"PASS THE MIC!” |
26 novembre 2020
COMUNICATO STAMPA
I dati sull’accesso
all’educazione universitaria in Europa denotano una sottorappresentazione
delle minoranze, in particolare di studenti con background migratorio
di prima e seconda generazione, nonostante questi rappresentino uno dei
segmenti più dinamici della popolazione scolastica in termini di incremento
annuale. Tale accesso ridotto è spesso attribuito a condizioni
socio-economiche, ma le ricerche in questo ambito evidenziano come la persistenza
di ineguaglianze strutturali che colpisce la popolazione migrante sia
legata al tema (e ancora oggi alle conseguenze) del passato coloniale,
di cui non c’è sufficiente consapevolezza.
“Dare la parola all’altro”
è il messaggio del nome scelto dal progetto “Pass the Mic!!, che
propone la creazione di una rete di paesi dell’Europa meridionale
(Italia, Grecia e Portogallo) oggi pesantemente coinvolti nei flussi migratori
– due dei quali (Italia e Portogallo) caratterizzati da un passato
coloniale – per elaborare uno strumento educativo che possa migliorare
l’accesso all’educazione universitaria delle comunità esposte a
fenomeni di razzismo e mancanza di mobilità sociale come effetto degli attuali
processi migratori. Durante i 16 mesi di durata del progetto, in particolare,
il potere emancipatore delle arti performative, intrecciato alla
ricerca etnografica e alla curatela artistica, verrà utilizzato per contribuire
a decolonizzare l’educazione attraverso un modello educativo altamente
innovativo, che vedrà coinvolte scuole superiori, professionisti
dell’arte contemporanea e università. “Dare la parola
all’altro” è il messaggio del titolo del progetto
Il progetto – avviato
ufficialmente lo scorso ottobre e lanciato con un meeting online il 17 novembre
– è risultato tra i 18 progetti coordinati da un’organizzazione
italiana finanziati dall’ultimo bando promosso dal programma Europa
Creativa (383 le proposte presentate), e riceverà un cofinanziamento di 187.256,00
euro, pari al 60% del costo complessivo del progetto.
L’Università Iuav
coordinerà le attività, con un team composto dalla prof.ssa Maria Malvina
Borgherini (responsabile scientifico del MeLa Media Lab), dalla prof.ssa
Annalisa Sacchi (Direttrice del Corso di Laurea in Teatro e Arti performative), dal prof.
Stefano Tomassini e dalla dott.ssa Anna Serlenga.
Il progetto vedrà coinvolti come partner la Fondazione Onassis di Atene,
il Collettivo Ebano di Lisbona e Centrale Fies Art work Space di
Dro (TN).
Saranno inoltre coinvolti alcuni curatori, tra cui Viviana
Gravano e Francesca De Luca.
L’innovativa
metodologia sviluppata nel progetto verrà implementata in scuole superiori dei
tre Paesi, con il contributo di artisti (come Alessandro Petti e Sandi
Hilal - DAR COLLECTIVE, Delio Jasse, Alesa Herero, Rita Natalio, tra gli altri)
che realizzeranno delle residenze artistiche lavorando direttamente con gli
studenti nelle scuole. I lavori prodotti verranno presentati a Centrale Fies,
importante centro di ricerca per le arti performative contemporanee.
Gli studenti coinvolti nel programma saranno infine i protagonisti di una rielaborazione
artistico/teorica dell’esperienza, con la supervisione dei curatori,
che sarà presentata in un evento finale.
“Pass the Mic! è il
primo progetto Creative Europe vinto da Iuav come capofila, grazie alla rete di
relazioni attivate a partire da un interesse sugli studi postcoloniali,
sviluppatosi di recente all’interno del corso di laurea magistrale in
Teatro e Arti performative”, commenta Maria Malvina Borgherini.
“Il progetto, che intende riflettere su un tema di grande attualità e
urgenza, prenderà vita a partire da un’attiva collaborazione non solo tra
chi lavora all’interno dell’università, ma anche e soprattutto tra
chi opera e vive l’istruzione sul territorio, chi pratica e condivide le
arti performative nelle nostre comunità”.
contatti
Servizio comunicazione Iuav
Cecilia Gualazzini
IuavStampa@iuav.it
tel 041.257.1826