Fabrizio
Gay: pubblicazioni
(aggiornato
al 06 ottobre 2011)
1. Gay,
F. Necessità dell’ornamento: retorica e Storia Naturale
dell’architettura. In : Retorica
del Visibile: strategie dell’immagine tra significazione e comunicazione,
vol. 3:, Contributi scelti. T. Migliore (a cura di). Roma : Aracne
Editrice, 2011. ISBN 9788854842175.
Versione in
italiano della relazione tenuta in francese dall’autore al Congresso
generale dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IASV)
il 14 aprile 2010. Individuando la massima evidenza retorica
dell’architettura nella sua dimensione ornamentale, il contributo
considera questa dimensione ornamentale degli oggetti soprattutto nella loro
capacità di inflettere le strategie del loro uso. Allo scopo di cogliere questa
dimensione strategica dell’ornamento l’intervento si rivolge ad
architetture (non decorate) di Kazuyo Sejima e Sou Fujimoto.
2. Gay, F. Quando è trascrizione. In : Artefatti : Idee per la
rappresentazione 3. P. Belardi, A. Cirafici, A.
Di Luggo, E. Dotto, F. Gay, F. Maggio, F. Quici (a
cura di). Roma : Artegrafica, 2011.
pp. 274-283. ISBN ISBN 9788890458538.
Il saggio
– dopo aver specificato la nozione di « trascrizione » da
quella di « traduzione » – mette in relazione le tre forme più
generali di scrittura – fonematica, morfematica e sintagmatica – a
tre tendenze generali caratterizzanti tre stagioni della didattica
dell’architettura in Italia.
3. Gay, F. Tattiche cromatiche e strategie figurative
dell’architettura del novecento in Veneto Orientale.
In : Il colore nel costruito
storico. Innovazione, sperimentazione, applicazione XXXIII convegno
internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione ottavo
congresso uid. P. Falzone (a cura di).
Roma : Aracne Editrice, 2011. ISBN 9788854843172.
4. Gay. F. L’emblema del Disegno e le sue rinascite allegoriche. In : Disegno
dunque sono. Settimo congresso UID - XXXII Convegno Internazionale delle
discipline della rappresentazione. Genova : Gs Digital, 2010.
La relazione sintetizza un più
corposo saggio che parte da un'analisi dell'uso allegorico del monogramma di
Michelangelo (le tre corone) come emblema dell'Accademia del Disegno per
sviluppare una breve storia della figura diagrammatica dei tre anelli borromei
in relazione agli sviluppi della teoria della semiosi in ambito strutturalista
e pos-strutturalista.
5. Gay,
F. et Ballarin, M. From
digital photomodeling to iconographic atlas: teaching
practices and research on representation in architectural disciplines.
In : APEGA 2010: Congreso
Internacional Expresión Gráfica aplicada a la Edificación Graphic Expression applied to Building. S.l. : s.n., 2010.
6. Gay, F. (recensione) Retorica del visibile: strategie
dell’immagine tra significazione e comunicazione IX convegno
dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IASV),
Venezia, 13-16 aprile 2010 Immagini e dispositivi di visualizzazione
scientifica Incontro conclusivo della ricerca internazionale dell’Agence Nationale [française] de la Recherche, coordinata dal Centre de
Recherches Sémiotiques dell’Università di limoge, Venezia, 16-17 aprile 2010. In : DISEGNARE IDEE IMMAGINI, m 40. Gangemi.
Roma, 2010. pp. 89.
7. Gay, F. Breve deontologia del disegno. In : IUAV. 2009, n° 78.
La versione
a stampa è una breve sintesi di una versione integrale del contributo
(pubblicata in formato digitale presso il repositorio d’Ateneo (raggiungibile
con il link posto sopra) nella quale si ricostruiscono le vicende
dell’insegnamento delle discipline della rappresentazione allo IUAV per
trarne alcune indicazioni di sviluppo.
8.Gay, F. « Io nel pensier mi
fingo »: « progetto » e specificità disciplinare del
« disegno ». In : DISEGNO
& PROGETTO: XXI convegno internazionale delle discipline della rappresentazione,
13-15 ottobre 2009. Genova : DSA - Dipartimento Di Scienze per l’Architettura
facoltà di architettura dell’Università di Genova
UID - unione italiana per il disegno, 2009.
Il
contributo su invito cerca di definire una nozione di « efficacia
semiotica » della rappresentazione grafica in termini di
« traduzione ».
9. Gay, F. Disegno e Progetto: destino di una genetica degli
artefatti. In : Ibridazioni:
atti del seminario di studi. P. Belardi, A. Cirafici,
A. Di Luggo, E. Dotto, F. Gay, F. Maggio, F. Quici (a
cura di). Roma : Artegrafica, 2009.
pp. 14-26. ISBN 9788890458507.
Saggio
introduttivo al volume« Ibridazioni » che raccoglie molti contributi
sul tema del Disegno inteso come tecnica euristica nell’ideazione
progettuale tanto da farne una disciplina che sembrava poter evolvere in vera e
propria « genetica degli artefatti ». Il tema era affrontato
attraverso quello delle « ibridazioni » perché esplicita
l’ipotesi che l’atto del progettare consapevolmente un artefatto
equivalga a simularne il possibile riconoscimento e uso da parte di un utente
ideale. L’ibridazione vi era intesa come una tecnica progettuale che
chiama direttamente in causa le categorie, le astrazioni e generalizzazioni con
le quali una cultura riconosce e classifica gli oggetti; è dunque il pretesto
che richiama l’architetto e il designer alla responsabilità e alla
consapevolezza degli effetti di senso dei loro prodotti. Specificamente il
saggio segue l’evoluzione di alcuni argomenti « naturalistici »
nel dibattito sui rapporti tra le arti in Europa tra gli anni Trenta e gli anni
Sessanta del secolo scorso, nel tentativo di raccoglierne alcune fila. Per un
confronto tra il testo del saggio e la curatela del dibattito sul tema proposto
si veda la pagina curata dall’autore in preparazione del seminario di
studi « ibridazioni » si veda la pagina web che istruiva
l’iniziativa al seguente indirizzo:
http://www.iuav.it/Facolta/facolt--di2/NEWS1/eventi-del/Ibridazion/index.htm
10. Gay, F. Artefatto-arte.
In : Ibridazioni : atti del
seminario di studi. P. Belardi, A. Cirafici, A.
Di Luggo, E. Dotto, F. Gay, F. Maggio, F. Quici (a
cura di). Roma : Artegrafica, 2009.
pp. 375-379. ISBN 9788890458507.
11. Gay, F. Nel senso del colore:
attualità tecnica della semiotica di J. H. Lambert. In the sense of color: the
technical relevance of J. H. Lambert’s semiotics. In : Colore
architettura ambiente : esiti, problematiche, conoscenza, conservazione e
progetto delle finiture dipinte e del colore, nella citta storica e nella citta
moderna, in Italia e in Europa. P. Falzone (a cura di). Roma : Kappa,
2008. pp. 245-250. ISBN 9788878909250.
Johann
Heinrich Lambert (1728-1777) è ricordato oggi soprattutto per la sua
pionieristica Photometria, sive,
De mensura et gradibus luminis, colorum et umbrae del 1760, opera di quasi poco conto se paragonata ai
più illustri risultati del lavoro matematico dello scienziato alsaziano: in
particolare la dimostrazione dell’irrazionalità del numero Pi greco, la
formalizzazione algebrica della prospettiva, la formulazione di una prima
geometria non euclidea, l’introduzione di metodi cartografici, di
rappresentazione statistica e di notazione logica. Nel contributo si richiamano
alcuni passi della Semeiotica di Lambert in rapporto al resto del suo lavoro
scientifico sul Colore. L’attualità del suo approccio è l’idea
embrionale di considerare il colore dei paesaggi urbani come ciò che oggi,
nella semiotica della scuola di Greimas, si indica
come « sistema semi-simbolico »: sistema nel quale a coppie
oppositive del piano dell’espressione corrispondono coppie oppositive del
piano del contenuto. Today Johann Heinrich Lambert (1728-1777) is primarily
remembered for his essay Photometria, sive, De mensura et gradibus luminis, colorum et umbrae
(1760), a minor work if we compare it to his main scientific attainments: the
proof of number pi like irrational number, the translation of pictorial
perspective in algebraic language, a first draft of a noneuclidean
geometry, the introduction of cartographic systems, statistical representation
and new system of logical notation. Here we refer some passages of
Lambert’s Semeiotic with reference to the rest of his work about the Colour’s theory. The relevance of his approach is the
embryonal notion to consider the colour of urban
landscapes like a system. This « system » resembles to a
« semi-symbolic system » in the semiotic meaning: system where
couples of opposites in the « expression plane » correspond to
couples of opposites in the « meaning plane ».
12. Gay, Fabrizio. Figura (voce ...). In : Abitare il recinto. R. Albiero, L.
Coccia (a cura di). Roma : Gangemi, 2008. ISBN 9788849215038.
13. Gay, Fabrizio. Modelli geometrici per le Arti prima e dopo la geometria
descrittiva. In : la
geometria tra didattica e ricerca, Firenze 17-19 aprile 2008.
Firenze : AREA, 2008. pp. 335-338.
Breve
relazione che insiste sulla necessità di un rinnovamento della geometria
descrittiva che la renda più direttamente affine agli studi di morfologia così
come si diramarono da Leonardo da Vinci a René Thom.
14. Gay, F. Architettura e le Arti: verso una genetica degli artefatti.
In : L’architettura e le sue
declinazioni. S. Marini, F. Labelli (a cura di). Verona : IperEdizioni, 2008. pp. 85-92.
ISBN 9788862160100.
Il saggio
torna, sinteticamente, su alcuni temi naturalistici che attraversano il
dibattito sui« rapporti tra le arti » nelle vicende
dell’architettura moderna europea.
15. Gay, F. Ibridi, artefatti naturalmente necessari.
In : S.l. : Form.Act, 2008.
16. Gay, F.
Interno con figure: evidenza semiotica e retorica dal museo alla casa.
In : Gli interni nel progetto
sull’esistente. A. Cornoldi (a cura di).
Padova : Edizioni Il Poligrafo, 2007. pp. 72-78.
ISBN 9788871155616.
Il saggio è
dedicato alla dimensione figurativa nello studio dell’architettura degli
interni; ne propone un approccio derivato dal Traité du signe visuel
(1992) del gruppo Mi. In particolare esemplifica un’applicazione
all’architettura della classificazione che il gruppo di Liegi ha dato dei
modi di generazione delle figure (in absentia/in praesentia, congiunte/disgiunte).
17. Gay, F. Colore e retorica della pelle in architettura.
In : Il colore nella produzione di
architettura. P. Zennaro (a cura di). Verona : editore Ipertesto,
2007. pp. 309-314. ISBN 9788862160049.
Il
contributo fornisce uno schema essenziale delle categorie utili
all’analisi del colore nello studio di un manufatto a qual si voglia
scala (magari paesaggistica) o in quello di un’intera gamma di prodotti o
di componenti edilizie. Sostiene che sia il rilievo del colore in insiemi di
costruito, sia gli studi sulla percezione e la memoria del colore presuppongono
un modello « culturale » del colore che si può studiare dal punto di
vista semiotico e retorico. L’analisi del colore nella produzione di
Architettura è assimilata alla costruzione di un sistema semi-simbolico
elaborato ad hoc, caso per caso, ma a partire da uno schema fondamentale
secondo le categorie del naturale/artificiale, e del plastico/figurativo. This
essay provides an essential schema of useful categories to color analysis in
the study of an artefact in every scale (until to landscape) or in study of the
whole range of components and constituents. Color survey in built-up areas,
perception studies and color memory presuppose a cultural model of color
readable according an semiotic and rhetoric point of view. Color analysis in
the architectural production is assimilated to a specific semi-simbolic system, ad hoc elaborated, but starting from an
essential schema defined by follow categories: natural/artificial, figurative/non figurative.
18. Gay, F. Il pilastrone dell’edificio
della giunta. una restituzione assonometrica delle cinque varianti di progetto
del gennaio-marzo 1956. In : Il palazzo della Regione a Trento di Adalberto Libera e Sergio Musmeci: tra antico decoro e nuove figure strutturali.
M. Pogacnik (a cura di). Trento : Nicolodi, 2007. pp. 271-280. ISBN 9788884473073.
Il breve
saggio ha valore esemplare per il modo in cui analizza dei disegni (che hanno
valore documentale in una storia dell’architettura) attraverso alcune
tecniche d’integrazione grafica della rappresentazione originale.
19. Gay, F. « piccoli equivoci di capitale importanza »: un dibattito
trentennale tra semiotici e architetti su « codici » del disegno e
« contenuti » del progetto. In : Codici del disegno di progetto. Innovazione dei modi di
rappresentazione in relazione alle mutate necessità operative. P. Boltri (a cura di). S.l. : Forum, 2006.
pp. 541-547. ISBN 9788884203076.
Il saggio
tratta della vexata questio dell’iconità per sottolineare come, nel progresso della
semiotica degli anni Ottanta del secolo scorso, la nozione
di« codice » sia ormai divenuta quasi inservibile anche a proposito
degli aspetti più codificati della rappresentazione dell’architettura. Ne
propone invece in definiva un approccio d’ispirazione greimassiana
ben esemplificato dalle analisi di Jean Marie Floch.
20. Gay, F. Particolari dalle conseguenze generali: il disegno di una
pensilina e il destino della stazione di Venezia nei progetti di Angiolo
Mazzoni. In : A regola
d’arte. G. Carnevale (a cura di). Roma : officina, 2006.
pp. 119-143. ISBN 9788860490209.
Il saggio è
intorno al tema delle scale dimensionali della progettazione e afferma che un
dato contenuto figurale ha conseguenze a diversa scala; in particolare descrive
come una strategia di progetto di un autore possa di fatto manifestarsi
coerentemente in esiti figurativi opposti quali sono le versioni
« tradizionaliste » e « futuriste » dei progetti di Angiolo
Mazzoni per la Stazione di Venezia Santa Lucia.
21. Gay, F. Gli indiani vegetali di Palazzo Carignano: esotismo e
svolta iconografica del guarinismo europeo. In : Orienti
e occidenti dalla rappresentazione (Imago rerum). A. De Rosa (a cura di).
Padova : Edizioni Il Poligrafo, 2005. pp. 161-171.
ISBN 8871154460.
Il saggio
tratta fondamentalmente di due questioni strettamente correlate: 1) il
passaggio tra la dimensione plastica e quella figurativa nell’analisi
semiotica dell’architettura considerata come forma di« rappresentazione »;
2) il fenomeno dello « esotismo » inteso come fase del processo di
sussunzione di forme provenienti da culture altre entro una data sfera
culturale. Il caso dell’antropomorfismo nell’architettura di
Guarino Guarini – anche per il confronto con la letteratura autografa
dell’autore – offre un caso assolutamente esemplare della
distinzione tra le tecniche di deformazione plastica e quelle di invenzione
figurativa, fornendo del tema una evidenza didattica.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/033-indiani-vegetali.pdf
22. Gay, F. Città a bassissima definizione: note sull’iconografia
europea della città. In : l’immagine della città europea,
Brescia 2, 3 aprile 2004. Verona : s.n., 2005. pp. 239-248.
Il saggio
pubblicato (decurtato delle illustrazioni) tra i contributi di un convegno
sulla « città europea » mette in rilievo il carattere eteroclito
della nozione di « città europea » attraverso una rassegna di
tendenze iconografiche negli studi urbani della seconda metà del secolo scorso.
23. Gay, F. Il disegno, come il linguaggio, ... In : primo congresso dell’Unione Italiana
per il Disegno. S.l. : DSA - Dipartimento Di Scienze per l’Architettura
facoltà di architettura dell’Università di Genova
UID - unione italiana per il disegno, 2005.
Relazione su
invito al primo congresso dell’Unione Italiana per il Disegno dove si
cerca di evidenziare alcuni procedimenti morfologici nel disegno di oggetti
naturali, sottolineando la stretta analogia con procedimenti di
categorizzazione più generali e comuni ai linguaggi verbali.
24. Gay, F. Disegni di segni: bilancio e prospettiva. In : atti del XXV convegno internazionale delle discipline della rapprese.
Genova : DSA - Dipartimento Di Scienze per l’Architettura facoltà
di architettura dell’Università di Genova
UID - unione italiana per il disegno, Lerici (SP), 9-11 ottobre 2003,
2004. pp. 132-138.
Relazione
su invito al primo congresso (e XXV convegno) dell’Unione Italiana per il
Disegno; il tema strettamente autobiografico richiedeva di esporre la propria
esperienza direttamente figurativa attraverso il disegno per proporne una
definizione disciplinare più generale.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/026-disegni-di-segni.pdf
25. Gay, F. Tra forma e figura. Tre seminari
sulla rappresentazione. Venezia : Cafoscarina,
2004. ISBN 8875430225.
Il libro
tratta di tre settori degli studi sulla rappresentazione (1 – gli studi
sulla funzione euristica del disegno nel progetto, 2 – gli studi sulla
morfologia come scienza che presuppone una relazione reciproca tra forme e
forze, 3) gli studi sulla rappresentazione proiettiva a fondamento
dell’antica prospettiva e delle tecniche odierne) muovendo da tre
domande:
1) Perché
alcuni tra i più decisivi architetti contemporanei producono, parallelamente ai
loro progetti, disegni di« natura morta »?
2) Perché
Jacques Lacan usa la figura topologica del « piano proiettivo » nella
sua teoria psicanalitica e che conseguenze se ne possano trarre sul piano della
semiotica della rappresentazione?
3) Perché
non c’è sostanziale differenza tra gli algoritmi sei e settecenteschi
della « prospettiva » e quelli usati dall’attuale fotogrammetria
assistita da calcolatore?
Nel primo
capitolo - Architettura natura morta, 1930, 1980, 1930 - una lettura
dell’allestimento curato da Muzio e Sironi della Mostra delle Arti
grafiche ( nel 1930) diviene pretesto per approfondire la questione del Disegno
per l’Architettura e il tema dei rapporti tra Architettura e le Arti;
temi convergenti nella definizione di una dimensione specificamente figurativa
dell’architettura.
Il secondo
capitolo – Rivelamenti del piano proiettivo – riguarda il
modello del piano proiettivo (cioè quella nozione di « piano » sorta
dal discorso geometrico sulla prospettiva) cercando di raccogliere quegli
interpretanti che gli hanno dato significati extramatematici
e hanno consentito a Lacan di identificare la topologia alla struttura
dell’inconscio e dunque alla stessa nozione di « struttura »,
nozione che assimilava il discorso dello psicanalista a quello della coeva semiotica
generativa di Greimas. La questione è dunque
strategica nell’abito degli attuali studi sulla morfologia nel solco
tracciato dalla semiofica di René Thom. In questo
senso il testo è stato citato in: Luciano Boy, Morphologie
de l’invisible: transformations
d’objets, formes de l’espace, singularités phénoménales et pensée diagrammatique,
Ed. PULIM, Limoges, 2011, ISBN : 978-2-84287-542-8.
La terza
vicenda raccontata - Forme e misure in prospettiva - segue nel dettaglio
il passaggio della nozione di « rappresentazione ottica » in
geometria all’idea matematica di « trasformazione ».
L’odierna nozione tecnica di « metodo di rappresentazione » è
riferita in modo estremamente sintetico attraverso una preistoria della
fotogrammetria, cioè dell’operazione matematicamente inversa alla
prospettiva.
26. Gay, F. Photofanie: esattezza della luce e approssimazioni dell’ombra
in architettura. In : Tra
Luce e Ombra, (atti del II° seminario di studi Imago rerum - rappresentazioni e
architetture). A. De Rosa (a cura di). Padova : Edizioni Il Poligrafo,
2004. pp. 209-222. ISBN 8871154177.
Il saggio
esplora i modi tradizionali in cui le discipline della rappresentazione
architettonica (attraverso il tema del controllo delle apparenze luministiche e
il tema della« modanatura ») abbiano delineato alcuni aspetti di una
semiotica della luce strettamente pertinente alla dimensione figurale
dell’architettura.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/030-photofanie.pdf
27. Gay, F. Partite e partiture tra Luca Pacioli e Luigi Nono. In : Le
vie dei mercanti da Luca Pacioli all’ecogeometria
del territorio. C. Gambardella, S. Martusciello (a cura di). Napoli :
Edizioni Scientifiche Italiane, 2003. ISBN 8849506759.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/023-nono.pdf
28. Gay, F. Paesaggi topologici: la geometria arcaica dello spazio
metropolitano. In : Paesaggio con Figure. A. Giordano (a
cura di). Padova : Libreria internazionale CORTINA, 2003.
pp. 129-145. ISBN 8877842318.
29. Gay, F. Occhi presunti: l’osservatore nella rappresentazione
dell’architettura. In : Lo sguardo denigrato, ruolo dell’osservatore
nell’era della rappresentazione digitale. A. De Rosa (a cura di).
Padova : Edizioni Il Poligrafo, 2003. pp. 79-88.
ISBN 9788871153803.
30. Gay F. Descrittiva di che? La « informazione » della
descrittiva nel ricordo di un « Lieber Meister ».
In : L’insegnamento delle
geometria descrittiva nell’epoca dell’informatica, atti del
seminario di studi, Università di Roma la Sapienza, Dipartimento di Rilievo
Analisi e Disegno dell’Ambiente e dell’Architettura, 23-24 maggio
2003. Roma : Gangemi, 2003.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/024-descrittiva-di-che1.pdf
31. Gay, F. Modelli in prestito: alcune tangenze tra geometria, pittura
e architettura. In : La
ricerca nel Dipartimento di Progettazione Architettonica dello IUAV.
Venezia : IUAV DPA, 2002.
32. Gay F. Città opera aperta: ipermusei tra descrizione e consumo
virtuale dell’architettura. In : Il disegno della città opera aperta nel tempo. Firenze :
Alinea, 2002. pp. 1661-1664.
33. Gay F. Reinvenzioni novecentesche del portico: esempi nella città
veneta. In : Rilievo e
forma urbana: il disegno dei portici il disegno della città. Torino :
CELID, 2001. pp. 773-783.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/017-reinvenzioni.pdf
34. GAY, Fabrizio. Fondamenti
geometrici del disegno.
Padova : Libreria il Progetto, 2001. ISBN 8887331251. 0171515.
35. GAY, F. Elogio della retroguardia. In : Nuovi orizzonti e programmi del disegno e
della didattica. Genova : s.n., 2000.
https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/015-elogio-retroguardia.pdf
36.Gay, Fabrizio. Corso di Fondamenti e
Applicazioni di Geometria Descrittiva e Disegno dell’architettura:
comunicazioni dell’anno accademico 2000-‘01
Venezia : C.L.U.V.A, 2000.
37. Gay, Fabrizio. Intorno agli omolografi
strumenti e modelli per la geometria descrittiva. Venezia :
Istituto universitario di architettura di Venezia, 2000.
ISBN 88-87697-29-9.
604.2015166
Attraverso
ricostruzioni storiche e storiografiche il testo vuole dimostrare che le macchine per disegnare geometricamente (prospettografi,
curvigrafi, …) si possano considerare di fatto
come “teorie matematiche in
atto” fondate su un’immaginazione cinematica della geometria.
Il testo è
interamente leggibile e scaricabile in formato Pdf dai seguenti link:
01 le macchine dell’axonometria prospettiva – (pdf 2.97 MB)
02 teatri didattici – (pdf 3.37 MB)
03 curve antiche nuovi istromenti – (pdf 4 MB)
38. Gay, F. Architettura del Novecento in Veneto: scelte di
catalogazione. In : Architettura
moderna in Italia, documentazione e conservazione. AA. VV. a cura di S. Poretti;
S. Mornati; M. Casciato. Roma : edilstampa, 1999. pp. 75-89.
39. Gay, F. Sui fondamenti storico geometrici della fotogrammetria
elementare. In : Testi e
materiali del corso di Disegno dell’Architettura e Rilievo
dell’architettura. F. Fiorino , G. Monti (a cura di). Venezia :
C.L.U.V.A, 1999. pp. 159 -197.
40. GAY, F. Sulla transvalutazione
storiografica del paradigma proiettivo. In : Rendiconti di ricerca 1997-’98.
AA. VV. Venezia : IUAV. DPA, 1998.
41. Gay, F. Il Museo Civico di Padova nel complesso degli Eremitan. In : Rassegna di architettura e urbanistica. 1997, n° 90,
pp. 60-73. https://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/docenti201/Fabrizio-G/pubblicazi/010-Eremitani.pdf
42. Gay, F. Le stazioni di Angiolo Mazzoni
1928-43: anatomia di un’architettura moderna. Genova :
Università degli studi di Genova, 1996. Bibl.
Marciana VEA0731375.
tesi di Dottorato di Ricerca
in Rilievo e Rappresentazione del Costruito, VIII ciclo
43. Gay, F. I progetti di Angiolo Mazzoni per la stazione di Venezia.
In : Testi e materiali del corso di
Disegno dell’Architettura e Rilievo dell’Architettura,. AA. VV.
Venezia : C.L.U.V.A, 1995.
(estratto da un capitolo
della tesi di dottorato di ricerca)
44. Gay, F. Rilievo e Memoria dell’architettura moderna.
In : Disegno luogo della memoria:
convegno organizzato dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura,
Università degli studi di Firenze, Edizioni Alinea, Firenze, 21-22-23 settembre
1995. Firenze : Alinea, 1995. pp. 780-786.
45. Gay, F. et Pauletto, M. Museo delle collezioni scientifiche dell’Università
di Padova tra l’Orto Botanico ed il Prato della Valle.
In : Lo spazio del Museo. AA.
VV. Marostica : Architetturabile, 1994.
pp. 28-33.
46. Gay, F. Su alcune applicazioni dell’omologia.
In : Materiali del corso di Fondamenti
e Applicazioni di Geometria Descrittiva e Disegno dell’Architettura E.
AA. VV. Venezia : Copy Press,1994.
47. Gay, F. Il disegno degli spazi guariniani.
In : Relazioni al Corso di dottorato
di Ricerca in rilievo e rappresentazione del costruito. P. Marchi (a cura
di). Genova : DSA - Dipartimento Di Scienze per l’Architettura
facoltà di architettura dell’Università di Genova
UID - unione italiana per il disegno, 1993.
48. Gay, F. La Chiesa del Redentore e le
tecniche compositive di Palladio.
In. AA. VV. « Materiali del
corso di Disegno e Rilievo 1/E »,. Venezia : Riproduzioni Copy
Press, 1993.
49. Gay, F., Leone, G. et Palazzolo,
C. U.A.V.: I.U.?.V.: I.?.?.V. In :
Phalaris.
1989,