Venezia, 28 novembre 2014
MONTAGGI ASSEMBLARE COME FORMA E SINTOMO NELLE ARTI
CONTEMPORANEE Un convegno internazionale di studi sul
montaggio Teatrino di Palazzo
Grassi, Venezia 1 e 2 dicembre 2014 intervengono: Cristina Baldacci, Marco Bertozzi, Martin Bethenod, Christa
Blümlinger, Marta Kuzma, Mario Lupano, Carmelo Marabello, Angela Mengoni,
Philippe-Alain Michaud, Pietro Montani, Antoni Muntadas, Mark Nash, Frédéric
Sanchez, Marco Senaldi, Olivier Schefer, Daniela Sacco, Eyal Sivan, Antonio
Somaini, Angela Vettese, Francesco Zucconi |
Il convegno è dedicato al montaggio come dispositivo centrale nelle forme
d’arte visiva odierna, ben al di là del solo ambito cinematografico, e si
connota come uno dei molti frutti della collaborazione
pluriennale tra Palazzo Grassi – Punta della Dogana e il settore Arti
Visive dell’Università Iuav di Venezia: in questo ambito sono stati
realizzati, tra l’altro, workshop di Francesco Vezzoli, lezioni di
Georges Didi-Huberman e altri importanti teorici, cicli di film e lecture a
cura di Philippe-Alain Michaud del Centre Georges Pompidou di Parigi.
Anche grazie a questa collaborazione, Palazzo Grassi – Punta della
Dogana ha manifestato la sua generosa partecipazione alla vita culturale di Venezia.
Un percorso di
collaborazione che si arricchisce, l’1 e il 2 dicembre prossimi, di una
nuova, stimolante, tappa.
Montaggi. Assemblare come
forma e sintomo nelle arti contemporanee,
è più di un semplice convegno
internazionale di studi.
Nei due giorni di lavori, oltre alle conferenze dei prestigiosi relatori
– fra i quali Olivier Schefer dell’Université Paris 1-Panthéon
Sorbonne, Eyal Sivan, celebre documentarista e teorico del cinema
d’archivio, Pietro Montani dell’Università La Sapienza di Roma,
Christa Blümlinger dell’Université Paris 8-Vincennes Saint-Denis, Marta
Kuzma del Royal Institute of Art di Stoccolma –, saranno infatti
proiettate alcune cineperle della collezione del Centre Georges Pompidou,
selezionate dal curatore Philippe-Alain Michaud. Inoltre, verranno presentate
una serie di importanti novità editoriali sull’idea di montaggio fra
cinema, moda, teatro, architettura e arti visive.
In un mondo dove la nozione di unitarietà è andata perduta e dove la vita
sembra ricomporsi in costellazioni fatte di tante piccole tessere, gli artisti
hanno intuito che rappresentare il reale
è possible attraverso l’appropriazione e il montaggio dei suoi frammenti.
Un’idea che, nelle sue varie declinazioni – collage, readymade,
fotomontaggio, assemblaggio, remix, found footage – caratterizza tutto
il XX secolo, dalle prime alle seconde avanguardie, fino al revival iniziato
negli anni Ottanta, e che ancora oggi, dopo l’apertura del nuovo
Millennio e la svolta digitale, interessa molta parte della produzione
artistica.
Il montaggio è ormai un’operazione diffusissima che non riguarda
soltanto la produzione artistica, ma anche
il nostro vivere quotidiano e l’uso che ognuno di noi fa di
quell’immenso archivio visivo che i media contemporanei ci offrono.
Si tratta di un percorso fondamentale dell’arte e della cultura
contemporanee, un orizzonte di studi che all’interno del Dipartimento di
Culture del Progetto dello Iuav gode di ricerche originali, nonché di una fitta
trama di collaborazioni, fra le più importanti delle quali proprio quella con
Palazzo Grassi-Punta della Dogana.
Il convegno, curato da Marco Bertozzi, documentarista e docente di cinema
allo Iuav, e Cristina Baldacci, ricercatrice di storia dell’arte
contemporanea nel medesimo ateneo, ha un comitato scientifico di eccellenza,
composto da Angela Vettese, Martin Bethenod, Philippe-Alain Michaud, Antonio
Somaini e Angela Mengoni.
Ufficio stampa Iuav
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