FIRMATO IL CONTRATTO DI AREA
UMIDA PER LA LAGUNA NORD DI VENEZIA |
15 luglio 2021
COMUNICATO
STAMPA
30 firmatari, 18
azioni programmate, declinate in 76 attività
specifiche questi sono alcuni dei numeri previsti dal Contratto di Area
Umida della Laguna Nord di Venezia che oggi è stato sottoscritto nella
splendida cornice di Lio Maggiore. Un momento che sancisce la fine del ricco
percorso partecipato che ha coinvolto i firmatari nell’individuazione di
azioni da mettere in campo per salvaguardare e valorizzare il delicato
ecosistema della laguna nord e apre la fase attuativa del processo, durante la
quale dare vita alle iniziative previste nel Programma d’Azione.
Il Contratto di Area Umida è uno strumento di governance partecipata,
orientato a valorizzare la disponibilità alla cooperazione delle comunità
locali per gestire gli ecosistemi delle zone umide costiere e i relativi
aspetti socioeconomici, lo sviluppo e la conservazione di queste aree fragili,
superando le frammentazioni che spesso mettono a repentaglio la sostenibilità.
Testare in alcuni contesti pilota di Italia e Croazia l’efficacia di tale
strumento è stato l’obiettivo del progetto CREW,
co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020, avviato nel
dicembre 2018 e ora prossimo alla conclusione.
Oltre a coordinare il progetto transfrontaliero nel suo complesso, il gruppo di
lavoro dell’Università Iuav di Venezia – guidato da Maria Chiara
Tosi, docente di Urbanistica – è stato responsabile dell'elaborazione
del Contratto di Area Umida per la Laguna Nord di Venezia, scelto come esperienza
pilota per la sua peculiare complessità, ma anche per la rilevanza che
riveste a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.
Il percorso per la costruzione del contratto è stato avviato a settembre
2019 con una serie di incontri informativi nei principali comuni
dell’area coinvolta (Musile di Piave, Venezia, Quarto d’Altino,
Jesolo, Cavallino-Treporti). Il lavoro è proseguito con momenti di ascolto,
partecipazione pubblica e negoziazione, anche attraverso due tour per la
formulazione del quadro conoscitivo svolti dal gruppo di lavoro, numerose
assemblee plenarie on-line e l’organizzazione di tre tavoli di lavoro,
dedicati a: (1) tutela ecologica e idromorfologica e gestione del moto ondoso,
(2) attività produttive e ricreative, agricoltura, caccia e pesca, promozione e
accoglienza turistica, (3) residenzialità.
Il processo è stato caratterizzato da un’ampia partecipazione di
attori istituzionali e non: dagli enti pubblici, alle associazioni del
territorio, dagli operatori economici alle Università degli Studi di Padova e
Università di Ca’ Foscari, che hanno aderito al percorso sottoscrivendo
un protocollo di intesa iniziale che ora sfocia nel Contratto.
A conclusione di questo lungo lavoro, oggi a Lio Maggiore, nel cuore della
Laguna Nord di Venezia, gli aderenti hanno sottoscritto i documenti
ufficiali che compongono il Contratto di Area Umida: l’Atto di
Impegno formale del Contratto, il quadro sinottico e l’abaco delle misure
del Programma d’Azione, il Documento Conoscitivo e il Documento
Strategico.
Non si tratta tuttavia della conclusione del percorso, perché con la firma si
dà il via alla fase attuativa, che vedrà tutti i soggetti coinvolti
partecipi nel dare vita alle iniziative previste nel Programma
d’Azione. Dalla definizione partecipata di uno Statuto dei luoghi
della laguna nord al miglioramento dell’accessibilità degli spazi
pubblici lungo la gronda lagunare; dalla definizione di una strategia
integrata relativa alla mobilità sostenibile in laguna nord alla tutela
e valorizzazione del patrimonio culturale della pesca, della gastronomia,
del merletto.
Tutti i documenti di cui si compone il Contratto, inoltre, verranno divulgati e
resi pubblici, per essere condivisi e consultabili dall’intera comunità
lagunare.
L’adesione al Contratto sarà aperta infatti anche dopo la sottoscrizione,
al fine di coinvolgere ulteriori soggetti che possano apportare nuove idee ed
energie, con lo scopo comune di tutelare e valorizzare il patrimonio lagunare e
le terre ad esso connesse, mettendo anche a sistema il Contratto con altre
azioni di governance sulla laguna.
Commenta Maria Chiara Tosi:
«Di fronte a
problemi difficili da trattare come la gestione di situazioni ambientali
complesse e dove gli interessi e la competizione tra usi e funzioni è assai
forte, il confronto di punti di vista, esperienze e saperi si può rivelare una
strada più facilmente percorribile. Il percorso che ha portato alla redazione
del Contratto di Area Umida per la Laguna Nord di Venezia si è dovuto muovere
tra molte difficoltà, non ultima avere sviluppato un percorso partecipato
durante la pandemia. Nonostante ciò, ha il merito di avere avviato la
formazione e il rafforzamento di una comunità contrattuale, responsabilizzando
i soggetti in modo che possano continuare a promuovere pratiche di tutela e
promozione di un territorio tanto fragile ma al contempo ricco di potenzialità
quale è la laguna nord di Venezia».
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