Piano Generale della Mobilità Ciclistica: concluso l’iter previsto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile

Piano Generale della Mobilità Ciclistica: concluso l’iter previsto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Nel gruppo di lavoro per la redazione del piano l’urbanista Stefano Munarin, docente all’Università Iuav di Venezia

 

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20 ottobre 2022

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Si è concluso con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12-10-2022 l’iter di approvazione del primo Piano Generale della Mobilità Ciclistica.

Voluto dal Ministro Enrico Giovannini (Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile), prevede un finanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro e una programmazione di lungo periodo per migliorare e potenziare i sistemi di mobilità ciclistica urbana e interurbana, in linea con le indicazioni europee.

 

Il Piano è stato elaborato e redatto da un gruppo di lavoro cui ha preso parte anche il Prof. Stefano Munarin dell’Università Iuav di Venezia, che ha portato il proprio contributo di urbanista e così commenta:

«Da anni all’Università Iuav lavoriamo sulla rigenerazione urbana in connessione con lo sviluppo della mobilità attiva e sulla valorizzazione della fitta trama di percorsi minori (strade bianche, argini, carrarecce, mulattiere, sentieri) che innerva il nostro Paese e, costituendo di fatto una sorta di “labirinto di libertà”, permette di riscoprire e attraversare i tanti paesaggi italiani.»

 

Sviluppato attraverso un processo collegiale e la condivisione tra diversi soggetti (istituzioni, esperti, associazioni, enti locali) il piano è centrato su due settori di intervento (lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e lo sviluppo della rete ciclistica nazionale) e soprattutto, mettendo a sistema diversi precedenti strumenti, finanziamenti e programmi, mette nelle condizioni i diversi attori (Stato, Regioni, Enti Locali) di sviluppare politiche, incentivi e concreti interventi volti allo sviluppo della ciclabilità e delle altre forme di mobilità attiva e sostenibile.

 

In particolare, attraverso il Pnrr prevede di realizzare almeno 1.235 chilometri di nuove ciclovie turistiche, di effettuare opere di manutenzione sulla rete esistente e di proseguire gli interventi locali con altri 565 chilometri di percorsi urbani, rafforzando i collegamenti tra le stazioni ferroviarie e le università.

 

 

 

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