblioteca

 

 

 

 

programma

 

14.30 Introduzione. Mario Lupano, Sara Marini

 

15.00 Le riviste d’architettura e la contemporaneità. Alberto Ferlenga

 

15.30 Zodiac. Aldo Aymonino

 

16.00 Casabella 1982-1996. Valerio Paolo Mosco

 

16.30 Phalaris. Antonella Gallo

 

17.00 Spazio e società. Sara Marini

 

17.30 Discussione. coordina Mario Lupano

 

 

Il seminario intende delineare i connotati di un paesaggio editoriale costituito dalle riviste che dal secondo dopoguerra ad oggi in Italia hanno affrontato e affrontano ancora la nozione di progetto dello spazio insistendo su casi paradigmatici e rispettive differenze. Riconsiderando un patrimonio riflessivo che ha sollecitato dialoghi e visioni e dunque ha fortemente influito sulla definizione di un’idea di architettura, si vuole riaprire un confronto e un dibattito su questo strumento di costruzione dell’immaginario.

 

L’incontro è il secondo di una serie di appuntamenti dedicati sia alle riviste che possiedono una lunga storia, e sono espressione di importanti editori, sia a quelle accademiche, sia alle sperimentazioni indipendenti di breve nonché intensa durata, capaci di aprire varchi e dialoghi con altre discipline. Gli incontri sono tesi a mettere in luce alcuni aspetti che caratterizzano questi progetti editoriali, particolarmente significativi come il rapporto con il tempo, l’autorialità, la militanza, la dimensione collettiva, il lavoro in redazione come ambito di formazione e di trasmissione del sapere, le attenzioni all’oggetto-rivista e alle dinamiche espositive della messa in pagina. Questi aspetti sono particolarmente utili per riflettere nuovamente sulle architetture di carta, per ragionare sulle diverse forme di scrittura e per interrogarsi su quale ruolo oggi possa giocare una rivista per l’architettura.