Venezia, 10 dicembre 2014
Marghera Futura 2.0 Idee e progetti per Porto Marhgera In mostra al Museo
M9 di Mestre i progetti dei
workshop internazionali di architettura WAVe 2014
dell’Università Iuav di Venezia Sala Polymnia, via
Poerio 34 Mestre 12 > 18 dicembre,
ore 10 > 18 inaugurazione:
giovedì 11 dicembre, ore 18 |
Organizzato dai
Corsi di laurea triennale in Architettura dell’Università Iuav di Venezia e in dialogo con il Comune di Venezia, si è rinnovato anche quest’anno il
confronto internazionale costituito dai seminari estivi di progettazione, Wave 2014, dedicato a un tema
fondamentale nelle trasformazioni della città di Venezia: il futuro di Porto
Marghera.
Ai risultati di quest’esperienza è dedicata la mostra “Marghera Futura 2.0.
Idee e progetti per Porto Marghera” che si inaugura alla Sala
Polymnia, Museo M9, in Via Poerio 34 a Mestre, giovedì 11 dicembre alle 18 e
che resterà aperta fino al 18 dicembre.
2000 studenti e 28 docenti, la maggior parte dei quali stranieri, hanno affrontato per tre settimane questi interrogativi: Porto Marghera è una periferia o un centro dell’arcipelago veneziano? Il futuro di Porto Marghera è industriale, portuale, residenziale o un equilibrio complesso di questi elementi?
Per quanto l’occasione sia didattica, la complessità del tema ha condotto le proposte nell’ambito della ricerca, che, espressa in soluzioni diverse, ha fondamenti comuni: la crisi come inizio della soluzione di una problematica grave, ma comune a molte città del mondo; la comprensione delle grandi potenzialità di Porto Marghera; la sua appartenenza e partecipazione alla dimensione metropolitana di Venezia; la possibilità per questo luogo di essere quello in cui si scrive il futuro di Venezia; la valorizzazione della sua dimensione estetica e il rispetto della sua storia di lavoro e di lotte.
Porto Marghera è visto come un’immensa opportunità per il Veneto, per il carattere internazionale di Venezia, per la sua localizzazione in una rete globale di relazioni terra/acqua/cielo, per l’ampiezza dei suoi spazi, per la possibilità di introdurre attrezzature strategiche a scale territoriali diverse, integrando l’offerta del centro storico con nuove figure, spazi, funzioni.
Affrontando il tema dell’inquinamento, della qualità dei manufatti
industriali, del fascino di luoghi della città del XX secolo, i progetti, sia
residenziali, produttivi o culturali, agiscono tutti come
“detonatori” della trasformazione di Porto Marghera,
ricongiungendone il destino a Venezia, a Mestre, al Lido, alla città-giardino
di Marghera, alla laguna.
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