Venezia, 14 novembre 2013
COMUNICATO STAMPA
Tall Buildings: la sfida di Milano Porta Nuova IV Conferenza internazionale venerdì 15 novembre 2013 Università Iuav di Venezia Cotonificio, Auditorium Dorsoduro 2196, Venezia ore 10 > 18.00 |
Per il
quarto anno consecutivo a Venezia, presso l'Università Iuav, si affronterà il
tema della progettazione dei tall
buildings attraverso le testimonianze di numerosi relatori appartenenti a
mondi disciplinari diversi.
Fra essi sette
architetti: Stefano Boeri, Elisabetta Fabbri, Ranieri Fontana Giusti,
Francesco Fresa, Matteo Milani, Massimo Roj, Cino Zucchi.
Quest'anno
il tema sarà il rapporto fra il grattacielo e la città e il caso di studio
di Milano Porta Nuova - area in fase di profonda trasformazione grazie alla
costruzione di più edifici alti fra cui la Torre Unicredit, "il
Diamantone" e il Bosco Verticale - farà da filo conduttore per
testimoniare come sia possibile integrare questo tipo edilizio, frequentemente
giudicato "straniero" nel nostro Paese, con la dimensione e la
stratificazione storica della città italiana.
L’area di Porta Nuova
A
sessant'anni di distanza dalla redazione del Piano Regolatore del 1953 (mai
completamente realizzato), che prevedeva una radicale trasformazione dell'area
di Garibaldi-Repubblica, Porta Nuova diventa un'importante centralità
propulsiva di una nuova realtà metropolitana di attrazione internazionale.
I progetti
L'area in
questione doveva trasformarsi nel Centro
Direzionale di Milano per decongestionare il centro storico che a partire
dagli anni '50 accoglieva sempre più attività terziarie. Secondo gli intenti
del Piano, il Centro Direzionale
sarebbe stato collegato da nuove veloci infrastrutture, quali due
"autostrade urbane" (mai realizzate), una linea metropolitana
(l'attuale M2 a cui si è solo recentemente aggiunta la M3), la stazione dei
treni Garibaldi e le due metro-tranvie a doppio binario elettrificato (mai costruite).
Questo
ambizioso Centro Direzionale doveva
sorgere a seguito della demolizione di alcuni isolati degradati o bombardati e
dell'arretramento della Stazione Garibaldi (datata 1961), ma il Piano
Particolareggiato, pubblicato nel 1955 e nel 1962, non venne mai attuato e
l'area non subì tutte le trasformazioni previste a causa di molteplici fattori
fra cui i costi fuori controllo per gli espropri e le demolizioni (a carico del
Comune) e l'ostilità della popolazione residente ai margini.
Le realizzazioni
In loco furono
realizzati cinque grattacieli: il Pirelli (1960 attualmente sede della
Regione Lombardia, restaurato filologicamente all'esterno nel 2005), il Galfa
(1959, attualmente in attesa di recupero funzionale), la Torre Servizi Tecnici
Comunali (1966, la cui privatizzazione non è andata a buon fine) e infine le
due torri FS Garibaldi (1984-1992, interamente ristrutturate nel 2012). Per il
resto la vasta area di Porta Nuova venne in parte occupata da un luna park ("Le Varesine") e in
parte rimase tristemente incolta.
L’urbanizzazione
Solo molti
anni dopo, nel 2004, fu approvato un progetto di urbanizzazione di Porta Nuova:
la superficie a disposizione venne acquisita da un unico sviluppatore (Hines
Italia) che, a fronte di un investimento di due miliardi di euro, ne predispose
una trasformazione radicale.
Il grande
progetto urbano di 34 ettari - che si suddivide in Porta Nuova Garibaldi, Porta Nuova Isola e Porta Nuova Varesine - gode della vicinanza al centro storico e di
un'eccellente accessibilità (due stazioni ferroviarie - Centrale e Garibaldi -
due fermate della linea metropolitana M2, tre della M3, un nuovo tunnel che
passa sotto la piastra della Torre Unicredit e numerose linee di tram e
autobus) e inserisce una mixité
funzionale che include uffici, spazi commerciali ed edifici residenziali,
interconnessi da ampie aree verdi e percorsi ciclopedonali.
Fra i
progetti già realizzati o in fase di costruzione si contano più di venti
edifici firmati da importanti architetti della scena internazionale.
È importante
ricordare che nel 2010 fu inaugurato anche il secondo Palazzo della Regione
Lombardia, il più alto grattacielo italiano, la cui piazza interna sta per
essere collegata con un percorso protetto dal traffico a tutto il sistema
distributivo di Porta Nuova e in particolare al suo focus, la piazza Gae
Aulenti da cui si diramano le vie ciclo-pedonali in direzione del Quartiere
Isola, di quello intorno a Piazza Repubblica e soprattutto di Corso Como e
Corso Garibaldi.
Le torri di Garibaldi-Repubblica
Le torri di
Garibaldi-Repubblica sono sette di cui cinque residenziali - il Bosco Verticale
di Stefano Boeri e le Torri Varesine di Arquitectonica
e Caputo Partnership - e due
direzionali - la Torre Unicredit di Cesar Pelli e la Torre Diamante di Kohn Pederson Fox Associates.
Fra i corpi più bassi si citano la Corte Verde di Corso Como progettata
da Cino Zucchi, l'Edificio E1/E2 di Piuarch, la Piramide di William McDonough +
Partners.
Il caso di
Porta Nuova è eccezionale per vastità e qualità e promette di diventare in soli
cinque anni (dal 2009 al 2014) una delle aree di riqualificazione urbana più
grandi e di maggior successo d'Europa (tanto che il fondo investimenti del
Qatar ha acquistato il 40% della società di sviluppo urbano).
Il convegno
toccherà molti temi attinenti alla realizzazione degli edifici alti, dal
progetto alla gestione, con particolare attenzione al loro inserimento urbano e
ai dubbi sul rapporto con il genius loci di
una città che nella storia dell'architettura vanta una "Torre
Velasca".
La realizzazione del convegno è stata resa possibile grazie al sostegno di 12 aziende e al patrocinio del Ctbuh Council on Tall Buildings and Urban Habitat di Chicago.
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
1856