
Essere in servizio: invalidità civile
L’invalidità civile è un istituto giuridico nato nel 1971 (Legge n. 118 del 30 marzo) che tutela coloro che hanno riportato menomazioni non conseguenti all'attività militare o durante lo svolgimento del proprio lavoro. L’intento del legislatore è anche quello di recuperare al lavoro effettivo la persona riconosciuta invalida, con indubbio vantaggio per se stessa e per la comunità di appartenenza.
Il termine di invalidità fa riferimento alla perdita della capacità lavorativa, cioè dell'attitudine psico-fisica a compiere un'attività proficua al proprio mantenimento. La modernizzazione, lo sviluppo dei servizi e l’avvento delle nuove tecnologie (sanitarie, di comunicazione, informatiche, etc.) hanno modificato il concetto di capacità lavorativa tanto che oggi anche chi ha un’inabilità lavorativa totale (invalidità al 100%) può svolgere un’attività, seppur compatibile con le proprie condizioni di salute.
Il riconoscimento della condizione invalidante (invalidità civile) permette di accedere ai diritti che spettano alla persona disabile o handicappata, consistenti in agevolazioni fiscali, assistenziali e previdenziali.
Chi può richiedere il riconoscimento
dell’invalidità civile
L’invalidità civile è uno status giuridico che può essere riconosciuto a
qualunque età, a persone affette da una patologia di una certa rilevanza. E’ il medico curante (medico certificatore) a produrre
il certificato introduttivo con il quale si attesta la natura
dell’infermità.
Come si
ottiene il riconoscimento dell’invalidità civile
Il certificato introduttivo del medico certificatore accompagna la richiesta di
riconoscimento dell’invalidità civile che viene acquisita mediante
un’apposita commissione medica legale abilitata alla verifica della condizione
di salute del richiedente e all’eventuale riconoscimento dello status
giuridico di invalido.
A chi
rivolgersi
La recente normativa recepita
dall’INPS ha definito nuove attribuzioni e una nuova
procedura per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile. La
principale caratteristica della nuova procedura risiede nella totale
informatizzazione. Si rimanda quindi al sito dell’INPS per una
dettagliata spiegazione dei vari passaggi.
Come comunicare
all’Amministrazione di appartenenza lo stato di invalidità
Al termine della visita la commissione medica presso cui si è svolto
l’accertamento rilascia al richiedente il verbale definitivo di riconoscimento dell’invalidità che
può essere consegnato all’Amministrazione di appartenenza attraverso il protocollo di
Ateneo, ai fini dell’acquisizione agli atti del fascicolo personale e
dell’aggiornamento delle banche dati.
Agevolazioni
La richiesta del riconoscimento delle invalidità civili (invalidità, cecità e
sordità) solitamente si accompagna all’accertamento dell'handicap (L.
104/1992) e della disabilità (L. 68/1999).
Gli istituti non vanno confusi specialmente perché, in alcuni casi, solo il riconoscimento dell’handicap con connotazione di gravità e della disabilità permettono di accedere a
> benefici fiscali, per i quali si rimanda al sito dell’Agenzia delle entrate
> specifiche agevolazioni regionali, per le quali si rimanda al sito della Regione Veneto
> specifiche agevolazioni lavorative:
permessi, welfare, previdenza, per le quali si rimanda al sito Iuav.
Per altre informazioni si segnalano i
seguenti link
> Iniziative promosse dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali nel campo della disabilità
> Informazioni di carattere generale su invalidità, handicap e disabilità
informazioni
area finanza e risorse umane
divisione risorse umane e organizzazione
servizio concorsi e carriere del personale tecnico amministrativo e previdenza
personale.amministrativo@iuav.it