Venezia, 20 dicembre 2019
FEEM e Università
Iuav di Venezia insieme per un centro internazionale sulle città resilienti e
sulla ricostruzione. Parte da Venezia un progetto di eccellenza che si rivolge al mondo
con l’obiettivo di affiancare i governi urbani nella sfida della
resilienza climatica, sociale ed economica |
COMUNICATO STAMPA
ondazione
Eni Enrico Mattei e Università Iuav di Venezia lanciano EPiC (Earth and
Polis research center), nuovo centro internazionale di ricerca sulle
città resilienti e su progetti di ricostruzione.
EPiC avvierà un percorso di ricerca pluriennale su due temi strategici del
dibattito contemporaneo: l’adattamento delle città al cambiamento
climatico e la ricostruzione delle città in contesti di conflitto, con
attenzione ai paesi del Medio Oriente e Nord Africa.
Il nuovo centro sarà ospitato a Ca’ Tron, storica sede sul Canal
Grande della scuola di Urbanistica e Pianificazione Territoriale
dell’Università Iuav di Venezia, che da qualche mese è divenuta “fondaco
della ricerca” dove operano i laboratori di eccellenza del
Dipartimento di Culture del progetto e che da quest’anno sarà la nuova
sede della Fondazione Eni Enrico Mattei a Venezia.
La sinergia tra FEEM e Iuav intende rafforzare e integrare competenze
progettuali e capacità analitiche all’avanguardia. Nel 2019 la Fondazione
ha dedicato uno dei suoi programmi di ricerca all’economia circolare e
alla transizione verso la sostenibilità di imprese e città, con enfasi sullo
sviluppo urbano dell’Africa, mentre Iuav si occupa di adattamento delle
città al cambiamento climatico da ormai un decennio.
La
resilienza sarà uno dei temi principali su cui convergeranno le
attività di ricerca della nuova partnership FEEM@Iuav che si è dotata anche di
un nuovo logo rappresentativo della relazione tra città e territorio.
Rendere le città e i territori climate proof diventerà un campo di
sperimentazione, azione e ricerca inevitabile nei prossimi anni.
Sviluppare soluzioni climate proof non significa ridurre a zero il rischio di
impatti da fenomeni climatici repentini e variabili. L’idea racchiusa nel
concetto di climate proof rimane quella di ridurre i possibili rischi a un
livello quantificabile e accettabile per la società e per il sistema economico.
Ma la prospettiva di resilienza si declina anche sui temi della ricostruzione.
In questa prospettiva intendono lavorare Fondazione Eni Enrico Mattei e Iuav
che hanno riunito un gruppo eterogeneo di università ed enti di ricerca
italiani per lavorare congiuntamente alla ricostruzione urbana e territoriale,
con speciale attenzione alla regione di Medio Oriente e Nord Africa e in
particolare alla Siria.
Il team multidisciplinare ha una significativa esperienza in numerosi
settori: dall’architettura al progetto urbano, dalla tecnologia alla gestione
dell'acqua e dell'energia, dall'economia allo sviluppo locale, dal patrimonio
al consolidamento della pace. Iuav ha una rete nazionale e internazionale molto
forte di oltre 250 università in grado di fornire ulteriori conoscenze su
argomenti chiave.
Il
team ha sviluppato un approccio strategico al problema della ricostruzione
particolarmente innovativo, creativo e unico a livello globale. La strategia
proposta immagina la città ricostruita come un sistema organico di cellule
modellato su insediamenti storici locali; quartieri funzionali autonomi in
termini di energia, acqua e risorse che possono essere collegati per
ricostruire la città sostenibile del futuro.
La
città storica, con il suo alto livello di qualità della vita e la sua
bellezza, diventa il modello per le future città ricostruite attraverso
un processo definito che combina le qualità spaziali uniche dei centri storici
con i massimi livelli prestazionali forniti dalla tecnologia.
Un processo dal basso verso l’alto che consente alle amministrazioni
locali e alle comunità, a partire da questioni urgenti come l'accesso
all’acqua e all'energia sostenibile, di intervenire direttamente sulle
città e i territori agevolando una ricostruzione sostenibile che serva anche da
strumento di riconciliazione e di costruzione della pace.
La ricostruzione cellulare propone un modello circolare di sviluppo che
consente di raggiungere immediatamente su piccola scala il livello più avanzato
di sostenibilità urbana.
La Fondazione Eni Enrico Mattei con il suo patrimonio di conoscenza sullo
sviluppo sostenibile e Iuav con le sue competenze uniscono così le forze per un
progetto di eccellenza che parte da Venezia ma che si rivolge al mondo con
l’obiettivo di affiancare i governi urbani nella sfida della resilienza climatica,
sociale ed economica.
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Cecilia Gualazzini
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