– il logo Iuav: un po’ di storia
– caratteri istituzionali e regole per la composizione tipografica
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il logo Iuav: un po’ di storia
Nel 2002, in
occasione del suo 75° anniversario, lo Iuav organizza il concorso
internazionale "newlogo Iuav" per il disegno del nuovo logotipo
istituzionale dell'ateneo. Sono invitati a partecipare al concorso designer
internazionalmente noti, specializzati nel campo della progettazione di
identità visuali coordinate, marchi e logotipi.
Hanno aderito
all’invito sette visual designer sui dieci selezionati.
La giuria,
composta da Giovanni Anceschi, Enrico Camplani, Marino Folin, Bob Norda, Sergio
Polano, Leonardo Sonnoli, Pierpaolo Vetta, ha scelto il logotipo disegnato dal
graphic designer francese Philippe Apeloig. Piuttosto che
inventare un simbolo astratto oppure una figura basata su motivi già esistenti,
il progetto sviluppa un logo basato quasi interamente sulle quattro lettere I,
U, A e V, disposte verticalmente, di design semplice ma riccamente connotato
che mira a rappresentare passato, presente e futuro.
Dalla relazione
del progettista:
Il mio logo è un insieme non gerarchico di forme
astratte e simboliche in pieno equilibrio. Volevo rendere palese una visione
ottimistica del futuro dell’università e trasmetterne il senso storico,
una visione in cui il logo allude al ruolo di continuità dell’Iuav Istituto
Universitario di Architettura di Venezia, visto come luogo che genera
conoscenza e come istituzione che adopera nuove metodologie, guidato da un tipo
di filosofia olistica per la futura cultura progettuale.
I sobri elementi del logo combinati insieme, come
le articolazioni correlate della nuova università, si equivalgono per
dimensione e importanza ed hanno margini flessibili o aperti.
Questo modello grafico e concettuale fornisce una
metafora viva ed espressiva, adatta sia per lo sviluppo dell’università,
sia per i suoi legami transculturali che per le tappe interdisciplinari, tutti
segni distintivi dello spirito del 21° secolo.
Il nuovo logo va
a sostituire lo storico “sigillo” con l’effigie del leone di
San Marco, ridisegnato da Massimo Scolari, che per anni era stato il simbolo
dello Iuav.
“Logo, stemma, sigillo: fin dai suoi
inizi Iuav non ha fatto distinzioni di sorta. Logo – sigillo e stemma
– dell’Istituto Universitario era costituito dall’immagine
frontale, richiusa in campo circolare, del leone alato di san Marco reggente il
vangelo aperto con la scritta “Pax tibi Marce Evangelista mei”. Non
si trattava di un sigillo specifico, ma del sigillo di tutte le istituzioni
veneziane (…). Ciò che distingueva la versione del nostro ateneo erano le due corone circolari recanti le
diciture “Istituto Universitario di Architettura di Venezia” e
“Firmitas, Utilitas, Venustas” parole queste che designao per
Vistruvio la sostanza stessa dell’architettura (…). Con la
attivazione di due nuove facoltà e la conseguente trasformazione del nostro
ateneo da istituto Universitario a Università degli studi era giocoforza
cambiare il vecchio sigillo, logo e stemma, per due motivi: perché non siamo
più Istituto Universitario e perché la definizione vitruviana di architettura
non è più sufficiente a rappresentare anche le altre due facoltà che oggi
costituiscono il nostro Ateneo (…):
La scelta che
abbiamo compiuto è stata quella di distinguere logo e sigillo, e di scegliere
come logo il nostro marchio, cioè il nostro nome “Iuav” che non è
più un acronimo ma un nome, il nostro nome, ciò che racchiude e identifica,
nella loro molteplicità, le nostre diverse attività di studio e di ricerca. Logo,
dunque, come logotipo. Il nostro sigillo resterà, con la sola modifica di
“Istituto Universitario di Architettura di Venezia” in
“Università Iuav di Venezia”, il vecchio leone alato.
Con questa scelta
logotipo e sigillo rappresentano, insieme, ciò che noi oggi siamo e da dove
veniamo.”
(Marino Folin, Perché un logotipo, in “Newlogo
Iuav. I progetti del concorso internazionale ad inviti”, Trieste 2003)
protocollo d’uso del logo Iuav
1. Il
marchio/logotipo dell’Università Iuav di Venezia, di proprietà esclusiva
dell’Università, è stato depositato in data 7 giugno 2007 presso
l’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura di Venezia (numero di registrazione 0001308193).
2. Il marchio/logotipo
può essere utilizzato dall’Università stessa, dalle sue strutture
amministrative, didattiche e di ricerca nell’ambito delle attività di
comunicazione e in ogni altro ambito ove sia necessario identificare con
chiarezza l’Università quale autore o fonte di elaborati di vario tipo,
sia di carattere istituzionale che di carattere scientifico. Solo a questi fini
le strutture dell’Università possono cedere il marchio a eventuali
soggetti esterni (studi grafici, tipografie ecc.) che sono vincolati a usarlo
solo per le commesse direttamente ricevute dall’Università o dalle sue
strutture.
3. Ogni utilizzo
del marchio deve avvenire secondo le regole d’uso
previste dall’Università in accordo con le linee guida del sistema di
identità visiva.
4. Il marchio può
essere concesso a soggetti esterni e abbinato ad altri marchi in caso di
attività culturali o scientifiche in collaborazione o in caso di
sponsorizzazioni, previa autorizzazione del Rettore,
sempre nel rispetto delle linee guida del sistema di identità, in particolare
per quanto riguarda le regole di affiancamento.
5.
L’utilizzo del marchio per attività editoriali è riservato
all’Università. Ogni altro utilizzo per la produzione di materiale
editoriale, anche a scopo didattico, dovrà essere previamente concordato con
l’Università.
6.
«Nell’ambito della costituzione o della partecipazione a società e
consorzi differenti da quelli di Spin off, il senato accademico può autorizzare
la concessione alla società costituita o partecipata dell’uso del marchio
dell’Università ovvero il suo conferimento in uso, determinando di volta
in volta le modalità, adottando ogni misura necessaria ad evitare danni,
materiali e non materiali, all’Università e nella garanzia del decoro e
della dignità dell’Università.
Nell’ambito
delle società di Spin off è concesso gratuitamente il marchio “Spin off
dell’Università Iuav di Venezia”. Il consiglio di amministrazione,
deliberando la costituzione della società, definisce le modalità di
conferimento del marchio, disponendo le garanzie necessarie ad evitare danni,
materiali e non, all’Università e imponendo che il diritto d’uso
del marchio cessi in corrispondenza con l’uscita dell’Università
dalla società di Spin off.»
(Regolamento di ateneo sulla partecipazione
dell’Università a società di capitali e a consorzi di diritto privato e
sugli Spin-off, Articolo 4 “Concessione del marchio
dell’Università”)
7. L’uso
del marchio - o anche del solo nome - dell’Università da parte di
soggetti esterni per attività pubblicitarie deve essere richiesto in forma
esplicita e inequivocabile; è soggetto all’approvazione del Rettore che
valuterà la compatibilità del messaggio pubblicitario con le finalità
istituzionali e con la buona reputazione dell’Università, presa visione
di una bozza in caso di materiale cartaceo o di una sceneggiatura dettagliata
in caso di materiale audio/video.
8. La cessione
del marchio a soggetti esterni per attività di qualunque altro genere sarà
comunque soggetta all’approvazione del rettore.
regole per l’uso del logo Iuav
Il logo Iuav non va riprodotto “artigianalmente”, usando caratteri simili, ma unicamente nel formato immagine originale e va richiesto al Servizio comunicazione d’ateneo
Il logotipo viene inviato in formato vettoriale in due varianti: isolato e affiancato dalla denominazione corretta della nostra università.
Il primo va utilizzato nel caso in cui il nome dello Iuav (Università Iuav di Venezia) sia indicato chiaramente in qualche punto della pubblicazione. Il secondo quando sia invece necessario rendere immediatamente e contemporaneamente evidenti sia il logo che il nome dell'università.
In entrambi i casi il logo va usato solo in
nero o in bianco se inserito in superfici colorate o sovrapposto a foto. Non
devono essere usati né altri colori né riquadri o cornici. Intorno al logo va lasciato uno spazio non
inferiore alla sua larghezza.
Come si utilizza:
1. da solo,
quando nella pagina è già presente il nome Università Iuav di Venezia.
2. con la scritta Università Iuav di Venezia (in foundry journal medium), quando
questa non compare nella pagina. Iuav va scritto alto-basso, come fosse un nome
proprio
3. accompagnato
dalla denominazione di strutture dell’università
4. affiancato
dalla denominazione di istituzioni/enti esterne
Quando usarlo:
Il logo Iuav accompagna tutte le pubblicazioni istituzionali e promozionali dell’ateneo; si usa all’interno di locandine, poster, inviti, flyer che pubblicizzano eventi Iuav o in partnership con l’ateneo o con il suo patrocinio, oltre che nella produzione editoriale istituzionale: volumi Iuav–Marsilio, Quaderni Iuav (Poligrafo editore), collana DoDo, Giornale d’ateneo (per le pubblicazioni Iuav, consulta la pagina editoria).
Non è
prevista la riproduzione del logo sulle tesi di laurea.
caratteri istituzionali Iuav e regole per la composizione tipografica
I caratteri istituzionali in uso nell’immagine coordinata Iuav sono Fago Office e Foundry Journal. Il Fago viene usato soltanto per i titoli, in maiuscolo e con una spaziatura forzata fra i caratteri. Il Foundry Journal si usa in tutti i formati di testo. Per il grassetto, si preferisce il foundry journal medium; per i numeri, il foundry journal sc book (o medium, se grassetto).
I caratteri istituzionali Fago Office e Foundry Journal si usano per manifesti, locandine, pubblicazioni istituzionali, giornale d’ateneo, inviti, materiale informativo e di comunicazione e promozione. Per la normale corrispondenza dell’ateneo viene utilizzato l’Arial. Per la scrittura in web il font scelto è il Verdana.
Per le indicazioni relative a formati, caratteri, composizione del testo:
> scarica le regole per la composizione tipografica di L. Sonnoli
contatti
servizio comunicazione
041.257.1856/1826