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“PASS THE MIC!” Decolonizzare l’educazione
attraverso l’arte Dal 16 al 18 settembre 2021 a Centrale
Fies, Dro (TN), la prima restituzione delle attività del progetto europeo
guidato dall’Università Iuav di Venezia e finanziato dal Programma
Europa Creativa, realizzato in partnership con Fondazione Onassis di Atene e
Collettivo Ebano di Lisbona |
15 settembre 2021
COMUNICATO STAMPA
Centrale Fies Art work Space – centro indipendente di residenza e produzione delle arti performative contemporanee di Dro (TN) – ospiterà dal 16 al 18 settembre 2021 la prima restituzione aperta al pubblico di PASS THE MIC!, progetto europeo guidato dall’Università Iuav di Venezia e realizzato in partnership con Fondazione Onassis di Atene e Collettivo Ebano di Lisbona.
Il progetto, co-finanziato dal Programma Europa Creativa e avviato lo scorso novembre, è interamente dedicato alla decolonizzazione in ambito educativo attraverso l’arte e la performance. Il potere emancipatore delle arti performative si intreccia alla ricerca etnografica e alla curatela artistica, contribuendo a decolonizzare la formazione attraverso un modello educativo innovativo, che ha visto coinvolte scuole superiori, professionisti dell’arte contemporanea e università nei tre Paesi partner.
Wissal Houbabi, Hélena Elias, Rita Natálio, Alesa Herero, Ermira Goro & Theo Prodromidis, Délio Jasse, Vittorio Zollo, Fotini Gouseti & Magd Assad, con le curatrici Viviana Gravano e Francesca De Luca, restituiranno le opere partecipative sviluppate per il progetto durante tre giornate aperte al pubblico di talk, performance, mostre documentative, exit dei laboratori condotti dagli artisti, curatrici, docenti e studentesse.
L’obiettivo generale di PTM_Pass the Mic! è quello di contribuire ad aumentare l’accesso all’istruzione superiore a comunità esposte a disuguaglianze strutturali e a rinnovate forme di razzismo legate ai fenomeni migratori, attraverso la creazione di un network sud-europeo che metta in comunicazione scuole periferiche, professionisti dell’arte contemporanea e università. Il dispositivo operativo messo in atto dalla rete si basa sulla teoria sociale critica, sulle pratiche artistiche e sulla trasmissione peer-to-peer dei saperi che si basa sull’educazione come primo fornitore di decolonizzazione dei lessici e degli immaginari.
“Aprirsi allo sguardo dell’altro, condividere le proprie storie, prestare ascolto a chi ci è più prossimo”, dice Malvina Borgherini, responsabile scientifico del progetto “è quanto artisti e artiste cha hanno lavorato con noi hanno proposto a un gruppo internazionale di adolescenti. Nelle giornate che passeremo insieme a Centrale Fies, nostro prezioso partner, presenteremo a una comunità che va via via creandosi e allargandosi i primi esiti di questo entusiasmante esperimento”.
contatti
Servizio comunicazione Iuav
Cecilia Gualazzini
tel 041 257 1826