Venezia, 21 novembre 2015

 

COMUNICATO STAMPA

Spazi di San Basilio:

la risposta del rettore Iuav

 

L’intervista al prof. Costa uscita su La Nuova Venezia giovedì 19 novembre  contiene una serie di inesattezze ma, soprattutto, dalle parole del prof. Costa trapela  un atteggiamento inutilmente aggressivo, considerato il vero tema di cui tratta: la riqualificazione di una parte della città.

 

Per quanto riguarda le inesattezze:

1. la tariffa che il porto propone di applicare agli atenei è quella che applica alle attività commerciali portuali, perché a quella norma fa riferimento. E non una tariffa minima istituzionale.

2. Iuav ha speso quasi 12 milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici che prima erano fatiscenti e il porto ne riconosce, a scomputo della tariffa, circa la metà.

3. Esiste una norma che prevede espressamente che i beni demaniali vengano concessi in uso gratuito alle amministrazioni pubbliche.

4. In questo caso non c’entra in alcun modo l'erario, visto che il rapporto

è fra enti pubblici.

 

Per il resto, è forse il caso di ricordare che gli interventi di cui Iuav e Ca’ Foscari sono stati promotori e i progetti in corso (studentati, nuove aule, biblioteche ecc.)  hanno comportato un importante avvio della riqualificazione dell’area di San Basilio.

Portare studenti, risanare edifici, dar luogo ad eventi culturali ed artistici aperti a tutta la città sono azioni che ovunque, nel mondo, sono considerate come parte qualificante dell’intervento pubblico.

Che promotori del risanamento, poi, siano le Università, che non hanno fini commerciali e, come tutti sanno, non sono certo in questo momento tra i settori economicamente più favoriti dell’Amministrazione Pubblica, dovrebbe costituire un ulteriore elemento di merito. 

Sembra che non tutti la pensino così, a giudicare dalle affermazioni contenute nell’intervista. A Iuav non interessa far polemiche inutili.

Nelle nostre aule ci occupiamo di rigenerazione urbana: che lo si faccia anche nella realtà dovrebbe essere un’azione da condividere con chiunque, nella specificità della sua posizione, abbia a cuore il miglioramento della città e quindi, ci auguriamo, anche con il Porto.      

 

 

 

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