Le sperimentazioni di
Design e Moda Iuav alla Milano Design Week: :: Foresta liquida©: progetto sperimentale per raccontare la
candidatura di Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e il suo
prezioso sistema lagunare :: 4 progetti made in
Iuav finalisti al Ro Plastic Prize challenge internazionale
che promuove riciclo, riuso e upcycle di materiali
di scarto :: “Biofashion. Tessere la laguna tra
ecocritica e immaginari visivi” special project della sezione Moda
di Iuav |
6 giugno 2022
COMUNICATO STAMPA
:: Foresta liquida© ::
microalghe per un’aria pulita e un abitare
sostenibile
Per l’edizione 2022 dell’evento RoGuiltlessPlastic, in scena dal 6 al 12
giugno in occasione del Salone del Mobile, l’Università Iuav di Venezia e
il Green Propulsion Laboratory (GPLab) del Gruppo Veritas di Venezia hanno
ideato uno spazio
urbano abitabile in cui gli elementi base di
Foresta Liquida@, creati da microalghe, entrano a far parte dello scenario
urbano per ripulirne l’aria. Dopo l’anteprima milanese nel prestigioso
spazio di Rossana
Orlandi, l’installazione sarà riproposta in
versione estesa a Venezia durante La Biennale.
Foresta Liquida© nasce dalla sperimentazione del GPLab Veritas di Venezia con lo scopo di bonificare l’aria
delle città, trasformata in un “prodotto di design” dai
ricercatori dell’Università Iuav
di Venezia. Si tratta di un progetto sviluppato per la candidatura di Venezia Capitale Mondiale della
Sostenibilità, esportabile in diversi ambienti urbani. Foresta Liquida© è
frutto delle sperimentazioni di Graziano Tassinato, a capo del GPLab, e
consiste nell’utilizzo di colture di microalghe mono o pluricellulari
che, grazie anche alla loro velocità di riproduzione, sono in grado di
assorbire anidride carbonica con maggiore efficacia delle piante emettendo
ossigeno. Le colonie di microalghe sono contenute in cilindri nei quali viene
insufflata aria atmosferica contenente l’anidride carbonica: questi
elementi, protetti da reti e resi fruibili in ambiente pubblico grazie a un
attento lavoro di ri-progettazione, danno vita a oggetti outdoor e
indoor al servizio di un abitare sostenibile.
Graziano Tassinato (GP Lab Veritas): “Il
progetto si propone di affrontare e sfidare il problema della concentrazione di
CO2 nell’atmosfera che attualmente ha raggiunto la soglia dei 415 ppm
(parti per milione), con un ritmo di crescita accelerato nell’ultimo
decennio. Sfruttando l’efficienza nella cattura di CO2 delle microalghe,
gli elementi di Foresta Liquida@ inseriti nello spazio urbano permettono di
ottenere la biofissazione della anidride carbonica attraverso la fotosintesi,
convertendola in biomasse da cui estrarre biocarburanti e nuovi materiali
“green”.
Davide Crippa (Università Iuav di Venezia): “Gli
elementi di Foresta Liquida@ possono essere inseriti ovunque, negli spazi
urbani e nelle aree collettive interne, come centri commerciali, aeroporti,
spazi industriali attraverso un progetto di design e di allestimento
sostenibile che permette di sfruttare al massimo le opportunità delle
microalghe. Immaginiamo anche una versione adatta per l’ambiente
domestico, con un design che recupera segni della tradizione proiettandoli nel
futuro dell’abitare, oltre che dell’ecosistema e il delicato
equilibrio in cui ci troviamo a vivere.”
Raffaella Fagnoni (Università Iuav di Venezia): “Per il design il
mondo non è solo un oggetto da osservare, spiegare o capire: è un progetto, è
la relazione che unisce l’essere umano con il suo ambiente intesa in una
prospettiva progettuale, cioè in una prospettiva migliorativa, fondamentalmente
orientata al futuro. Dare forma è progettare un valore per il prodotto, un
valore non necessariamente ed esclusivamente economico ma legato a qualità
altre, nel rispetto dei bisogni del nostro tempo.”
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la presentazione di Foresta liquida >>
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il progetto “La forma dell’aria” >>
Oltre a questa installazione outdoor, l’intervento di Iuav è
composto anche da alcuni approfondimenti negli spazi interni della galleria.
Il progetto, curato dai docenti Davide Crippa e Raffaella Fagnoni
dell’Università Iuav di Venezia, è realizzato in collaborazione con design DIFFERENTE, start-up innovativa
coinvolta per le fasi di prototipazione e realizzazione, con sede a Milano: è
il primo fablab verticale dedicato ai temi dell’economia circolare fondato dal docente Davide Crippa, anche art
director dello studio di progettazione Ghigos.
FORESTA LIQUIDA©
installazione esterna Via Bandello/Viale di Porta Vercellina
@credits
Davide Crippa (Università Iuav di Venezia)/
Graziano Tassinato (GPLab - Veritas)
Teamleaders
Gianluca Fabris (Università Iuav di Venezia)
Raffaella Fagnoni (Università Iuav di Venezia)
Giulia Lucertini (Università Iuav di Venezia)
Francesco Nisato (GPlab - Veritas)
Carlo Scardigno (Università Iuav di Venezia)
Margherita Turatello (GPLab - Veritas)
Davide Stanga (design DIFFERENTE)
Manila Baldelli (design DIFFERENTE)
Sebastian Loyola (design DIFFERENTE)
:: 4 progetti Iuav finalisti al concorso
internazionale Ro Plastic Prize ::
La collaborazione con Galleria Rossana Orlandi sui temi della sostenibilità
si è tradotta anche nella partecipazione
al concorso internazionale Ro Plastic Prize, che vede ben 4 progetti di
studenti Iuav tra i finalisti:
Re-bykle / Carlo Scardigno
Progetto di porta-bici con seduta pubblica realizzato con plastiche
riciclate durante i workshop del progetto “Da Cosa Nasce Cosa”
promosso dall’associazione culturale Repubblica del Design (distretto del
design di Bovisa-Dergano-Lancetti).
MELIOR de cinere surgo / Carmelo Leonardi
Progetto di tesi per il riuso delle ceneri dell’Etna, studiando e
sperimentando un sistema di buone pratiche per la produzione di un materiale
ecologico derivato dalla tefra con cui dar vita a collezioni di oggetti di
design e restituire una seconda vita a un rifiuto. Nel premio RO presenta un
sistema di elementi per pavimentazioni drenanti autobloccanti.
Tressa / Mattia Anderle, Gianluca Fabris, Alessia Hyka, Nicolò Vespini
Tressa elabora una strategia di sensibilizzazione sui temi
dell’ecosistema lagunare andando a sviluppare un materiale ceramico e una
bioplastica, entrambe a base di alghe, per realizzare una collezione di oggetti
per la tavola. È un progetto sviluppato con un servizio sistematizzato di
raccolta e diffusione di informazioni sulle alghe volto a mettere in luce le
loro potenzialità.
Dustable / Calogero Mattia Priolo
Progetto di tesi per l’upcycling delle polveri di marmo e per
la protezione delle tegnùe dell'Alto Adriatico. Dustable realizza un sistema di
prodotti per la coltura in laboratorio di alghe rosse coralline e incentivare
la ripopolazione degli habitat di reef. Con un approccio di design
bio-ispirato, mira a generare valore dalle polveri di scarto del marmo
(attualmente gettate come rifiuto) e fornire ai biologi marini uno strumento
per il ripristino e la protezione delle conformazioni calcaree dell’Alto
Adriatico.
:: Special
project: Iuav “Biofashion. Tessere la laguna tra ecocritica e immaginari
visivi” ::
SEAWEED FASHION/
Il tema delle alghe è oggetto delle sperimentazioni anche della sezione di
moda dell’Università Iuav di Venezia, che espone il progetto SEAWEED
FASHION/, nello spazio interno in via Bandello 22.
Il progetto SEAWEED FASHION nasce nell’ambito della ricerca Iuav
“Biofashion. Tessere la laguna tra ecocritica e immaginari visivi”
coordinata dalla docente Alessandra Vaccari sul ruolo delle alghe nelle
narrazioni della città di Venezia e sulle loro trasformazioni in materiali per
la moda. La ricerca delinea un panorama emergente di alleanze tra tecnologie,
risorse naturali, discorsi e territori con l’obiettivo di contribuire
allo sviluppo sostenibile della moda. L’installazione presenta una capsule-collection
di abiti in tessuto d’alga, ideata e realizzata in esclusiva per la
Galleria Rossana Orlandi dagli studenti del corso di laurea magistrale in Arti
Visive e Moda, curriculum Moda, guidati dal docente Paolo Franzo. Il
progetto è sviluppato in collaborazione con il marchio di moda Tabinotabi,
fondato a Venezia da Alessandra Defranza con l’obiettivo di
valorizzare i tessuti d’alga e le loro proprietà benefiche. Le stampe su
tessuto sono realizzate in collazione con l’azienda Ratti.
Special project: GPLAB “Ecopolimeri biodegradabili dall’alga
posidonia raccolta nelle spiagge venete”
Il progetto Ecopolimeri finanziato con fondi POR – FESR del Veneto
vede coinvolte quattro aziende, RCV
Vania Impianti Srl, Capofila dell’ ATI, Gruppo Veritas SPA, Luxstamp Sas,
Gallo Plastic Srl e 2 Centri di ricerca, DICI (Dipartimento di Ingegneria
Civile) – Università di Pisa e Fondazione Università Ca’ Foscari.
L’obiettivo di ECOPOLIMERI è la realizzazione di campionature di
granuli plastici termoformabili bio-based (miscele tra fibre cellulosiche
Posidonia oceanica e poliesteri microbici) e sviluppare un impianto pilota per
la produzione di materiali plastici biodegradabili e sostenibili, derivanti da
materie prime rinnovabili quali Posidonia oceanica spiaggiata e polimeri
plastici prodotti da batteri che crescono su rifiuti organici e oli vegetali
esausti.
La bioplastica ottenibile è in grado di sostituire materie plastiche
tradizionali utilizzate nel comparto calzaturiero, florovivaistico e nella
produzione di sacchetti biodegradabili per la raccolta dei rifiuti.
contatti
Università Iuav di Venezia
Servizio Comunicazione
Cecilia Gualazzini
tel 041.257.1826 – 328.0314894
email iuavstampa@iuav.it