0_Mark-Dion_Brontosaurus-2016-Epoxy-resin-tar-wood-and-various-objects-180.3-x-190.5-x-63.5-cm - Marco Scotti

Data

23.04.2025

Orario

16:00

Luogo

Cotonificio, auditorium

Categoria

Presentazione

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Presentazione del libro

Elisabetta Modena Università IULM di Milano
Presenta il suo libro Display. Luoghi Dispositivi Gesti (Einaudi, Torino 2024)

Introduce Marco Scotti
Discussant Alessandra Bosco e Francesca Castellani

La presentazione del volume verterà sui temi che emergono dalle tre sezioni in cui è articolato e che sono caratterizzate da un approccio interdisciplinare. Al concetto di display fanno infatti capo «luoghi» nei quali i contenuti vengono organizzati (atelier, galleria, museo, strada, archivio), «dispositivi» intesi come strumenti e oggetti teorici (cornice, piedistallo, vetrina, schermo, didascalia) e «gesti» messi in atto per produrre senso (curare, allestire, illuminare, visualizzare, esporre). 

Il dialogo con l’autrice del volume Elisabetta Modena (Università IULM di Milano) sarà introdotto da Marco Scotti (Università Iuav di Venezia) e animato dalla presenza delle due discussant Alessandra Bosco (Università Iuav di Venezia) e Francesca Castellani (Università Iuav di Venezia).

Display è un libro sul mostrare e il mostrare è il contenuto messo in display nelle sue pagine. La prima accezione di questo termine inglese riguarda del resto l’atto di mettere in mostra qualcosa: vi è inclusa una sfumatura che si deve alla sua etimologia – dal latino displicare: «spiegare», «svolgere» – e che gli conferisce una qualità narrativa. Parlare di display espositivo significa alludere all’allestimento di una mostra, alle tecniche, alle teorie e alle forme di storytelling che ne sono parte costitutiva. Una seconda accezione è legata al digitale e alla visualizzazione di dati e immagini, ma ancora una volta anche al processo di presentazione di tali contenuti. Apparentemente distanti, queste due declinazioni sono oggi intessute in esperienze che le ibridano e ci consentono di porre nella stessa prospettiva una Wunderkammer e un archivio digitale, la cornice di un quadro e quella di un device indossabile.

Considerando tali argomenti e il fatto che in queste tre sezioni il volume tratteggia la complessità di un tema chiave della contemporaneità restituendone al contempo le radici storiche, la discussione interessa un’ampia platea interdisciplinare di studiosi e studenti di arte contemporanea, design, architettura, storia delle mostre e degli allestimenti, studiosi di visual culture e media, oltre che professionisti e artisti.