Venezia, 19 giugno 2015

 

COMUNICATO STAMPA

ARTURO MEZZEDIMI

Architetto della superproduzione

mostra

22 giugno > 2 luglio 2015

Cotonificio, spazio espositivo Gino Valle

 

Inaugurazione e presentazione del libro

22 giugno h. 17

 

a cura di Filippo De Dominicis e Jacopo Galli

con Daniela Ruggeri

responsabile scientifico Benno Albrecht

 

«Forse l'italiano più rappresentativo in Etiopia, da un punto di vista non affaristico ma intellettuale, è l'architetto Arturo Mezzedimi.

Alto (1,85), erculeo, bruno, sorridente, lento e sobrio nel parlare, di chi sa quel che dice e ha poco tempo, è un lavoratore infaticabile.

Dall'Italia andò nella primavera del '40, diciottenne, ad Asmara a passare qualche settimana presso il padre titolare di una azienda di trasporti.

Due mesi dopo cominciò la guerra, e Arturo Mezzedimi vi rimase bloccato».

Giuseppe Faraci, 1965

 

Arturo Mezzedimi progetta e realizza in Etiopia, fra il 1940 e il 1974, 1624 opere.

Arrivato giovanissimo in Africa, diventerà l’architetto di fiducia del negus neghesti Hailé Selassié.
La sua straordinaria produzione architettonica è il racconto di una avventura umana dimenticata dalla storiografica architettonica ufficiale, la testimonianza costruita delle aspirazioni di una nazione e di un continente alla ricerca di una identità moderna. 

La mostra sulle opere di Arturo Mezzedimi, che si inaugura nello spazio Gino Valle lunedì 22 giugno, sarà occasione per interpretare criticamente il rapporto tra vicenda biografica, esperienza professionale e linguaggio architettonico, oltre che pretesto per ripensare le relazioni fra potere e architettura moderna nell'Africa della decolonizzazione.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di una prima, sintetica riflessione monografica sull'opera africana dell'architetto senese.

 

 

 

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