Venezia, 15 ottobre 2019
Editoria 4.0 |
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 16 ottobre alle ore 20.30 presso la Tipoteca Italiana Fondazione di
Cornuda (TV) Giorgio Cedolin, Silvia Sfligiotti e Federico
Rita, moderati da Emanuela Bonini Lessing, ricercatrice
dell’Università Iuav di Venezia, si confronteranno sulle prospettive dell’editoria
contemporanea.
La conferenza Editoria 4.0 – Processi editoriali e innovazioni
digitali prende spunto dalle nuove esperienze attente alle qualità
etiche ed estetiche dei prodotti, che stanno oggi emergendo nel settore
editoriale, quasi come naturale contrappunto all’istantaneità della
produzione “di massa”. Ciò ha determinato da un lato il recupero
dei valori permanenti di una consolidata tradizione tipografica,
dall’altro la necessità di un confronto con le opportunità offerte dagli
strumenti digitali.
Tra i temi trattati, Iuav illustrerà gli esiti di un progetto di
ricerca, grazie ad un finanziamento del Fondo Sociale Europeo,
sul territorio del Veneto volto al recupero e alla riattualizzazione di
patrimoni dell’ambito della tipografia e dell’editoria di qualità,
proprio nell’anno delle celebrazioni dei cento anni della fondazione
della scuola del Bauhaus.
Tre i principali obiettivi raggiunti, grazie alla stretta interazione con
dodici aziende, sette partner istituzionali della filiera dell’editoria,
due Visiting Professor (dall’Università di San Paolo - Brasile, e
dall’Università di San Gallo - Svizzera) e il gruppo di lavoro di
Management dell’Università Ca’ Foscari.
Il primo obiettivo è stato quello di mettere a punto una scheda identificativa
dei beni tipografici pre-digitali (caratteri tipografici, punzoni, macchine
da stampa così come i documenti impressi), che abbia una valenza universale, a
partire da una valutazione approfondita dei beni conservati presso la Tipoteca
Italiana di Cornuda – il più importante archivio tipografico nazionale.
Abbinato a questo obiettivo è stato proposto un prototipo di archivio
on-line dei materiali conservati, la cui ergonomia e praticità di
navigazione è stata sviluppata per rispondere alle esigenze di diversi tipi di
utenti: dagli insegnanti delle scuole ai designer esperti, dagli storici ai
semplici curiosi.
Il secondo obiettivo è stato quello di verificare la possibilità di rimettere in uso oggi alcuni caratteri tipografici in piombo che, per il loro valore di “reperto storico” o perché parte di serie di caratteri incompleti, non possono essere utilizzati. Per rispondere a questa esigenza è stata studiata e rielaborata una font dell’archivio, il Griffo dell’Officina Bodoni del veronese Giovanni Mardersteig: ora la font è disponibile in versione digitale, utilizzabile dunque per la prima volta anche in pratiche editoriali contemporanee.
L'ultimo contributo riguarda la proposta di
far adottare i principi dell’economia circolare anche alle officine
tipografiche che rimettono in uso tecniche di stampa pre-digitali. Grazie
ad alcuni sperimentazioni e prototipi sviluppati con le aziende coinvolte nel
progetto, è possibile rimettere in uso antichi sistemi di stampa ovviando però
all’uso di materiali di produzione oggi poco compatibili con le norme per
il rispetto dell’ambiente: le carte di cellulosa sono sostituibili con
quelle up-cicle, gli inchiostri a base di piombo con altri a base vegetale,
garantendo ottimi risultati sulla qualità dei prodotti finali.
La ricerca FSE condotta da Emanuela
Bonini Lessing e Fiorella
Bulegato dell’Università Iuav di Venezia “Processi
editoriali e innovazione 4.0: recuperare valore attraverso la sinergia fra
analogico e digitale”, è stata realizzata in collaborazione con
Università Ca’ Foscari, 12 imprese (fra le quali, Grafiche Antiga, Design
Associati, Mimicoco, Favini, Huber Group, Cooperativa Zanardi, Fab Lab
Castelfranco) e 7 istituzioni (Tipoteca Italiana Fondazione, Fondazione Giorgio
Cini e Fondazione Querini Stampalia, CNA, SIL, Aiap, ADI) del territorio
veneto.
contatti
Servizio comunicazione
Cecilia Gualazzini
+ 39 041 257 1826 /
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