Data
13.11-11.12.2024Orario
13:30Luogo
CotonificioCategoria
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III edizione – 2024/2025
A cura di Agostino De Rosa, Anna Ciprian, Giulia Lazzaretto, Giulia Piccinin.
Anche quest’anno accademico 2024/2025 si tiene all’Università Iuav di Venezia la terza edizione del corso di Disegno intitolato “Geometrie del terrore. Lo spazio retorico nella letteratura weird”, dedicato al caso studio delle case infestate.
Le lezioni teoriche affronteranno il complesso rapporto tra spazio letterario e spazio fisico, fra configurazione del plot narrativo, dei suoi connotati ambientali e l’atmosfera delle haunted houses, tra genius loci e vocazione del paesaggio e dell’architettura ‘visitate’, il tutto partendo dagli studi di Eleanor Winsor Leach e, in particolare, dal suo “The Rhetoric of Space: Literary and Artistic Representations of Landscape in Republican and Augustan Rome” (Princeton University Press 1988). I paesaggi descritti nei testi omerici e virgiliani vengono confrontati dall'autrice con la pittura coeva, individuando affinità e discrepanze con la rappresentazione cartografica effettiva di quegli stessi luoghi.
La geografia delineata dalla Winsor Leach squaderna un inedito universo 'spaziale' in cui l'osservatore svolge un inaspettato ruolo 'proto-prospettico', ottico ma anche antropologico. Dunque sarà chiesto agli studenti del corso di adottare, come gli uomini-libro di “Fahrenheit 451” (1953) di Ray Bradbury, una ghost story, tra quelle da selezionate, e di ricostruire le proiezioni ortogonali, prospettiche e assonometriche di quelle dimore avite, adottando un linguaggio formale e un layout grafico condivisi per descrivere spazi, apparizioni, cambiamenti percettivi e ambientali, connessi alle presenze spettrali.
Dopo le lezione teoriche che il docente Agostino De Rosa terrà nella prima parte del corso, e nelle quali verranno sviluppate alcuni aspetti teorici legai alla storia della letteratura weird, a quella dell’idea di fantasma e di casa infestata in Occidente, alle nozioni di ombra e cecità, e dove verranno approfonditi metodologicamente due casi studio – segnatamente, “Il giro di vite” di Henry James e “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson –, sono previste una serie di lectures, incentrate sui temi della letteratura weird e fantastica tenute da esperti indipendenti, studiosi accademici, editori di settore e sceneggiatori cinematografici e televisivi.
A seguire, il CALENDARIO degli interventi previsti, e che si svolgeranno nel pomeriggio il mercoledì pomeriggio, dalle ore 13.30 alle 19.30, al Cotonificio veneziano (Dorsoduro 2196, 30123 Venezia):
Mercoledì 13 novembre 2024 "Tra Oriente e Occidente"
Cotonificio, aula C
– Roberta Albiero (Università Iuav di Venezia), “La casa come spazio dell’immaginario”;
– Giulia Baccini (Università Ca' Foscari Venezia), “Fantasmi, oggetti animati, e animali che cambiano forme: infestazioni e spazio infestato nella letteratura cinese premoderna”.
Mercoledì 20 novembre 2024 "Letture paradigmatiche"
Cotonificio, aula C
– Thomas Chudoba jr., Beatriz Pacheco Gaviao, “The House of Sounds di M. P. Shiel”;
– Salvatore Paolo Alfio Reina, Pietro Trentini, “Casa di foglie di Mark Danielewski”;
– Francesco Finotto, Camilla Botturi, Marco Pantarotto, “Casa di foglie di Mark Danielewski”;
– Stefano Bosco, Nicolò Marafin, Davide Francesco Mazzucato, “The Shining di Stephen King”.
Mercoledì 27 novembre 2024 “Castelli aviti e dimore infestate”
Cotonificio, aula C
– Massimo Scorsone (consulente editoriale, ricercatore e traduttore), “Spazi inabitabili: la Haunted House come metafora cosmica (e antiteologale)”;
– Chiara Meistro (studiosa indipendente) e Franco Pezzini (studioso indipendente), “Carmilla: il castello come dispositivo di sovversione identitaria”.
Mercoledì 11 dicembre 2024 “Lo spazio retorico nel cinema”
Cotonificio, aula B
– Mattia Mattiuzzi (Università Iuav di Venezia), “Institute Benjamenta. Lo spazio retorico dei gemelli Quay”;
– Massimiliano Vasta (Università Iuav di Venezia), “L'occhio di Kubrick. I regimi scopici nell'opera visiva 2001: Odissea nello spazio”.
A cura dell'unità di rcerca Imago rerum
BIOGRAFIE
Roberta Albiero è architetta e professoressa associata in composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia. Lauraeta a Venezia, dopo alcune esperienze professionali in Portogallo, consegue il dottorato di ricerca al Politecnico di Milano. È coordinatrice del Corso di laurea magistrale in architettura e docente responsabile del Laboratorio allestire esporre abitare 1 e di Wave. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione, riconosciuti con premi, menzioni e pubblicazioni. Ha tenuto lezioni, conferenze e workshop presso università italiane e straniere. È autrice di studi sull’architettura portoghese contemporanea e sull’architettura italiana del Novecento, in particolare sull’opera di Adalberto Libera, Franco Purini e Costantino Dardi. Ha curato, su tali temi, convegni, mostre e allestimenti. È autrice di studi, ricerche e progetti sulla città mediterranea e sui processi di trasformazione dei borghi storici disabitati in Sicilia. Al centro dell'interesse attuale si situa la ricerca sul rapporto tra architettura, archeologia, arte e paesaggio.
Giulia Baccini è professoressa associata di letteratura cinese premoderna e cinese classico all'Università Ca’ Foscari Venezia. Il suo principale interesse di ricerca è la letteratura cinese dell'Alto Medioevo, con particolare attenzione alla produzione letteraria non canonica, alla letteratura d'intrattenimento e alle pratiche ad essa collegate. Tra le sue pubblicazioni figurano: “Approaching Jokes and Jestbooks in Premodern China,” in The Palgrave Handbook of Humour, History, and Methodology (Palgrave, 2020); con Maddalena Barenghi, “The Witty Courtiers, Memoir 66,” in The Grand Scribe’s Records, Volume XI: The Memoirs of Han China, Part IV (Indiana University Press, 2019); “The Shiji chapter ‘Guji liezhuan’ (Traditions of Witty Remonstrants): A Source to Look for Rhetorical Strategies in Early China,” in Views from Within, Views from Beyond: Approaches to the Shiji as an Early Work of Historiography (Harrassowitz, 2015) e “Narrative Variation and Motif Adaptation in Ancient Anecdotal Lore: A Perspective on the Bird-gift Story in Early and Early Medieval Chinese Sources,” ARCHIV ORIENTÁLNÍ, 82 (2014).
Mattia Mattiuzzi è architetto, designer e co-fondatore di mat-on. Nel 2022 consegue il master in Architecture con la tesi “Institute Benjamenta: The rhetorical space of the Quay Brothers”, che vede la ricostruzione dello spazio architettonico mediante l’uso di tecniche di restituzione prospettica integrata dall’analisi dei riferimenti visivi, artistici e letterari inseriti dai registi. Nel 2023 conclude il master di II livello Social Museum and Smart Tourism con “Le tracce dell’acqua: sviluppo di contenuti e applicazioni digitali tecnologicamente innovative per la valorizzazione del percorso espositivo della Fondazione Querini Stampalia”. Con mat-on, studio di design e architettura basato sulla ricerca che indaga le forze ecologiche, storiche, politiche e sociali che modellano la disciplina del design oggi, ha realizzato “X-Space” a Zalahaláp, in Ungheria (2023) e “Superstrataal Festival International de Jardins” presso i Reford Gardens in Canada (2024).
Chiara Meistro, classe 1983, torinese d’adozione, è studiosa dei rapporti tra iconografia e letteratura. Dopo studi classici, si è laureata in scienze dei beni culturali con una tesi in storia dell’arte medievale. Ha maturato diverse esperienze nel settore di arte, cultura e spettacolo, occupandosi anche di catalogazione digitale di beni culturali e libri antichi. Ha pubblicato contributi storico-artistici in atti di convegni e volumi collettivi ed è anche autrice di racconti brevi, apparsi su antologie e riviste. Svolge da freelance attività di tipo redazionale. Collabora con Franco Pezzini alle attività della Libera Università dell’Immaginario con corsi, recensioni, articoli e volumi (un saggio autonomo nel secondo volume Tutto Poe, Odoya, 2022; co-curatela a Specchi oscuri. Carmilla e altri incubi di Joseph Sheridan Le Fanu, Oscar Draghi Mondadori, 2024).
Franco Pezzini (Torino, 1962) è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. È membro del comitato editoriale de ‘L’Indice‘, della redazione di‘Carmillaonline‘, e suoi articoli sono apparsi su varie testate. Ha pubblicato saggi sull’immaginario gotico (Cercando Carmilla, Ananke, 2000; Le vampire con Arianna Conti, Castelvecchi, 2005; The Dark Screen, con Angelica Tintori, Gargoyle, 2008; Peter & Chris, con Angelica Tintori, Gargoyle, 2010; Victoriana, Odoya, 2016; Fuoco e carne di Prometeo, Odoya, 2017; Edgar Allan Poe. Tutto Poe, il secondo volume con Chiara Meistro, Odoya, 2018 e 2022 – in attesa il terzo; Tutto Dracula, due voll., Odoya 2019; Le nozze chimiche di Aleister Crowley, Odoya 2020); sull’immaginario latino (L’importanza di essere Lucio, Odoya, 2017; L’odissea di Encolpio, Odoya, 2017; Profugus, Odoya, 2019); oltre a contributi in antologie e raccolte. Ha curato classici del fantastico (in particolare per la collana Oscar Draghi Mondadori: Dracula di Bram Stoker, 2019; il Dizionario del diavolo e i racconti di Ambrose Bierce, con Massimo Scorsone, 2022; Specchi oscuri. Carmilla e altri incubi di Joseph Sheridan Le Fanu, con Chiara Meistro, 2024); la lezione recitabile Enea profugo portata in scena dalla Compagnia Marco Gobetti a partire dal 2018; e un suo romanzo uscirà nel 2025 per i tipi Polidoro nella collana “Interzona” di Orazio Labbate. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici (attualmente insieme a Chiara Meistro); membro del comitato scientifico del MUFANT (area Gotico). ‘Giap’, il sito dei Wu Ming, lo definisce “massimo esperto italiano di letteratura fantastica-horror vittoriana”.
Massimo Scorsone è consulente editoriale, ricercatore e traduttore. Ha studiato filosofia, quindi filologia classica e bizantina. È stato membro del consiglio scientifico di SuRSUm (Centro Interdipartimentale di Ricerca dell’Università di Torino), quindi socio della IANLS (International Association for Neo-Latin Studies). Si è occupato di saggistica storica e filosofica e, parallelamente, di letteratura poetica medio- e (soprattutto) neolatina, curando in ambito accademico edizioni di autori del Rinascimento e dell’età barocca (Marcantonio Flaminio, Francesco Berni, Baldassarre Castiglione, Giovanni Della Casa Francesco Maria Molza, Virginio Cesarini), senza mai abbandonare del tutto gli interessi per la letteratura greca, classica, medievale e moderna (da Flegonte Tralliano al teatro cretese del ‘600, da Andreas Kalvos a Konstantinos Kavafis). Nel campo delle letterature moderne, di genere e non, ha curato e tradotto opere di Mary Shelley, H.D. Thoreau, C. Dickens, Lewis Carroll, J.M. Barrie, A. Bierce, Lord Dunsany, O. Wilde, E.M. Forster, G. Stein, H.P. Lovecraft, C. Ashton Smith, R. Bradbury – e, fra i classici della Ghost Story, W. Scott, M.R. James, A. Conan Doyle, A. Blackwood, Hugh Walpole, E. Wharton e altri.
Massimiliano Vasta si è laureato in architettura all’Università Iuav di Venezia nel marzo 2023. Durante il suo percorso di studi ha approfondito diversi aspetti della progettazione architettonica, formandosi, oltre che all’Università Iuav di Venezia, anche attraverso esperienze all’estero tra Giordania, Francia e Spagna.
Pur avendo lavorato in studi di architettura nell’ambito dell’interior design, per poi passare alla progettazione e messa in opera di allestimenti per eventi, ha partecipato alla ricerca del collettivo Laboratorio0000 di cui fa parte, nel quale si sperimenta l’architettura come strumento temporaneo ed effimero, indagando la creazione di spazi totalmente fittizi, soprattutto quelli del film attraverso le scenografie. La tesi in questo è stato il punto di svolta e sperimentazione perché gli ha permesso di approcciarsi alla creazione di scenografie: concretizzare e creare uno spazio a partire dalle parole.
Stefano Bosco ha frequentato l'istituto tecnico con indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, diplomandosi come geometra. Durante gli studi ha partecipato a tirocini formativi, tra cui uno in uno studio di architettura, e ha seguito corsi di formazione informatica e tecnica. Appassionato di lettura, predilige il fantasy e l'horror. Si è laureato nel 2024 all'Università Iuav di Venezia.
Camilla Botturi, nata il 23 marzo 2001, è una studentessa iscritta al Corso di laurea magistrale di architettura all’Università Iuav di Venezia. Attualmente partecipa al programma di doppio diploma all’Università di Parigi Val de Seine, intitolato “Modificazione dell’esistente: architettura, patrimonio, temporalità”, dedicato allo studio della conservazione e della trasformazione dell’esistente. A differenza di quanto si possa credere, ha sviluppato le sue capacità grafico-pittoriche già da ben prima di frequentare il liceo artistico.
Thomas Jr. Chudoba è studente al Corso di laurea magistrale in architettura all’Università Iuav di Venezia dove ha sperimentato la progettazione su varie scale, in particolare sviluppando una sensibilità verso il restauro e il riuso del patrimonio storico-architettonico. Ad Amburgo ha studiato alla HCU Hafencity Universität dove ha svolto una ricerca sulla transizione urbana dei porti industriali/commerciali e sul rapporto delle città con il loro waterfront. Momentaneamente lavora come tirocinante in Portogallo a Lisbona. Velista per passione, è apprendista skipper.
Francesco Finotto, nato il 23 ottobre 1999, è uno studente di architettura appassionato di fotografia e animazione/illustrazione. Nei suoi lavori cerca quindi di fondere i suoi interessi agli studi. Ha partecipato a corsi i cui lavori sono stati successivamente pubblicati. Vorrebbe lavorare professionalmente come fotografo, ma nel frattempo punta a laurearsi per avere un piano B sempre pronto. Sa piegare i cucchiaini con la forza del pensiero, mentre il pubblico tiene gli occhi chiusi.
Nicolò Marafin ha studiato per cinque anni al liceo artistico Pietro Selvatico di Padova, specializzandosi per tre anni in architettura e ambiente e in laboratorio del legno. Durante i suoi studi, ha svolto attività formative, collaborando con molteplici studi di architettura tra Padova, Pamplona e Zhuhai. Nel 2024 ha conseguito la laurea magistrale all'Università Iuav di Venezia.
Davide Francesco Mazzuccato è nato a Padova, dove ha frequentato il liceo artistico Pietro Selvatico, specializzandosi in architettura e modellazione del legno. Durante il periodo scolastico, ha svolto attività di volontariato con Salvalarte, dove ha fatto da guida illustrando i monumenti di Padova. Nel 2019 si è iscritto all'Università Iuav di Venezia, conseguendo la laurea magistrale nel 2024. Nel tempo libero si è dedicato inizialmente alla lettura di romanzi fantasy, per poi sviluppare un forte interesse per l'horror e la fantascienza.
Beatriz Pacheco Gaviao è una studentessa del Corso di laurea magistrale in architettura all’Università Iuav di Venezia. Nata a São Paulo in Brasile si sposta a Venezia dove ha seguito la laurea triennale in architettura, all’Università Iuav di Venezia. Particolarmente durante la sua formazione accademica, si è interessata alla narrativa come forza progettuale.
Marco Pantarotto, nato il 25 luglio 2001, iscritto al Corso di laurea magistrale in architettura all’Università Iuav di Venezia. I suoi campi di interesse si sviluppano attorno al tema dello spazio selva e della wilderness, sta svolgendo ricerca sui temi del movimento estetico Solarpunk e sulla pratica architettonica in relazione alla crisi climatica. Ha partecipato alla call for abstract di Vesper n. 12 “Solar” e non è stato selezionato.
Salvatore Paolo Alfio Reina è uno studente iscritto all'ultimo anno del Corso di laurea magistrale in architettura all'Università Iuav di Venezia. Ha conseguito la laurea triennale in architettura nel 2023 con la votazione di 110/110 con lode. Nell'anno accademico 2022/2023 ha partecipato al programma Erasmus+ all'Universidad del País Vasco a San Sebastián-Donostia in Spagna e attualmente sta partecipando a analogo progetto nella Faculdade de Arquitectura dell'Universidade do Porto in Portogallo. Tra le esperienze internazionali si segnalano la partecipazione al Workshop of Visual Discovery Conference 2022 all’University of Applied Sciences and Arts di Lucerna in Svizzera e al Blended Intensive Programmes 2024 all'ISCTE Instituto Universitário de Lisboa in Portogallo. Ha svolto un tirocinio curriculare nello studio di Paola Viganò a Milano.
Pietro Trentini è uno studente all’ultimo anno del Corso di laurea magistrale in architettura all’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito la laurea triennale nel 2023 con il massimo dei voti. Durante il suo percorso accademico ha partecipato a un programma Erasmus+ all’Universidad Politécnica de Madrid, ETSAM in Spagna, e attualmente sta proseguendo la sua formazione attraverso un altro Erasmus+ all’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera. Le sue esperienze internazionali comprendono anche la partecipazione al Blended Intensive Programme (BIP) “Europe in Transition”, dove ha collaborato a progetti interdisciplinari all’Università Ion Mincu di Bucharest in Romania e all’ISCTE Instituto Universitário de Lisboa in Portogallo. Ha inoltre svolto un tirocinio formativo nello studio di Paola Viganò a Milano, specializzandosi nella progettazione architettonica e urbana a diverse scale.
Immagine da SANATORIUM UNDER THE SIGN OF THE HOURGLASS, regia dei Quay Brothers
(UK, Poland, Germany, 2024, 76', color, b/w)