Rigenerare le aree militari dismesse Prospettive, dibattiti e riconversioni in Italia, Spagna e in
contesti internazionali conferenza internazionale on line 23–24
settembre 2021 codice MS Teams: 1bpc296 Evento organizzato nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dall’istituzione a
Venezia del primo corso di laurea in Urbanistica in Italia |
22 settembre 2021
COMUNICATO STAMPA
Quale futuro per le aree militari dismesse?
Sono diverse le ragioni che rendono difficile il recupero dell’ampio
patrimonio di ex caserme, molte delle quali presenti nel Triveneto: la crisi
economica post 2008, una scarsa propensione agli investimenti, le recenti
incertezze del periodo Covid, rinvii, rallentamenti,
deboli progettualità… Molte caserme sono troppo grandi, per altre non è
ben noto lo stato di conservazione o di degrado statico-strutturale, alcune
registrano la presenza di inquinanti. Per alcuni di questi spazi sembra davvero
difficile immaginare un possibile futuro.
Secondo un'indagine del Ministero della Difesa (2006) il Veneto era la
quarta regione italiana per consistenza di territorio appartenente al demanio
militare (37,54 kmq) e la quinta in termini di rapporto con la superficie
regionale. Secondo un censimento delle aree militari in Veneto condotto dai
curatori della conferenza F. Gastaldi e F. Camerin,
dal 1989 al 2017 la presenza militare in Veneto è cambiata radicalmente. Nel
1989 sono state stimate 240 installazioni militari in uso al Ministero
della Difesa, nel 2017 solamente 89 rimanevano ancora in uso, mentre le
rimanenti 151 sono state gradualmente dismesse.
Nelle due giornate di studio (23 e 24 settembre), organizzate dal
Dipartimento di Culture del Progetto Iuav e a cura di
Francesco Gastaldi e Federico Camerin, saranno
esposti 76 interventi da parte di più di 110 studiosi provenienti dal
mondo accademico e professionale, enti pubblici, Agenzia del Demanio e Comuni,
studi di progettazione architettonica e urbanistica a livello nazionale e
internazionale.
L’evento si propone di ragionare sullo stato attuale di questo rilevante
patrimonio per orientare le nuove decisioni di governo del territorio, anche in
un’ottica post-pandemica in relazione alle politiche europee relative al Recovery Fund e NextGenerationEU,
con l’obiettivo di garantire una migliore qualità degli ambienti
urbani e periferici attraverso il riuso delle proprietà immobiliari militari.
tematiche >>
programma degli interventi >>
L’evento è promosso all’interno
dell’assegno di ricerca “Aree militari dismesse come opportunità
urbano-territoriali in Spagna e in Italia: una classificazione qualitativa come
indicatore di rigenerazione sostenibile e resiliente in territori post-emergenziali”,
finanziato dal programma “GoforIT”
promosso dalla Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane) e finanziato dal Dipartimento di Culture del Progetto Iuav.
Il comitato scientifico internazionale si avvale della presenza di studiosi e
docenti di istituti di ricerca come l’Instituto
Universitario de Urbanística dell’Universidad UVA de Valladolid (Spagna), il Centro nazionale
di studi per le politiche urbane “Urban.it” e la rete
“Cammino dei Fari italiani”.
per informazioni e approfondimenti:
Francesco Gastaldi 3285454597
Federico Camerin 3420555408
__________________________________________________________________________________________
contatti
Università Iuav di Venezia
Servizio Comunicazione
Cecilia Gualazzini
Tel 041.257.1826 – 328.0314894
email iuavstampa@iuav.it
www.iuav.it