lavori

 

Le trasformazioni territoriali delle Bocche di Porto nella cartografia storica: metodi di elaborazione informatica per la ricostruzione cartografica

Venezia, 2005


L’immagine del territorio che la cartografia storica propone costituisce una base concreta per un’analisi diacronica del territorio che implichi elementi fisici, storici, economici e sociali.
Lo scopo dell’analisi storica attraverso la cartografia è quello di cercare di capire l’assetto attuale del territorio, frutto di scelte antiche, e valutarne criticamente la dinamica evolutiva: l’intervento esercitato nel passato condiziona l’assetto del presente, così come gli interventi attuali potranno condizionare il futuro.
L’operazione fondamentale di georeferenziazione della cartografia storica rispetto ad una cartografia attuale di riferimento rende necessaria l’individuazione e l’applicazione dei metodi innovativi per consentire innanzitutto di valutare e quindi di recuperare il contenuto metrico e topologico nelle carte antiche, dando loro la possibilità di essere lette secondo un approccio quantitativo e non solo qualitativo-descrittivo.
Lo studio delle bocche di porto di Venezia è un argomento di particolare interesse per la città e ci permette di descrivere i grandi interventi di progettazione e realizzazione che hanno garantito una efficace portualità della città di Venezia. Le carte utilizzate (dal ‘500 fino ai giorni nostri) sono documenti significativi per capire l’evoluzione di una parte delicata della città di Venezia, parte questa che ha da sempre ricevuto un’attenzione costante e prolungata nei secoli e un’estrema perizia e competenza da parte delle magistrature della Serenissima.
Il lavoro si è concentrato nello studio e nell’applicazione di metodi rigorosi di georeferenziazione e sulla ricerca di rappresentazioni cartografiche non ancora entrate nella prassi comune che provengono da tecniche e metodi in uso nella computer graphics e nella elaborazione di immagini 3D.