Venezia, 23 febbraio 2018
COMUNICATO STAMPA Giuseppe Samoną Un maestro Iuav due mostre ai Tolentini Per la cittą pubblica. Progetti
1949-83 a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni Marras con Stefano
Balzanetti e Laura Pujia Tolentini, Gallerie del
rettorato La vita della opere. Fotografie di Umberto Ferro, Paolo Monti, Claudio Sabatino, Egle Renata Trincanato a cura di Angelo Maggi, progetto espositivo Andrea Nalesso Tolentini, Aula Magna Inaugurazione Universitą Iuav di
Venezia Tolentini, Aula Magna intervengono Alberto Ferlenga, rettore
Iuav Giovanni Marras,
Giovanni Longobardi, Angelo Maggi, curatori Vieri Quilici, Livia
Toccafondi, Elisabetta Pallottino Giornata di studio a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni Marras Tolentini, Aula Magna 8 maggio 2018 apertura 1 marzo > 11 maggio 2018 lunedģ > venerdģ
10.30 > 17.30 chiusura sabato, festivi, 25 aprile e 1 maggio ingresso libero |
COMUNICATO STAMPA
L’Universitą Iuav di Venezia, con
l’Archivio Progetti, e il Dipartimento di Architettura
dell’Universitą Roma Tre organizzano due mostre e una giornata di
studi su Giuseppe Samoną (1898-1983), uno degli architetti pił noti e
influenti del Novecento italiano. Attivo come progettista, teorico e didatta,
Samoną č stato direttore e rifondatore dell’Istituto Universitario di
Architettura di Venezia (Iuav) dal 1945 al 1972 e senatore della Repubblica dal
1972 al 1976.
Per la cittą pubblica
Progetti 1949-83
a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni Marras
con Stefano Balzanetti e Laura Pujia
Tolentini, Gallerie del rettorato
La mostra Per la cittą pubblica. Progetti
1949-83 riguarda un periodo dell’architettura italiana particolarmente
ricco di occasioni progettuali e significativamente connesso alla grande
crescita economica del paese nel secondo dopoguerra. Una linea cronologica
mette in relazione la ricerca di una controversa unitą tra architettura e
urbanistica proposta da Samoną con le vicende e i momenti notevoli del
dibattito architettonico e politico: i progetti per i centri direzionali, le
nuove universitą, l’elettrificazione del paese, le grandi infrastrutture
territoriali, la nuova immagine della politica con il concorso per la Camera
dei Deputati, le sedi delle maggiori istituzioni nazionali.
Nella galleria del rettorato una selezione di schizzi,
disegni e modelli documenta il lavoro progettuale di Samoną, svolto in
collaborazione con Egle Renata Trincanato, con i suoi allievi allo Iuav, con il
figlio Alberto e con una ampia schiera di collaboratori tra la Sicilia, Roma e
Venezia. Tra gli altri, in mostra il progetto per il quartiere INA-Casa a San
Giuliano-Venezia, i progetti di concorso per il centro direzionale di Torino,
per la sede della Camera dei Deputati e per le Universitą di Cagliari e della
Calabria, i progetti per la Metropoli dello stretto e per il Ponte di Messina,
la sede INAIL a Venezia e la Banca d’Italia a Padova, il teatro di
Sciacca, il centro civico di Gibellina e il municipio di Cadoneghe.
A margine della mostra, un video illustra
l’attivitą progettuale di Samoną svolta tra la Sicilia, Napoli e Roma
prima di arrivare allo Iuav e una selezione di materiali bibliografici ne
documenta l’attivitą scientifica e la pubblicistica.
L’indagine sull’attivitą di
Samoną, oltre che mettere in sequenza una straordinaria serie di progetti e
realizzazioni, consente di guardare anche, sullo sfondo, le vicende pubbliche
del paese in un trentennio cruciale, i cui esiti mancati sul piano della
crescita politico-culturale sono ancora oggi argomento di discussione.
La vita delle opere
Fotografie di Umberto Ferro, Paolo Monti,
Claudio Sabatino, Egle Renata Trincanato
a cura di Angelo Maggi
progetto espositivo Andrea Nalesso
progetto grafico Servizio comunicazione e
immagine Iuav
Tolentini, Aula Magna
Il progetto di questa mostra nasce da una
proposta dell’Archivio Progetti Iuav e dell’Universitą Roma Tre a
complemento dell’indagine condotta sull’opera progettuale di Giuseppe
Samoną esposta nelle gallerie del Rettorato. La vita delle opere di Samoną č
colta attraverso lo sguardo di numerosi fotografi che hanno segnato in maniera
determinante la veicolazione dell’opera di questo grande maestro.
Attraverso il loro obiettivo leggiamo il programma di visualizzazione e
comunicazione dell’architettura in quanto manifesto della componente
linguistica monumentale che ha caratterizzato il lavoro di Samoną. Le
fotografie selezionate non rappresentano solo una storia delle trasformazioni
vissute dalle opere nel tempo ma generano una felice coesistenza del progetto
con lo spazio circostante o negli ambienti stratificati storicamente.
Nella ricognizione dei materiali esposti sono
emerse diverse figure del mondo della fotografia che in maniera diversificata
hanno restituito un contributo visivo al lavoro dell’architetto. Primo
fra tutti Paolo Monti, figura chiave della fotografia
d’architettura italiana, ricordato come fondatore, assieme ad altri, del
circolo fotografico La Gondola. In modo sensibile e appropriato Monti
visualizza la sequenza delle inquadrature urbane e spaziali dei volumi che
compongono il Palazzo per uffici e abitazioni INAIL a San Simeone Piccolo a
Venezia.
Per la prima volta attribuite a Egle Renata
Trincanato, alcune immagini del quartiere INA-Casa a San Giuliano a Mestre
redigono una significativa descrizione dell’ambiente senza speculazioni
formalistiche o estetizzanti. Queste fotografie restituiscono il profondo e
partecipato coinvolgimento nell’ideazione di un fondativo modello
insediativo assieme ad un ritratto di cittą neorealista.
Il nucleo pił consistente della mostra č
rappresentato da due importanti campagne fotografiche eseguite dai fotografi Umberto
Ferro e Claudio Sabatino.
All’ingresso della mostra sono esposte
le provinature di Ferro realizzate per l’Archivio Progetti
nell’ambito delle celebrazioni per il 75° anno dell’Istituto
Universitario di Architettura di Venezia. Nel 2002 il fotografo, affiancato
dallo storico dell’architettura Marko Pogacnik, ha documentato con circa
400 scatti gran parte della produzione architettonica di Samoną. In queste
immagini la potenza espressiva del linguaggio fotografico adottato aiuta a
capire il carattere mediterraneo dei progetti, la leggerezza delle superfici a sbalzo,
la capacitą di proporre e imporre particolari prospettive.
La campagna fotografica di Sabatino č iniziata
nel 2016 da una ricerca dipartimentale dell’Universitą di Roma Tre,
condotta da Giovanni Longobardi. Di
quella ricerca, ancora in corso, le immagini esposte costituiscono il primo
nucleo di lavoro: esso evidenzia un forte rapporto tra l’organismo
architettonico, colto in modo quasi scultoreo, e il percorso visivo, dinamico,
dovuto alla forma libera degli spazi e alla qualitą materica degli elementi
costruttivi, ottenendo viste e inquadrature di notevole stimolo.
Con questa rassegna si vuole riconoscere la
consapevolezza culturale dell’impegno di Samoną, la forza delle sue idee
e l’estrema coerenza di una propria poetica, ed č nella trascrizione fotografica
di questi magistrali interpreti che si offre un ampio terreno d’indagine
e riflessione sulle trasformazioni della percezione dell’opera di uno dei
pił grandi maestri dell’architettura nel XX secolo in Italia.
la collaborazione
Collezione Andrea Samoną e Livia Toccafondi
CSAC- Centro studi e Archivio della
comunicazione, Universitą degli Studi di Parma
Banca d’Italia, Padova
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INFO
Universitą Iuav di Venezia
Servizio comunicazione
+ 39 041 257 1826 / 1819 / 1856
SBD Archivio Progetti
Cotonificio Santa Marta
T +39 041 257 1011