Venezia, 31 ottobre 2018
COMUNICATO STAMPA Visual
Discovery Conference all’Università Iuav il primo incontro internazionale fra
studenti di design ed esperti di Information design, data visualization,
visual storytelling. Focus su Venezia: come raccontarla e farne capire storia e unicità |
> workshop internazionale
5 > 8 novembre 2018 Palazzo Badoer, San Polo 2468 Venezia
> visita alla mostra “Simbologia
urbanistica”
6 novembre 2018 ore 17.30 Biblioteca Tolentini, Santa Croce 191
> incontro
conclusivo aperto al pubblico
9 novembre 2018 ore 10 Palazzo Badoer
50 studenti e docenti
provenienti dagli Stati Uniti (Ohio University, Miami University, University of
North Carolina at Chapel Hill), dalla Germania (Augsburg University of Applied
Sciences) e dalla Svizzera (Lucerne University of Applied Sciences, University
of Neuchâtel) lavoreranno con studenti di design Iuav sui temi dell’information
design, la data visualization e il visual storytelling, dal 5 al 9 novembre.
Frutto di anni di
relazioni tra i prestigiosi istituti universitari, questa comunità di studiosi
si incontrerà per la prima volta a Venezia al completo, per la prima edizione della
serie annuale di Visual Discovery Conference, a cura della docente Iuav
Emanuela Bonini Lessing.
Il workshop, aperto a
tutti studenti di design, dalla laurea triennale al dottorato, permetterà di
sperimentare le metodologie più attuali, esplorando in modo immersivo diverse
tecniche di progettazione.
I temi trattati
riguarderanno da vicino la città di Venezia, con l’obiettivo di
elaborare rappresentazioni grafiche sintetiche che permettano di comprendere
questioni complesse, per favorire la consapevolezza sull’unicità della
città.
Ci si occuperà di come
informare in modo corretto visitatori e turisti sul tema dell’acqua
alta, evitando allarmismi e rendendoli consapevoli della capacità di
previsione e di attenuazione dell’impatto del fenomeno sulla vivibilità
della città da parte delle istituzioni.
Grazie
all’accesso ai dati resi disponibili dal progetto Venice Time Machine
– e alla collaborazione con il Digital Humanities Laboratory dell’École
Polytecnique de Lausanne – un gruppo di lavoro metterà in luce le
principali trasformazioni urbane confrontando le minuziose informazioni del Catasto
Napoleonico del 1808 con la situazione attuale, 210 anni dopo.
Infine si
documenteranno, attraverso le tecniche del visual journalism, le fasi di
costruzione della gondola, uno dei più noti simboli di Venezia, troppo
spesso associato ai fenomeni del turismo di massa, la cui fattura è invece
l’esito di una grande e perpetuata abilità artigianale.
Venerdì 9 novembre, a Palazzo Badoer, saranno esposti e discussi
pubblicamente gli esiti del workshop. I docenti delle università ospiti
offriranno approfondimenti sui propri metodi di lavoro e illustreranno alcuni
importanti progetti professionali.
Perché occuparsi di information design?
Le tecnologie digitali
hanno reso possibile un diffuso accesso a enormi giacimenti di informazioni, ma
la comprensione dei messaggi contenuti, la loro catalogazione, lo
“smagazzinamento” e il riuso sono operazioni complesse, non sempre
alla portata di un pubblico non specializzato.
Per questo motivo ci
sono figure professionali e scientifiche che si occupano di analizzare,
processare, rendere comprensibili le informazioni, allo scopo di
“produrre conoscenza”, ovvero rendere accessibili tali dati.
Gli information
designer, prima che progettisti grafici, sono veri e propri intermediatori
tra ambiti e saperi tecnici e specifici, che si avvalgono di tecniche e di
sistemi di rappresentazione, analogici o digitali (cartografie, mappe,
visualizzazione di dati numerici o di relazioni tra significati), su supporti
visivi di diversa natura (cartacea, digitale, web), per raggiungere utenti
potenzialmente interessati ai contenuti, ma che non sarebbero in grado di
orientarsi nel mare di informazioni nel quale siamo quotidianamente immersi.
contatti
Università Iuav di Venezia
Servizio comunicazione
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