Venezia, 2 Ottobre 2013

 

 

Lo studio Tamassociati - fondato da ex studenti Iuav - vince il premio Aga Khan per l’architettura con l’Ospedale di cardiochirurgia Salam a Khartoum (Sudan), costruito per conto di Emergency


Il centro ospedaliero Salam a Karthoum (Sudan), progettato dallo studio veneziano Tamassociati per conto di Emergency tra il 2004 e il 2008, ha vinto il Premio Aga Khan per l’Architettura.

Lo studio Tamassociati, insignito nel 2012 della Menzione d'onore nella categoria “Architecture for Emergency” per la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, è nato sui principi della progettazione etica, sociale e sostenibile ed è stato fondato da ex studenti dell’Università Iuav di Venezia: Massimiliano Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso.

L’Ospedale di cardiochirurgia Salam è un esem­pio di ar­chi­tet­tura che uni­sce qua­lità del de­sign, tec­no­lo­gia e so­ste­ni­bi­lità per un com­mit­tente che opera in aree svan­tag­giate del mondo ed è frutto del confronto continuo dei progettisti con le collettività e comunità locali. 

 

Formato da edifici a padiglione di un solo piano, l’Ospedale si sviluppa intorno a due grandi alberi di mango. I muri in laterizio provengono dalle vicine fornaci del Nilo.

La vegetazione, oltre a sottolineare l’integrazione con l’ambiente, funziona anche come dispositivo termico per schermare e rinfrescare; schermi di fibra vegetale intrecciati secondo le tecniche locali servono a proteggere dal sole.

 

Spiegano i progettisti:
L’ideazione e la costruzione del centro ospedaliero – oggi punto di riferimento stabile per oltre 300 milioni di abitanti – sono il frutto di un dialogo continuo tra obiettivi (inizialmente ‘utopici’), e risorse (energetiche, sociali, materiali) locali, e hanno dato forma a un ‘luogo del diritto’, un concreto indizio di sanità e futuro in un territorio costantemente falcidiato dalla durezza delle estreme condizioni atmosferiche e dai micidiali colpi di coda inferti da uno ‘sviluppo’ cinico, irrispettoso e violento che arriva da lontano. Concepire sulla carta, modellare nel tempo e costruire nello spazio un ospedale pubblico, gratuito e bello, dagli standard sanitari internazionali più elevati, dotato di impianti e sistemi energetici di grande avanguardia, modellato sui criteri della ‘eco-semplicità’, adottando elementi di empatia fisiognomica, imprese, materiali e manodopera locali – trasformando il cantiere in un laboratorio di restauro e recupero di una memoria violentata da modelli di sviluppo del tutto estranei – ha permesso di creare un legame e una consapevolezza prima inesistenti tra il diritto alla salute, il diritto allo e dell’ambiente, alla bellezza, al rispetto”.

 

Il Premio Aga Khan per l'Architettura, istituito nel 1977 e attribuito ogni tre anni, dà riconoscimento a progetti che stabiliscono nuovi standard di eccellenza nell'architettura, nell'urbanistica, nel restauro e nel paesaggio.

Lo scopo è premiare progetti che, oltre a dimistrare una indiscussa qualità architettonica, siano in grado di contribuire a migliorare la qualità della vita e soddisfare con successo i bisogni e le aspirazioni delle società di tutto il mondo.

 

La giuria internazionale del Premio Aga Khan ha scelto lo studio Tamassociati per le particolarità del progetto e i metodi di realizzazione:

 

«il centro di cardiochirurgia Salam difende la visione di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione di servizi sanitari che seguono un modello efficiente, responsabile e stimolante, all'interno di una società segnata da guerre, da conflitti interni e dalla mancata soddisfazione dei bisogni più elementari. Intimamente legato alla natura circostante, il progetto auto-costruito facilita la formazione di un clima favorevole alla cura, oltre a fornire a tutti, e gratuitamente, il diritto umano alla salute. Seguendo un processo di progettazione dal basso, ha coinvolto in maniera creativa tutte le specificità locali: politiche, sociali, topografiche ed estetiche, senza sacrificare la visione di base a favore dell'eccellenza e senza tradire la funzione del Centro».

 

info:

http://www.tamassociati.org/PAGES/home/home.html

 

 

 

Ufficio stampa Iuav

iuavstampa@iuav.it

tel 041.257.1826 / 1414 / 1856