Comunicato del Comitato Regionale di
Coordinamento delle Universitā del Veneto |
26 gennaio 2021
COMUNICATO STAMPA
La riunione del Coreco tenutasi ieri 25 gennaio, alla
presenza dei rappresentanti delle Universitā del Veneto e dell’Assessore
all’istruzione della Regione del Veneto, ha costituito l’occasione
per valutare la risposta data dal sistema universitario della Regione
dall’inizio della pandemia a oggi e le linee guida da adottare in
apertura del secondo semestre, alla luce delle indicazioni del DPCM del 15
gennaio 2021.
Nel corso della riunione i Rettori e i rappresentanti dei Rettori presenti,
passando in rassegna la situazione nelle diverse sedi, sono stati concordi nel
ritenere eccezionale lo sforzo messo in atto dalle rispettive strutture che ha
assicurato sino a oggi l’assenza di focolai e il manifestarsi,
all’interno delle aule universitarie del Veneto, di un numero molto
limitato di casi di soggetti risultati positivi al virus.
In
particolare, si č ricordato che nel corso di questa prima fase
dell’epidemia le Universitā hanno assicurato la messa in sicurezza di
studenti e docenti, garantendo nelle proprie sedi il distanziamento, il
controllo degli ingressi, la gestione di percorsi obbligati e il monitoraggio
degli impianti di riscaldamento, attivando inoltre la differenziazione nelle
modalitā di erogazione della didattica.
Grazie a tutto questo, le Universitā della Regione hanno garantito una continuitā
didattica agli studenti dei primi anni di corsi triennali e magistrali e alle
attivitā laboratoriali; gli insegnamenti in didattica duale hanno garantito
la formazione anche a chi non poteva essere in presenza; esami e lauree sono
stati svolti in modalitā mista, a seconda della numerositā e dei contesti.
Le biblioteche e le aule studio sono rimaste aperte a ingresso contingentato e
nel rispetto delle misure di sicurezza; sono state inoltre rafforzate le
dotazioni tecnologiche nelle aule.
Si č cosė confermato il ruolo delle Universitā, non solo rispetto ai loro
compiti istituzionali, ma anche come fondamentale presidio civile per le
cittā di appartenenza.
Si tratta ora di intraprendere la strada verso una cauta ripresa
dell’insieme delle attivitā universitarie. Il Coreco,
da questo punto di vista ritiene che, nell’ambito delle loro
articolazioni e differenze, le Universitā della Regione possano prendere in
considerazione ulteriori aperture, sempre garantendo quegli standard di
sicurezza che, sino ad oggi, hanno permesso di rendere le Universitā dei
luoghi sicuri.
Indubbiamente
il procedere della campagna vaccinale inciderā positivamente anche sul
mondo universitario che chiede alle istituzioni regionali, quando verrā il
momento di vaccinare gli insegnanti, di includere anche i docenti universitari
che con i docenti delle scuole condividono la funzione essenziale di formare i
nostri giovani, venendo a contatto con classi numerose e gruppi di studenti
eterogenei.
A partire da queste considerazioni, il Coreco del
Veneto ritiene di poter dare inizio alla seconda parte dell’anno
accademico con la certezza che le azioni intraprese e l’esperienza
maturata possano garantire a tutte le componenti universitarie una transizione
verso la riapertura in stato di totale efficienza e sicurezza.
i
rettori delle universitā del Veneto:
Alberto Ferlenga, rettore dell’Universitā Iuav di Venezia, presidente del Coreco
Tiziana Lippiello, rettrice dell’Universitā Ca’ Foscari
Venezia
Rosario Rizzuto, rettore dell’Universitā di Padova
Pier Francesco Nocini, rettore dell’Universitā di Verona
Elena Donazzan, Assessore all'istruzione - Formazione
- Lavoro - Pari opportunitā, Regione Veneto
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