Venezia, 4 dicembre 2017
COMUNICATO STAMPA “SMART COMMUTING” ALL’UNIVERSITÀ
IUAV IL PRIMO MEETING DEL PROGETTO EUROPEO DEDICATO AL
PENDOLARISMO INTELLIGENTE Nove i
partner di progetto coinvolti per 36 mesi 1.555.000
euro stanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale |
Ridurre le emissioni di CO2 e l'inquinamento
atmosferico, attenuare il cambiamento climatico e migliorare la qualità
ambientale delle aree urbane: sono molti – e cruciali – gli
obiettivi legati allo studio delle modalità di pendolarismo intelligente a cui
è dedicato il progetto “Smart Commuting”, finanziato dal programma
Interreg Central Europe [2014-2020] che coinvolge 76 regioni, 9 paesi del
centro Europa e 904 partner di progetto, copre una popolazione di 146 milioni
di abitanti e prevede un investimento complessivo di 231 milioni di euro.
Nelle città europee, il pendolarismo
quotidiano verso e da i luoghi di lavoro è una delle principali fonti di
consumo di energia. Smart Commuting incoraggia il coordinamento tra
compagnie di trasporto pubblico, municipalità e altri portatori di interesse,
per sviluppare un approccio alla pianificazione dei trasporti più efficiente
dal punto di vista energetico. Sono previste attività di formazione dei
lavoratori pubblici del settore, strategie per la promozione di un pendolarismo
più “smart”, 14 azioni pilota per la mobilità low carbon, la
creazione di piattaforme istituzionali on line.
L’Università Iuav di Venezia, partner
del progetto (referente scientifico il prof. Silvio Nocera), ha ospitato il primo
meeting collettivo di Smart Commuting, che ha messo a confronto le analisi
realizzate dai partner per valutare i punti di forza, debolezza, opportunità e
rischi del progetto.
Fra i temi principali, è emerso che numerosi
fattori con una forte incidenza sul pendolarismo non sono sotto il controllo
delle amministrazioni che quindi si sentono impotenti nei confronti di tali
problematiche. La missione generale del progetto “Smart Commuting”
sarà dunque quella di portare sotto il controllo delle amministrazioni il
maggior numero possibile di fattori incidenti oggi considerati esterni e
incontrollabili. Con questo obiettivo, nel marzo 2018 saranno organizzati
– a cura di Iuav – sette seminari locali che metteranno a
confronto tutti gli stakeholders per generare una nuova rete di relazioni.
Dal meeting è emersa anche la necessità di
ideare una strategia più lungimirante, che superi il ristretto focus sul
presente. “La sfida consiste anche nello spostare l’attenzione
verso nuove strade più durevoli e sostenibili, che non facciano riemergere lo
stesso tipo di problematiche a breve distanza temporale – ha dichiarato
il prof. Silvio Nocera, referente scientifico del progetto – .
Molte strategie atte a risolvere le problematiche della mobilità privata rischiano
di concentrarsi esclusivamente sulle difficoltà dell’oggi, senza
prospettiva”.
Il progetto “Smart Commuting”
rientra nella priorità europea Low Carbon e coinvolge 9 partner
principali, tra cui 7 municipalità locali e 2 università, Iuav di Venezia e
Technische Universität di Vienna. Il budget di progetto stanziato dal Fondo
Europeo Regionale è complessivamente di 1.555.000 euro.
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