Cuba Grafica

Cuba Grafica

Manifesti cinematografici dell’ICAIC

dalla collezione Bardellotto

 

mostra 19 febbraio > 20 marzo 2020
Università Iuav di Venezia,
aula magna Tolentini, Santa Croce 191 Venezia
a cura di Luigino Bardellotto e Patrizio De Mattio


inaugurazione mercoledì 19 febbraio, ore 17

giornata di studi martedì 17 marzo, ore 14.30 > 16.30
aula magna Tolentini
interventi: Gianni Sinni, Carmelo Marabello, Luigino Bardellotto, Angelo Maggi
presenta e modera Fiorella Bulegato

 

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COMUNICATO STAMPA

Inaugura domani alle 17 nell’aula magna dell'Università Iuav di Venezia la mostra “Cuba Grafica: Manifesti cinematografici dell’ICAIC dalla collezione Bardellotto”, aperta fino al 20 marzo prossimo. In mostra 45 manifesti dell’lnstituto Cubano de Arte e Industria Cinematograficos, provenienti dalla collezione Luigino Bardellotto, frutto di un lavoro di ricerca di oltre 20 anni che riunisce oltre 3000 esemplari (cinematografici e politico sociali) realizzati a Cuba dal 1959.


24 marzo 1959: a nemmeno 3 mesi dalla vittoria di Castro su Batista viene promulgata dal governo rivoluzionario la Legge sul Cinema che prevede la creazione dell'ICAIC lnstituto Cubano de Arte e Industria Cinematograficos.
La cultura viene considerata pilastro per la crescita del paese e il cinema il miglior mezzo per innalzare il livello di istruzione della popolazione. I cubani diventano ben presto appassionati cinefili: i film nordamericani vengono sostituiti da quelli della neonata produzione nazionale, affiancati da titoli di origine europea, russa e orientale.
Dall'inizio degli anni Quaranta si inaugurano a Cuba oltre 400 cinematografi (di cui un quarto a L'Avana). La strategia adottata per veicolare il nuovo corso è incaricare i grafici locali di rappresentare le uscite cinematografiche su manifesti da affiggere in tutto il paese.
Nei Taller de Serigrafia (laboratori di serigrafia) vengono prodotti ininterrottamente migliaia di manifesti per promuovere l'uscita di un nuovo film.
Cuba cambia volto: l'arte grafica si diffonde per le strade, diviene elemento quotidiano di interesse e dibattito. I grafici iniziano a interpretare con uno stile nuovo i lungometraggi e documentari prodotti sull’isola, ma anche quelli che giungono da ogni parte del globo. L'autonomia formale di cui godono, unita a una capacità di sintesi espressiva unica, consentirà loro di formare un originale movimento di veri e propri artisti dediti alla propaganda cinematografica.
Cartel cubano diventa sinonimo di creatività e abilità e i manifesti cinematografici esposti in mostra ne costituiscono la testimonianza più evidente e significativa.
La maggior parte dei manifesti, realizzati in tecnica serigrafica, sono disponibili al mondo in pochissime copie originali, talvolta uniche come i bozzetti preparatori, due dei quali sono esposti in mostra.

 

 

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