Partono i lavori per le sedi Iuav a Palazzo Badoer e Casetta Palma

Partono i lavori per le sedi Iuav a Palazzo Badoer e Casetta Palma. Previste nuove aule progettate per la didattica mista, spazi di studio e ristoro per gli studenti, rinnovamento della rete per il superamento del digital divide.

Più di 2 milioni di euro il finanziamento ministeriale ottenuto dall’Ateneo

 

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15 gennaio 2021

COMUNICATO STAMPA

La crisi non ferma la progettualità e le strategie di innovazione dell'Università Iuav di Venezia.
Partiranno a febbraio nuovi lavori di risistemazione delle sedi dell’Ateneo, grazie anche a un cospicuo finanziamento del Ministero, che ha valorizzato la qualità dei progetti proposti da Iuav e coprirà quasi il 50% dell’importo complessivo previsto, pari a 4.600.000 euro. Segno importante di un cambiamento di tendenza nei criteri di sostegno economico da parte del Ministero alle università, fino a questo ultimo anno fortemente penalizzate dalla continua erosione del fondo di finanziamento a loro dedicato (FFO).

Gli interventi riguarderanno la sistemazione del secondo e del terzo piano di Palazzo Badoer, sede della Scuola di dottorato Iuav, dove saranno messe a disposizione degli studenti cinque nuove aule, già concepite in funzione della didattica mista, e saranno completati i necessari interventi di conservazione: la gara dei lavori, aggiudicata con un importante ribasso d'asta, consentirà infatti di iniziare un percorso ormai indifferibile di restauro degli stucchi settecenteschi del primo piano.

Il secondo intervento riguarda la Casetta Palma, un compendio dotato di giardino annesso alla sede dei Tolentini, che sarà destinato a luogo di studio e di ristoro per gli studenti e per la comunità Iuav. Il progetto prevede una forte infrastrutturazione tecnologica della Casetta e l'impiego spinto di fonti rinnovabili, trasformando l'edificio in uno "smart building".
I lavori includeranno anche il rifacimento integrale della rete di trasmissione dati, alla luce delle tecnologie attuali, in una prospettiva di integrazione e supporto alla delocalizzazione e al superamento del digital divide, particolarmente cruciale in questo periodo.

Stanno intanto terminando i lavori per la sistemazione e ripulitura della facciata di Ca’ Tron, oggi sede dei laboratori di eccellenza del Dipartimento di Culture del progetto e del centro internazionale EPiC (Earth and Polis research center), i cui restauri del terzo piano si erano conclusi nel giugno dello scorso anno.

Commenta il rettore Alberto Ferlenga:
«Malgrado la condizione di difficoltà imposta dall’epidemia non è venuta meno la progettualità di Iuav in rapporto alle sue sedi veneziane. Essa si è espressa nel quasi completamento del restauro di Ca’ Tron e nei progetti per Ca’ Badoer e Casetta Palma che partiranno a febbraio e che sono resi possibili dall’ottenimento di un cospicuo cofinanziamento ministeriale che comprende anche il potenziamento delle reti digitali, la cui importanza è risultata particolarmente evidente in questo periodo di lockdown.  Operazioni queste che confermano l’impegno di Iuav nei confronti del patrimonio architettonico della città e di una presenza confortevole degli studenti nelle nostre sedi, resa tanto più necessaria dal notevole aumento delle iscrizioni (+12%)».


 



Palazzo Badoer


 



Particolare degli affreschi a Palazzo Badoer




Casetta Palma ai Tolentini

 

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Cecilia Gualazzini
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