Venezia, 8 luglio 2020
Imprese
‘digital first’: Ca’ Foscari, Iuav e Regione Veneto fondano
LAB, il Laboratory for Artifacts
and Business models Sede
del centro l’Edificio Pegaso 2 al VEGA di Marghera, messo a
disposizione dal Comune di Venezia |
COMUNICATO STAMPA
VENEZIA -
Un centro di innovazione dedicato al trasferimento tecnologico per supportare
le imprese del territorio e la pubblica amministrazione nel realizzare prodotti
e modelli di business digital first
mettendo al centro l’essere umano: questo sarà LAB Laboratory
for Artifacts and Business Models,
nato dalle competenze collegate delle due Università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav di
Venezia grazie al finanziamento della Regione Veneto e con la
disponibilità del Comune di Venezia. Il LAB avrà sede presso l’Edificio
Pegaso 2 del Parco Scientifico e Tecnologico VEGA di Marghera.
Il mondo
digitale è parte integrante del mondo reale e oggi nessun business o attività
può pensare di competere senza attivare delle strategie di pensiero che mettano
al centro il digitale per affrontare le sfide del futuro.
La
trasformazione digitale in atto è indubbiamente più complessa delle precedenti
perché coinvolge in modo accelerato e non separabile aspetti di innovazione
tecnologica, strategica e sociale. Per affrontare questi aspetti il LAB
costituisce un'opportunità di aggregazione unica tra aziende, università,
spin-off, startup, provider tecnologici e studenti, attraverso team
trasversali, condivisione di competenze e metodo sperimentale.
L'idea di
insediare un centro di innovazione e le progettualità di ricerca e
trasferimento tecnologico delle Università veneziane presso l'Area di Porto
Marghera e del Vega ha riscosso immediatamente l'interesse della Regione
perché costituisce le basi di un importante contributo alla realizzazione del Progetto
di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell'area di crisi di Venezia nell’ambito
dell’accordo di programma sottoscritto tra Regione Veneto, Presidenza del
Consiglio dei ministri, ministeri per lo Sviluppo Economico, Ambiente,
Infrastrutture Trasporti, Anpal, Comune e Città metropolitana di Venezia,
Autorità portuale e Invitalia. Il progetto LAB
rientra quindi nel più ampio programma di riqualificazione dell’area
industriale veneziana attraverso il finanziamento di 4 progetti (due con capofila
Ca’ Foscari e 2 con capofila Iuav) ottenuto dalle università concorrendo al bando emesso
dalla Regione a sostegno all'area di crisi.
La sede
del Lab sarà l’edificio Pegaso 2 sito al VEGA, VEnice
GAteway for Science and Technology, contiguo
alla Challenge School, scuola di master di Ca’ Foscari. La sede è stata resa disponibile dal Comune di
Venezia a supporto dell'avvio di un'iniziativa con potenziale impatto
sull'intero territorio della città metropolitana
Nel
complesso i progetti presentati dalle Università di Venezia hanno ottenuto un
finanziamento pari a 1.135.760 euro, grazie ai quali sarà possibile attivare un
totale di 45 ricercatori e 4 Innovation Manager in
grado di supportare le aziende del territorio nello sviluppo di progetti di
impresa con vocazione di innovazione affrontando temi che vanno dalla rigenerazione
urbana, alla creazione di modelli di business digital
first, alla valorizzazione del territorio, all'intelligenza artificiale per la digital transformation, ai
servizi alla persona, alle smart cities,
al design inclusivo. Progetti che in questo periodo di difficoltà si
rivolgono proprio alla città e al territorio veneziano con l'obiettivo di
offrire concrete prospettive che sappiano coniugare sviluppo economico,
sostenibilità ambientale e sociale.
Oltre ai
ricercatori delle università, nel LAB convergeranno le attività delle startup
e degli spinoff di Iuav e
Ca' Foscari operanti nei settori dell'analisi dei
Big Data, dell'Intelligenza Artificiale, della CyberSecurity,
dell'Innovazione Strategica, della Prototipia
Digitale, della Comunicazione Visiva e nel Design.
Indubbi
saranno anche gli effetti di ricaduta sul territorio veneziano: le aziende
del territorio potranno ripensare, rilanciare, trasformare i propri prodotti e
modelli di business, favorendo processi di restartup,
anche complementari all’attuale proposta di valore, ma coerenti con la
loro identità; le università veneziane potranno mettere a sistema le
loro competenze per aumentare sia l’impatto con il territorio, sia la
qualità della ricerca interna, sviluppata sulla base di contesti reali e
partendo da spunti concreti; gli spin-off, startup e provider tecnologici
del territorio potranno trovare una piattaforma su cui sviluppare soluzioni
innovative sulla base dei processi di esecuzione collegati agli Strumenti di
Ricerca e Sviluppo, e ai progetti sviluppati dalle imprese; gli studenti
troveranno opportunità per confrontarsi con i temi avanzati oggetto della
ricerca e avranno l'opportunità di trasformarli in nuove iniziative imprenditoriali
costituendo startup affiancate dalla nascita alle imprese partner.
Michele Bugliesi
Rettore Università Ca’ Foscari Venezia
“Il
nuovo laboratorio LAB segna un nuovo, importante passaggio del percorso
intrapreso dalle università veneziane insieme alle istituzioni locali a favore
dello sviluppo di ambiti - quelli della trasformazione digitale, del design e
delle strategie di innovazione - decisivi per la capacità competitiva delle
imprese. Grazie al finanziamento della Regione Veneto, si avvia concretamente
il progetto cui Ca' Foscari e IUAV collaborano da
tempo nell'ambito della strategia Industria 4.0 e che trova nel nuovo
laboratorio l'espressione di sintesi delle competenze che caratterizzano le
nostre università e del contributo che queste possono offrire a favore dello
sviluppo di impresa. L'attivazione del laboratorio è particolarmente
significativa in una fase come quella attuale in cui sull'innovazione - nelle
tecnologie così come nelle strategie - si gioca la capacità di rilancio del
nostro territorio e dell'intero Paese”.
Alberto Ferlenga
Rettore Università Iuav
Venezia
“Le iniziative concrete che in questi mesi si
susseguono nella direzione di fare di Venezia un luogo della ricerca e
dell’innovazione, favorendo la permanenza in città di giovani ricercatori
e promuovendo startup e collaborazioni tra istituzioni del territorio ed
aziende, conoscono con la costituzione di LAB una ulteriore accelerazione. Iuav è fortemente impegnato in questa iniziativa che apre
una nuova fase nella promozione di ricerca e nella creazione di lavoro e offre
importanti possibilità ai giovani formati nelle università veneziane,
costituendo al contempo un luogo attrattivo a livello internazionale”.
Elena Donazzan
Assessore all’Istruzione, Formazione
e Lavoro della Regione Veneto
“Il
progetto, messo a punto dai due atenei veneziani con il supporto economico
della Regione Veneto e logistico del Comune di Venezia, è ambizioso e sfidante:
due poli universitari, lo Iuav per il designer e la capacità
di creare prodotti ‘belli e ben fatti’ e Ca’ Foscari,
scuola di management e di scienza informatica, faranno convergere i loro
ricercatori e le attività di spin-off e star up per creare un piccolo MIT (Massachusetts Institute
of Technology) su scala nostrana, un centro di innovazione e ricerca capace di supportare le imprese e
la pubblica amministrazione al fine di innovare prodotti, modelli di business e
processi decisionali”.
Far
decollare un laboratorio di ricerca avanzata per il trasferimento alle imprese
della cultura, dei modelli e delle tecnologie digitali in quello che
storicamente è stato il primo polo industriale del Veneto – aggiunge Donazzan - significa
garantire nuove opportunità al territorio e alle imprese, nonché agli studenti
e ai ricercatori delle università del Veneto, che rappresentano la prima e
indispensabile risorsa per guardare al futuro con capacità progettuale”.
Massimiliano De Martin
Assessore Urbanistica e Ambiente Comune
di Venezia
“Siamo
felici di poter mettere a disposizione un luogo per la creazione di questo
nuovo laboratorio. Dopo “Study in Venice” continua la fattiva collaborazione tra le
università e questa Amministrazione per fare della nostra città un polo per
l’alta formazione, per la ricerca e le nuove tecnologie. Come ha
ricordato recentemente il sindaco Brugnaro, infatti,
proprio la modernità sarà la chiave di rilancio di Venezia, una città
interconnessa dove poter creare start up e dare spazio ai giovani con assoluta
meritocrazia. E una città che, contemporaneamente, sa tenere salde le proprie
tradizioni. Veloce e lenta allo stesso tempo”.
Andrea Albarelli
docente Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Scienze Ambientali,
Informatica e Statistica
“Il
modello operativo del LAB si basa sulla creazione di laboratori di scopo che
mettono insieme, da un lato il personale delle aziende che intendono innovare,
e dall’altro i ricercatori universitari. A far da interfaccia fra questi
due mondi, non sempre compatibili, il LAB prevede però uno specifico cuscinetto:
un team esecutivo di startupper, studenti e
ricercatori del LAB stesso, che avranno il compito di portare a terra i
risultati scientifici e declinarli su strumenti tecnologici e modelli di
business di immediata applicazione. Il processo che ne risulta favorisce la
crescita di ogni partecipante e produce contestualmente soluzioni, nuove
competenze e risorse umane che l’impresa potrà acquisire”.
Carlo Bagnoli
docente Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Management, delegato per i
Rapporti con le Imprese
“La
digitalizzazione dei processi e dei prodotti è oggi interpretata dalla quasi
totalità delle imprese solo come la possibilità di fare le stesse cose di
prima, ma meglio: aumentando la produttività e la qualità e, nel contempo,
riducendo i costi e i tempi. La vera sfida è, invece, fare cose diverse,
partendo dalla possibilità di creare valore economico sfruttando i dati. Questo
implica ridisegnare i prodotti e i modelli di business in ottica digital first, ma nel contempo human centered.
Questo implica, ad esempio, partire dal design di una sedia riflettendo sui
dati che si possono raccogliere attraverso la stessa e su come sia possibile
valorizzarli. Questo è il piano A per tutte le nostre imprese, e il piano B non
esiste”.
Lorenzo Fabian
docente dell’Università Iuav Venezia, delegato al Trasferimento tecnologico e terza
missione
Il Lab
rappresenta contemporaneamente un importante traguardo per le Università
Veneziane e una grande occasione per il territorio, tanto più in un momento di
crisi come oggi: le tecnologie digitali combinate alle cultura umanistica che
caratterizzano il corpus dei due atenei e che convergono nel LAB, potranno
essere messe a servizio del progressivo consolidarsi dei modelli di produzione
orizzontali, basati sull’azione pulviscolare e convergente di piccoli
soggetti produttori di innovazione.
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