Venezia si
candida a sede dell’iniziativa New European Bauhaus promossa da Ursula
von der Leyen “Sostenibilità,
inclusività e bellezza” il tema
dell’iniziativa europea a cui Venezia si candida su proposta delle
Università veneziane Ca’ Foscari e Iuav e con l’adesione di
Comune di Venezia e Regione Veneto, Accademia di Belle Arti e Conservatorio
Benedetto Marcello, La Biennale di Venezia, Fondazione di Venezia,
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e
Laguna, Confindustria, Autorità portuale e Comitati Privati Internazionali
per la Salvaguardia di Venezia. Un sito internet
accoglierà proposte e contributi di istituzioni e cittadinanza |
14 aprile 2021
COMUNICATO STAMPA
VENEZIA - Il progetto New European Bauhaus,
lanciato direttamente dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von
der Leyen, intende progettare nuovi modi di vivere nelle città e nei territori
del futuro, ragionando sulla possibilità di coniugare sostenibilità,
inclusività e bellezza. Un progetto che porta il Green Deal nei nostri luoghi
di vita con l’obiettivo di migliorare gli ambienti in cui viviamo,
attraverso soluzioni innovative basate su 3 principi chiave:
sostenibilità, estetica e inclusione.
Oggi,
su iniziativa di Ca’
Foscari e Iuav, Venezia si candida a essere una delle città
europee protagoniste dei 5 progetti pilota che la Commissione Europea
selezionerà e finanzierà. Le date del bando non sono ancora note, ma ci si
aspetta un’apertura immediata della call
for proposals, momento a partire dal quale i due atenei veneziani e i loro
partner lavoreranno per raggiungere l’ambizioso traguardo. La proposta
veneziana nasce dallo sforzo congiunto di Ca’ Foscari e Iuav, che hanno
avviato un tavolo di lavoro con Comune di Venezia e Regione Veneto, Accademia
di Belle Arti e Conservatorio Benedetto Marcello, Soprintendenza Archeologia
Belle Arti e Paesaggio, La Biennale di Venezia, Fondazione di Venezia e con
Autorità Portuale, Confindustria e i Comitati Privati Internazionali per la
Salvaguardia di Venezia.
La proposta è stata da subito accolta positivamente
da tutti gli invitati e ora punta ad allargare le frontiere nazionali per coinvolgere
istituzioni e realtà europee così da formare una rete internazionale di
progettazione e dibattito per affrontare insieme le sfide delle città del
futuro.
Venezia è oggi misura delle problematiche della
società e dei territori della nostra contemporaneità e potrà fungere da modello
delle soluzioni per la costruzione di un futuro globale capace di coniugare
sostenibilità, inclusività e bellezza. Il fragile equilibrio della città
lagunare, in cui solo faticosi interventi di progettazione strategica, cura continua
e accortezza amministrativa possono garantire la sopravvivenza
dell’abitato e del suo ambiente, è oggi esteso all’intero pianeta
che vive i primi effetti di una crisi climatica e ambientale che modificherà
radicalmente stili di vita e modelli di società. A tutto ciò si aggiunge il
grande tema dell’inclusività e della sostenibilità sociale ed economica.
Fra gli ambiti di ricerca che le due università
stanno sviluppando e che possono confluire nel nuovo Bauhaus ci sono quello
della sostenibilità (ambientale, alimentare, sanitaria, dell’edilizia,
dei trasporti e della mobilità), della finanza verde, della coesione sociale,
della lotta alle disuguaglianze e alla marginalizzazione, le politiche di
integrazione e di innovazione sociale, il patrimonio culturale e il turismo
sostenibile e la tecnologia. In questo modo le università, insieme con le
realtà cittadine, lavoreranno per creare una proposta unica per la Venezia del
futuro e un approccio replicabile in altre realtà.
Commenta Alberto Ferlenga, rettore dell’Università
Iuav di Venezia: «Venezia oggi riscopre la sua funzione storica di microcosmo,
luogo fisico in cui convergono “qui ed ora” problemi e soluzioni di
scala globale e tempo lungo, la laguna come terreno di prova per esperimenti
radicali esportabili all’intero pianeta. Il New European Bauhaus declinato a Venezia costituisce una
straordinaria possibilità di affermare su scala globale un nuovo umanesimo
capace di restituire alla società un ruolo centrale nella produzione continua
dell’ambiente e restituire significato alla geografia come supporto della
storia. Il progetto si propone di costruire una strada per la necessaria
transizione ecologica rendendo operativo lo slogan Form Follows Planet. Venezia
è da sempre il modello operativo in cui temi come inclusione sociale e impatto
ambientale sono coniugati in sistemi progettuali che alla piccola scala
prefigurano e anticipano modifiche globali: Venice
Foresees Planet, Venezia anticipa il pianeta».
Tiziana
Lippiello, rettrice
dell’Università Ca’ Foscari Venezia: «Il New European Bauhaus è
un'occasione irripetibile per ripensare le forme di convivenza dopo la
pandemia, riconfigurando i nostri spazi e i nostri stili di vita in chiave
sostenibile e inclusiva. Venezia non poteva non rispondere a questa iniziativa
attraverso le sue università: i grandi temi sui quali la Commissione Europea
invita le menti creative di tutta Europa a cimentarsi con progetti mirati a
migliorare la vita di tutti i cittadini sono da molti anni al centro
dell'agenda di Ca' Foscari e Iuav, con iniziative già avviate e altre che
stanno per esserlo. La risposta entusiastica delle altre istituzioni cittadine,
amministrazione ed enti culturali, è il segnale che Venezia è pronta ad
affrontare le sfide del futuro in un modo nuovo, condiviso e partecipato,
adottando una visione di lungo periodo, nel segno di un'apertura
internazionale. Il New European Bauhaus rappresenta per la nostra città
l'opportunità di fare rete, varcando le frontiere locali e nazionali e
stringendo relazioni forti e durature con gli altri Paesi europei in vista di
un comune obiettivo di speranza».
In vista della candidatura, Ca’ Foscari e Iuav
hanno avviato la fase di design dell’iniziativa e lanceranno
prossimamente un sito internet nel quale raccogliere e coordinare le
iniziative attualmente in fase di sviluppo nei due atenei e in città per
definire i caratteri del New European
Bauhaus. Il sito sarà aperto alla cittadinanza veneziana e a quanti
intendono proporre la loro personale visione sull’iniziativa.
Università
Ca' Foscari Venezia
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