18 novembre 2021

COMUNICATO STAMPA

La Cattedra Unesco SSIIM (Social and Spatial Inclusion of International Migrants) dell’Università Iuav di Venezia ospita quest’anno la presentazione del Rapporto 2021 sull’economia dell’immigrazione “Migrazioni, emergenza sanitaria e scenari futuri”, curato dalla Fondazione Leone Moressa.
Al rapporto la Cattedra Unesco Iuav ha contribuito con una sezione sulla mappatura georeferenziata dei servizi per i migranti in 5 città metropolitane (Bari, Milano, Napoli, Torino e Venezia) prodotta nell’ambito di CapaCityMetro-ITALIA, un progetto di ricerca-azione finanziato dal FAMI e finalizzato a rafforzare le capacità di operatori e amministratori dei territori metropolitani che si occupano di immigrazione, mettendo loro a disposizione strumenti operativi e promuovendo occasioni di confronto che facilitino la conoscenza del quadro complessivo dei servizi esistenti e lo scambio alla pari di saperi e pratiche.

Il 22 novembre nella sede Iuav di Palazzo Badoer sarà illustrato in particolare il dettaglio su Venezia e il Veneto all’interno del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2021.
Tra i risultati più rilevanti, il calo della popolazione straniera in Veneto nel 2020, dovuto a fattori quali il calo delle nascite e l’aumento della mortalità, ma soprattutto alla diminuzione degli arrivi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Si registra inoltre un crollo degli arrivi per lavoro: tra i nuovi arrivi oggi quasi il 70% è per motivi famigliari, anche se resta rilevante comunque l’incidenza dei lavoratori stranieri, che producono circa il 10,8 del PIL regionale.

A fronte del calo in tutto il Veneto, Venezia, Mestre e Marghera registrano una presenza da record nazionale: in particolare, Venezia è il Comune veneto con più stranieri in numero assoluto (39 mila) e con il maggior numero di cittadini del Bangladesh (oltre 7000).

Commenta Giovanna Marconi, coordinatrice della cattedra Unesco SSIMM Iuav:
«Il rapporto sull’economia dell’immigrazione è uno strumento prezioso di conoscenza che, offrendo ogni anno una panoramica sull’effettivo contributo dei migranti all’economia del paese e sulle loro condizioni lavorative, sfata attraverso l’oggettività dei numeri i diffusi pregiudizi e luoghi comuni che portano molti a pensare che i residenti stranieri siano un peso anziché una risorsa.»

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