Venezia, 6 luglio 2020
WAVe
2020: Scenari post-Covid |
COMUNICATO STAMPA
Si è
inaugurata oggi via streaming, nell’aula magna dei Tolentini,
l’edizione 2020 di WAVe, i Workshop di Architettura a Venezia organizzati
dall’Università Iuav e giunti quest’anno al diciannovesimo
appuntamento: quasi due decenni di sperimentazioni didattiche per un evento
formativo unico, che ha fatto scuola nel mondo e ha coinvolto complessivamente
migliaia di studenti di architettura (dai 1300 ai 3000 ogni anno) e centinaia
di architetti e docenti (30 ogni anno), protagonisti del dibattito
architettonico internazionale.
Quest’anno, in un momento in cui la pandemia causata da Covid 19 è ancora
in pieno svolgimento, WAVe si svolgerà interamente a distanza, dal 6 al 24
luglio 2020, coinvolgendo mille studenti e 27 architetti, fra cui 20
internazionali e 7 docenti Iuav: tutti, oggi, collegati da remoto con l'aula
magna per l'inaugurazione, con gli interventi del rettore Alberto Ferlenga, del
coordinatore della didattica Iuav Mario Lupano e dello staff di WAVe Marco
Ballarin, Daniela Ruggeri e Giulia Ciliberto.
Nelle attuali condizioni straordinarie, che ci obbligano a riflettere sulla
condizione presente e sul futuro che ci aspetta, il tema su cui impegnare
docenti e studenti, coinvolti in un evento globale, sarà costituito dagli
scenari post-Covid. W.A.Ve. sarà
il primo workshop di architettura a lavorare su questo, anticipando una
riflessione che occuperà architetti e urbanisti nei prossimi anni. Lo
sguardo di progettisti che partecipano da diversi continenti e che, insieme
agli studenti, vivono personalmente la condizione presente, darà luogo, come
ogni anno, a un importante accumulo di idee e soluzioni, scambi.
«Quella di quest’anno sarà un’edizione speciale – commenta il
rettore Alberto Ferlenga - non solo perché si svolgerà da remoto, ma
perché il tema che affronterà sarà quello dello scenario post-Covid 19.
L’ampiezza delle partecipazioni, dalla Cina alla Corea, dal Brasile alla
Colombia, dal Marocco al Giappone farà di questo evento, già di per sé
straordinario per ampiezza e fama, un osservatorio privilegiato e in tempo
reale sulle conseguenze dell’epidemia in ogni parte del mondo.
L’architettura sarà nell’immediato futuro chiamata a ripensare
città, ambienti di vita e di lavoro; più di altri gli architetti dovranno
prendersi cura di un mondo che mai come nei giorni della pandemia è apparso
fragile e in pericolo. WAVe inizierà questa riflessione confrontando,
attraverso lo strumento del progetto, risposte diverse a un problema comune,
ancora una volta a partire da una città, Venezia, che anche in questi giorni ha
messo in luce una sua particolare sostenibilità».
contatti
Servizio
Comunicazione Iuav
Cecilia Gualazzini
tel +39.041.257.1826 – 328.0314894