Venezia, 8 novembre 2017
COMUNICATO STAMPA Il rettore Iuav risponde al consigliere
Battistella in merito alla sede dei master Iuav |
Devo una risposta al Consigliere Luca
Battistella che auspica che anche i master Iuav si posizionino dentro gli
edifici di Vega, come già fatto dalla Challenge School di Ca’
Foscari. Anche in quanto componenti del Cda di Vega, credo che la scelta di
Ca’ Foscari sia altamente apprezzabile e sia coerente con la prospettiva
di potenziare il presidio universitario in terraferma, a partire dal campus di
Via Torino.
Pieno apprezzamento, quindi, da parte nostra
nei confronti di questa azione che rientra in un piano di rilancio di Vega a
cui anche Iuav sta da tempo collaborando attraverso le proposte di
sistemazione urbanistica dell’area elaborate e presentate in questi mesi.
Dal punto di vista dell’uso del terzo livello (Master e Dottorati) in
rapporto con il territorio, la scelta di Iuav è stata, però, un’altra e
credo sia da considerarsi complementare a quella di Ca’ Foscari all’interno
di una prospettiva di costante miglioramento del rapporto tra Venezia nel suo
insieme e le Università.
Da un paio d’anni i nostri Master (ad
oggi 24, con 200 iscritti) hanno sede a Palazzo Badoer insieme alla
Scuola di Dottorato Iuav.
La collocazione rientra nel nostro impegno
nei confronti del Centro Storico a cui si deve anche il rientro da Treviso
dei corsi di Moda e Design. Destinare un importante edificio storico veneziano
a questo scopo, oltre a confermare un’attenzione particolare alla salvaguardia
dell’uso pubblico di un patrimonio in pericolo da diversi punti di vista,
ha anche un altro significato. Parte dei nostri Master riguardano il tema
dell’Heritage, della rappresentazione digitale in Architettura,
dell’innovazione in campo edilizio, della salvaguardia ambientale,
dell’emergenza, del riuso ecc.
Da questo punto di vista la possibilità di far
interagire la formazione di alto livello con l’esperienza diretta di un
luogo unico come il centro veneziano è un valore aggiuntivo importante per
noi. A questo si deve sommare l’utilizzo della sede come centro vivo di
incontro tra aziende, ricercatori, cittadini in un’idea di spazio aperto
e al tempo stesso formativo, in cui trasferimento di conoscenze, ambiente
internazionale, esposizione e ricerca convivano. In questa prospettiva stiamo
attrezzando non solo Palazzo Badoer ma anche Ca’ Tron e la nostra
sede centrale dei Tolentini, sempre più frequentata come luogo
espositivo, biblioteca, sede di eventi, concentrando la didattica del primo e
secondo livello nell’area di San Basilio e Santa Marta in cui
insieme a Ca’Foscari siamo impegnati concretamente in un’operazione
di rilancio di un settore urbano fino a pochi anni fa in declino, che
sta dando ottimi frutti.
Per questi motivi non collocheremo al Vega i
nostri Master, ma pensiamo che l’azione congiunta delle due Università
veneziane in questi ultimi tempi stia dando buoni risultati, proprio a partire
dalla loro diversità di missione e di ruoli, che nella collaborazione
moltiplica le potenzialità di ognuna trasformandosi in valore aggiunto per
l’insieme del contesto veneziano.
Alberto Ferlenga
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