Università Iuav di Venezia
SBD Archivio Progetti
LA MOSTRA
E’ PROROGATA FINO ALL’11 MAGGIO 2013
apertura
straordinaria sabato 11 maggio, dalle 14.30
alle 18.30
in
concomitanza con Iuav Porte Aperte 2013
La
felicità del progetto
i
disegni di Luca Meda
mostra a cura di Nicola Braghieri,
Serena Maffioletti e Sofia Meda
con Rosa Chiesa
inaugurazione
9 aprile 2013, ore 12
intervengono
Nicola Braghieri, Alberto Ferlenga e
Serena Maffioletti
apertura
10 aprile > 11 maggio 2013
Archivio
Progetti, Sala espositiva
Venezia, Dorsoduro 2196, Cotonificio
orario
lunedì > venerdì 9.30 > 13.30
giovedì 15
> 17.30
ingresso
libero
Recentemente depositato presso l’Archivio
Progetti dell’Università Iuav di Venezia, il
Fondo Luca Meda è composto da una vastissima quantità di disegni,
schizzi, fotografie, prototipi e modelli di design e di architettura,
provenienti dallo studio dell’architetto-designer. Come quella
recentemente dedicata dall’Archivio Progetti a Ferdinando Forlati, la mostra “La felicità del progetto. I disegni
di Luca Meda” si
propone soprattutto come un evento festoso, per ringraziare la famiglia Meda
della fiducia riposta nell’Università Iuav di
Venezia e per testimoniare l’impegno che l’ateneo assume. La mostra
rende per la prima volta visibili circa
cento documenti acquisiti, inaugurando così l’ordinamento del
fondo archivistico e un nuovo ciclo di studi dedicati a un progettista,
protagonista dell’architettura e del design italiano e milanese dagli
anni Sessanta: un fecondo disegnatore dallo sguardo ampio e dal segno felice,
un costruttore innovatore e sapiente.
Allievo alla Hochschule für Gestaltung a Ulm, dove è
indirizzato da Ernesto N. Rogers, giovane
collaboratore di Marco Zanuso, Luca Meda intreccia in una continua ricerca e in
un’intensa attività professionale l’architettura e il design,
costantemente uniti nel parallelo sviluppo da una continua relazione
concettuale e figurativa.
L’esordio dell’attività di Luca Meda
avviene negli anni ’60, in stretta collaborazione con alcuni giovani, i
protagonisti della nuova architettura italiana, con i quali sviluppa i primi
capisaldi della Tendenza: con Aldo Rossi e Gianugo Polesello il Monumento alla Resistenza a Cuneo e il Centro
direzionale di Torino, con Rossi la Fontana Monumentale a Milano e
l’allestimento della XIII Triennale, con Giorgio Grassi la scuola
elementare speciale Peter Pan a Monza e il Monumento ai caduti per la
Resistenza a Brescia. Inizia con loro na
riflessione progettuale sulle figure permanenti e sugli archetipi
dell’architettura, riflessione che alimenta i molti progetti di
architettura sviluppati lungo l’arco della sua vita, e nella quale
immerge, rinnovandola profondamente, la raffinata tradizione milanese
dell’oggetto di design e della cultura stessa dell’abitare.
Il dialogo con Rossi ricorre nella vicenda umana e
professionale di Luca Meda: essi si coinvolgono reiteratamente in progetti di
edifici, di allestimenti, d’interni e di oggetti di arredo, per lo
sguardo che Meda rivolge allo spazio abitato, insieme urbano e domestico, come
luogo della memoria, scena dell’azione umana, unità di forme e spazi
dedicati al benessere di chi vi abita.
Accanto a modelli, stampi e prototipi, la mostra
raccoglie soprattutto disegni di studio, quegli schizzi vigorosi e immediati,
elaborati in successioni tanto rapide quanto esatte, e tutte profondamente
poetiche, attraverso cui Meda sonda il tema e ne svolge il cammino fino alla
forma, una forma felice per una vita intensamente e caldamente vissuta.
La mostra riflette sulla dissoluzione del limite tra
architettura e design, che la ricerca di Meda ha indagato, pur fedele a
quell’esattezza del gesto, dell’uso della materia e della
costruzione, che la Scuola di Ulm e la tradizione
milanese alimentavano.
Così, ad esempio, gli schizzi per il mobile componibile
Piroscafo, progettato
per Molteni&C, sono accostati ai disegni per
l’edificio nell’isolato rossiano in Schützenstrasse e quelli per gli arredi Portafinestra
e ViaVai e per l’elettrodomestico La
Granita di Girmi, per il continuo rimando di forme attraverso variazioni
delle dimensioni, dei temi, dei materiali, delle circostanze. E, ancora, l’unità dell’architettura e del design nella
costruzione della scena umana viene indagato, avvicinando i disegni per la XIII Triennale a
quelli per la macchina da caffé CafféConcerto,
entrambi teatri, reali o metaforici, di riti sociali e domestici.
La mostra rivolge uno sguardo ampio al design,
documentato attraverso sequenze di disegni di studio per sedie, tavoli, letti,
poltrone, piccoli elettrodomestici, pareti attrezzate, ambienti di lavoro,
sistemi modulari, progettati per Radiomarelli
Molteni, Girmi, Dada e Unifor.
L’atteggiamento vitale con il quale Luca Meda
affronta il progetto e la modalità espressiva, giocosa e colorata, della sua
trasmissione traspaiono anche nella sua pubblicizzazione, per la quale Meda disegna
cataloghi e allestimenti.
Uomo di fabbrica e artista, che intreccia la sapienza
artigianale a modi della produzione industriale, Meda interpreta da maestro
l’industrial design italiano, nella ricerca di un raffinato, equilibrato,
felice ambiente quotidiano.
Serena Maffioletti
info
SBD
Archivio Progetti
+ 39
0412571011/1012
archivioprogetti@iuav.it
www.iuav.it/archivioprogetti
Scarica dalla sezione Materiali a
destra: invito, comunicato stampa