CLIMBING FOR CLIMATE gli Atenei veneziani sui sentieri del CAI per
l'Agenda 2030 sabato 19 settembre incontri ed escursioni a Feltre |
16 settembre 2020
COMUNICATO STAMPA
Sarà
Feltre con il suo territorio lo scenario che sabato 19 settembre
ospiterà gli eventi organizzati dagli atenei veneziani Ca’ Foscari e Iuav all’interno
della seconda edizione di Climbing for Climate,
l’iniziativa promossa dalla Rete delle Università per la Sostenibilità
(RUS), in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI) e con il patrocinio
del Ministero per l’Ambiente, l’Alleanza per lo Sviluppo
Sostenibile (ASviS), il Comitato Glaciologico
Italiano (CGI), SDSN Italia. Obiettivo dell’iniziativa, che
quest’anno coinvolge 28 atenei italiani, è sensibilizzare
l’opinione pubblica locale e nazionale sui temi dell’Agenda 2030
attraverso la conoscenza dei territori alla luce degli obiettivi ONU: in
primo piano il turismo sostenibile, l’inclusione sociale ed economica
delle aree periferiche, il supporto alle comunità sostenibili, la lotta al
cambiamento climatico.
La
scelta del territorio feltrino da parte delle università veneziane è
particolarmente significativa e porta l’attenzione sulle zone pre-alpine che vivono situazioni difficili per quanto
concerne mobilità, sviluppo di attività economiche che contrastino
l’abbandono di borghi e paesi. In tale contesto, infatti, il feltrino,
come tutta la val Belluna, è esemplificativo della
situazione attuale, oltre a essere una delle zone più colpite dalla tempesta
Vaia nel 2018.
In programma per la giornata di sabato 19 settembre incontri che
rievocheranno il trauma della tempesta Vaia e le sue conseguenze, un’escursione
guidata dallo storico e scrittore Matteo Melchiorre “lungo la via del pustern”, che toccherà piccoli borghi attorno a
Feltre, il Filò climatico “Perché dobbiamo essere fortemente
preoccupati”, oltre a momenti pubblici di dialogo e confronto che
coinvolgeranno CAI, amministrazione comunale, i rappresentanti locali di Friday for future, esperti e docenti universitari.
Nel
corso della giornata sarà sottoscritto l’Appello per la protezione e
valorizzazione del patrimonio territoriale da parte dei rettori e delegati
degli Atenei veneziani, che si renderanno disponibili a collaborare con le
istituzioni pubbliche e private per attuare tutti gli interventi utili a
favorire la conservazione delle risorse naturali e la qualità
dell’ambiente, ridurre l’impronta ecologica in tutti i
settori-chiave, proteggere e rigenerare l’ecosistema e i suoi servizi,
promuovere investimenti per valorizzare il patrimonio locale.
“Tutta
l’area pre-alpina costituisce un paesaggio che,
oltre a godere di una valenza propria, funge anche da importante cerniera tra
ambiente di pianura e ambiente propriamente montano, sia in termini ecologici
che antropici. Per mantenere la funzionalità complessiva del paesaggio è quindi
necessario conservare la connettività e facendo sì che ciascun elemento possa
continuare a svolgere la meglio la propria funzione non solo ambientale ma
anche socio economica”, evidenzia il prof. Fabio Pranovi dell’Università Ca’ Foscari.
“Andiamo
su quella montagna intermedia, quasi compressa tra la ricchezza della pianura e
delle più note località turistiche alpine, che fatica a sviluppare una rete di
mobilità e di attività economiche sostenibili, anche nei settori turistico e
agricolo, in grado di valorizzare correttamente il paesaggio e contrastare
l’abbandono di borghi e paesi” sottolinea il prof. Stefano Munarin dell’Università Iuav
di Venezia.
“Fra
le varie azioni promosse da Iuav per la cura dell’ambiente
che ci circonda abbiamo voluto sostenere anche le zone colpite dalla tempesta
Vaia, con il progetto Foresta Iuav per la
ricostruzione delle foreste distrutte nella Val di Zoldo,
nell’Altopiano dei sette comuni, nella valle ladina di Livinallongo e con
il rimboschimento delle ciclovie fra Treviso e
Vicenza – ricorda la prof. Laura Fregolent,
coordinatrice del gruppo di lavoro RUS-Iuav per la
sostenibilità –.
L’impegno
a favore della sostenibilità fa parte da sempre della storia del nostro Ateneo e
oggi si applica a tutte le discipline progettuali, creative e del Made in Italy a cui dedichiamo ricerca, formazione,
conoscenza”.
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PROGRAMMA
DELLA GIORNATA
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ore 11.30 > 13: La tempesta Vaia
Gianni Frigo, CAI Veneto: Torneranno i boschi
Valter Bonan, Assessore all’Ambiente
Comune di Feltre:
L’impatto di Vaia sul patrimonio arboreo urbano a Feltre
Evento trasmesso in streaming attraverso i canali del Comune di Feltre
Il
29 ottobre del 2018, verso le 19, la centralina meteorologica di Passo Rolle
smette improvvisamente di trasmettere, dopo aver dato conto di un progressivo
rapido aumento della velocità del vento. Una settimana più tardi a qualche
decina di metri dalla sua collocazione, verrà rinvenuto il data-pack della
centralina distrutta dalle raffiche: le ultime registrazioni si riferiscono a
venti di 195 chilometri l'ora, con punte oltre i 217 km/h. Più tardi la
chiameremo Vaia e ci renderemo conto che non è una "tempesta": per
noi italiani, in particolare del nord-est, essa rappresenta la "perdita dell'innocenza",
la dimostrazione brutale che il riscaldamento globale non sarà un evento di un
futuro, più o meno ipotetico, ma è il presente nostro e dell'intero pianeta.
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ore 15 > 18 Escursione con Matteo Melchiorre lungo "la via del pustèrn"
Evento riservato ai rappresentati degli enti promotori
La passeggiata, guidata dallo storico e scrittore Matteo Melchiorre, partirà da
Feltre per dirigersi verso le località di San Fermo e Villaga per arrivare fino
a Tomo (dove sono ambientati i libri “Requiem per un albero”
e “La banda della superstrada”) e rientrare in città.
Camminando lungo strade minori, carrarecce, trosi
e antichi viottoli alla base del versante nord del Monte Grappa, il pusterno appunto, si attraverseranno tratti di
paesaggio agrario, piccoli borghi e boschi, riflettendo sulle condizioni e i
problemi di quell'ambiente intermedio tra la montagna e la città che oggi è
“paesaggio di frangia” tra lo spazio naturale e quello urbano,
che stenta ad avere un ruolo preciso, anche nell'immaginario sociale.
L’escursione permetterà di raccogliere riflessioni e immagini per
realizzare un breve reportage che sarà successivamente divulgato e reso
pubblico.
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ore 18.30 Sottoscrizione pubblica dell’Appello per la protezione e
valorizzazione del patrimonio territoriale da
parte dei Rettori (o rappresentanti) di Università Ca’ Foscari Venezia e Università Iuav
di Venezia
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ore 20.30 > 22.30 Filò climatico: “Perché dobbiamo essere fortemente
preoccupati”
Piazza Maggiore (in caso di maltempo: Officinema)
Evento aperto a tutti, capienza massima 106 partecipanti in linea con le
disposizioni per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da
virus COVID-19.
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ore 20.30 Proiezione e successivo filò di “Antropocene
– L’epoca umana”
documentario e progetto multidisciplinare che esplora l’impatto
dell’uomo sulla Terra, diretto da Jennifer Baichwal,
Edward Burtynsky, Nicholas de Penciere.
In dialogo con il CAI, l’amministrazione comunale, i rappresentanti del
comitato locale Fridays for Future e il
pubblico:
prof. Fabio Pranovi, delegato alla
sostenibilità dell’Università Ca’ Foscari
e professore di ecologia
prof. Stefano Munarin, delegato per lo sport e
l’inclusione sociale dell’Università Iuav
di Venezia e professore di urbanistica
dott. Matteo Melchiorre, storico e scrittore, direttore del museo e
biblioteca “Casa Giorgione” di Castelfranco Veneto
prenotazioni per l’evento finale >>
contatti
Servizio comunicazione Iuav
Cecilia Gualazzini
comunicazione@iuav.it
tel 041.257.1826