Venezia, 27 aprile 2020
Firmato il Protocollo d’Intesa
tra Comune di Venezia, Università Iuav di Venezia,
Confedilizia Venezia, Abbav e Associazione AGATA per
la promozione della disponibilità alla locazione a studenti universitari di
immobili nella Città antica ordinariamente destinati ad affittanza turistica.
Brugnaro e Ferlenga:
“Una svolta epocale per favorire la residenzialità a Venezia”. |
COMUNICATO STAMPA
Questa mattina durante una videoconferenza
tenutasi nella nuova Smart Control Room del Tronchetto, il Sindaco Luigi Brugnaro ha sottoscritto, assieme al Rettore
dell’Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga, al Presidente di Confedilizia Venezia Giuliano
Marchi, alla Presidente di ABBAV Ondina Giacomin
e al Presidente dell’Associazione AGATA Massimo Maccatrozzo,
il Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di promuovere la
disponibilità alla locazione a studenti universitari di immobili nella Città
antica ordinariamente destinati ad affittanza turistica.
“Il Protocollo – spiega il Sindaco
– nato di comune accordo con il Rettore dell’Università Iuav che ha lanciato la proposta insieme al prof. Mauro
Marzo – si pone la finalità di incentivare la residenzialità nel Comune
di Venezia. Questo momento di emergenza sanitaria ha dimostrato la necessità di
superare i consueti schemi di affittanze in città e, proprio condividendo
questa finalità con le associazioni cittadine del settore, è stato sottoscritto
un testo che mira a dare importanti opportunità di locazione temporanea di
immobili della Città Antica utilizzati ad ora con finalità turistica, a favore
di studenti delle Università, dell’Accademia e del Conservatorio
cittadini. Un passo in avanti che dimostra il vero e proprio spirito resiliente
della Città, e che sancisce un significativo progresso nell’affrontare un
tema delicato e estremamente significativo per Venezia come quello della
residenzialità”.
Nello specifico il Protocollo sancisce,
inoltre, le procedure operative: si partirà con la stipula di uno o più
accordi tra università, enti pubblici, associazioni dei proprietari e altri
soggetti interessati, rivolti alla sperimentazione di forme di locazione
temporanea sostenibili dall’utenza studentesca e alla definizione delle
modalità di comune interesse delle parti. In seguito, attraverso un confronto
con istituti bancari e assicurativi, fondazioni, amministrazioni pubbliche, si
dovrà verificare la possibilità di chiudere accordi miranti a minimizzare i
rischi derivanti dall’eventuale mancato pagamento del canone, dal mancato
rilascio dello stesso a fine contratto o da danni all’immobile, anche
attraverso la costituzione di un fondo di garanzia ad hoc e specifiche
forme di fideiussioni o di assicurazione. Un processo che, parallelamente, si
dovrà portare avanti anche con le compagnie assicurative e con gli Enti
titolati alla modifica degli accordi territoriali vigenti, per poter definire
un range indicativo di canoni di affitto
accessibili al mercato studentesco entro cui collocare l’offerta di
immobili e di temporalità, semestrali o annuali, misurate sulle attività
universitarie.
In questo percorso, le Università, Accademia,
Conservatorio veneziani, anche attraverso il progetto "Study
in Venice", avranno il compito di organizzare
e raccogliere le domande da parte degli studenti, definendo un codice etico
di comportamento per l’uso degli immobili e degli arredi, e dovranno
verificare le possibili forme di sostegno (borse di studio o altro) alla
residenzialità studentesca, anche in accordo con istituzioni bancarie e
assicurative, amministrazioni pubbliche o altri soggetti privati.
Il Comune invece avrà il compito di avviare lo
studio di un intervento di sostegno per opere di manutenzione degli
immobili locati a studenti, non rientranti nell’ordinario deperimento e
non diversamente garantiti, determinandone limiti e condizioni. Al tempo stesso
si impegnerà a introdurre una disciplina regolatoria
finalizzata a consolidare i diritti connessi alle locazioni turistiche
attualmente autorizzate, nel caso di “conversione” degli immobili a
locazione temporanea a favore di studenti.
"Come Università Iuav
questo accordo è estremamente importante e sancisce un modello per le altre
città d’arte che sono spesso anche sedi universitarie – commenta il
Rettore Alberto Ferlenga. Non solo: infatti
condividiamo l'idea del Sindaco Brugnaro di avviare
una profonda riflessione sul ruolo dell’architettura nel ripensamento
della città e delle sue funzioni. Insieme costruiremo un protocollo per la
riqualificazione e l’efficientamento degli
immobili, specie ad uso residenziale, da proporre poi a Soprintendenza e Mibact, che tenga conto delle necessarie opere
infrastrutturali da completare, come il sistema delle fognature e
dell’antincendio. Poter offrire ai nostri studenti, presenti e futuri,
una maggiore possibilità di scelta abitativa e un valore aggiunto per le due
università e le istituzioni di alta formazione artistica e musicale
veneziane”.
“Come gestori e proprietari di immobili
- dichiarano congiuntamente Giuliano Marchi, Presidente di
Confedilizia Venezia, Ondina Giacomin,
Presidente di ABBAV, e Massimo Maccatrozzo,
Presidente dell’Associazione AGATA – abbiamo raccolto da subito con
favore la proposta di un tavolo congiunto con Comune e Università Iuav ed abbiamo collaborato fattivamente per la stesura di
questo accordo. Si tratta di un importante traguardo per il futuro della
città”.
Il Protocollo sottoscritto oggi sarà ora aperto
alle adesioni da parte di altre istituzioni, associazioni ed enti che
accetteranno, così, l'impegno a contribuire al raggiungimento degli obiettivi
nell'ambito delle loro specifiche competenze. Sarà possibile sottoscrivere il
Protocollo inviando una mail a sindaco@comune.venezia.it
contatti
Università Iuav di
Venezia
Servizio comunicazione
Cecilia Gualazzini
+ 39 041 257 1826 /
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