Università Iuav di Venezia
SBD Archivio Progetti
I FORLATI
giornata di studio e mostra
in
onore di Ferdinando Forlati e Bruna Tamaro
in
occasione dell’acquisizione del fondo archivistico Ferdinando Forlati
giornata di
studio
15.02.2013
ore
10 > 18
Cotonificio,
Auditorium
Dorsoduro
2196 Venezia
introduzioni
Serena Maffioletti, Erilde Terenzoni
interventi
Eugenio
Vassallo, Una storia dimenticata
Renata
Codello, Ferdinando Forlati
Soprintendente di Venezia
Annalisa
Bristot, Gli esordi di Ferdinando Forlati
attraverso le carte d'archivio della Soprintendenza ai Monumenti di Venezia
Marco
Pretelli, La formazione di un Soprintendente. Da Massimiliano
Ongaro a Ferdinando Forlati
Claudio
Menichelli, Non si tratta di rifare ma di restaurare.
L’attività di Ferdinando Forlati a Padova e Treviso
Andrea
Donadello, Ferdinando Forlati: un “Soprintendente progettista”
Alessandra
Biasi, La “non ricostruzione’”voluta da Forlati per
la casa della contadinanza a Udine
Claudia
Aveta, Ferdinando Forlati, Piero Gazzola e gli interventi per
Castelvecchio a Verona
Sara
Di Resta, Ferdinando Forlati e la questione della
“autorialità”
Gabriele
Botti, La collaborazione tra Ferdinando Forlati e Bruna
Tamaro: innovazione tecnica e multidisciplinarità in alcuni interventi
di restauro
conclusioni
Donatella
Calabi, Ugo Soragni, Laura Picchio Forlati, Zeno Forlati
mostra
inaugurazione
15.02.2013, ore 13
Archivio Progetti, Sala espositiva
a cura di Andrea Donadello
apertura
18
febbraio > 8 marzo 2013
Archivio
Progetti, Sala espositiva
Dorsoduro
2196, Venezia
orario
lunedì
> venerdì 9.30 > 13.30
giovedì
15>17.30
ingresso
libero
Nei primi cinquant’anni del Novecento un gruppo
di valorosi soprintendenti svolge una attività di grande qualità ed interesse
in difesa dei monumenti “nazionali” e per la loro valorizzazione.
E’ un compito che svolgono spesso in “frontiera” con poche
risorse e dovendo anche contrastare interessi economici e politici di operatori
privati ed amministrazioni pubbliche. E nonostante il loro lavoro abbia
investito i maggiori monumenti italiani la loro opera è poco conosciuta, spesso
addirittura ignorata.
Tra i maggiori esponenti di questa generazione è
Ferdinando Forlati, che è stato per lungo tempo Soprintendente ai monumenti di
Venezia e del Veneto e poi Proto della Basilica di San Marco. Memorabili i suoi
interventi proprio per San Marco e per tutto il complesso di San Giorgio. E poi
quelli al palazzo dei Trecento a Treviso, alla Basilica palladiana di Vicenza
ed alla chiesa degli Eremitani a Padova.
Colossale il suo impegno negli anni duri e difficili
della ricostruzione post bellica, alla quale ha assicurato un impegno non solo
come progettista, ma anche come studioso contribuendo in modo determinante a
definire tecniche e modi di intervento su scala nazionale.
Grazie alla disponibilità degli eredi oggi lo
straordinario patrimonio privato di disegni, foto, lettere che testimoniano
l’attività di questo soprintendente, di questo “progettista”,
soprattutto di questo studioso entrano a far parte dell’Archivio progetti
dell’Università IUAV di Venezia che amplia, così, il suo orizzonte di
interessi e di attenzioni al mondo della tutela e del restauro del patrimonio
architettonico.
Per segnare questo evento e con esso l’avvio
della indispensabile attività di riordino di questo vasto insieme di documenti
l’Archivio progetti ha inteso promuovere una mostra ed una giornata di
studi in onore di Ferdinando Forlati, invitando gli studiosi che più e meglio
si sono interessati alla sua opera. E segno confortante è che si tratta per lo
più di giovani studiosi che operano non solo a Venezia ma anche a Bologna,
Roma, Napoli, Udine.
E’ ferma convinzione degli studiosi che intorno
all’Archivio progetti hanno promosso questa iniziativa, che essa possa
segnare l’avvio di una nuova fase di studi non solo su Forlati, ma più in
generale sui temi della tutela e della conservazione del patrimonio
architettonico in questa Regione.
Nel promuovere questa iniziativa è sembrato anche
doveroso ricordare che l’opera di Ferdinando Forlati è stata segnata, ed
in modo a tratti anche molto intenso, da sua moglie Bruna Tamaro, che in quegli
stessi anni ricopriva il ruolo di Soprintendente ai Beni Archeologici del
Veneto. Un rapporto, quello tra questi due studiosi, che ora, con la
disponibilità delle carte dell’archivio privato, potrà essere studiato
con la dovuta attenzione ed ampiezza. E già nell’incontro in programma -
per il 15 febbraio nell’Auditorium di Santa Marta - si cominceranno a mettere in luce alcuni
aspetti di questa singolare intesa.
La mostra presenterà solo una ventina di disegni
articolati in tre sezioni: gli anni della formazione; i compiti svolti nelle
Soprintendenze; l'attività condotta successivamente.
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+39
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