Venezia, 6 dicembre 2013

 

 

Mosca e la qualità dell’architettura

Esperti russi e italiani a confronto allo Iuav.

Tra loro, il cinquantunenne Sergei Tchoban, definito “l’archizar di Putin”, che ha ridisegnato lo skyline di Mosca e delle principali città dell’ex impero sovietico

convegno

lunedì 9 dicembre  2013

palazzo Badoer, aula Tafuri

ore 15 > 18.15

 

 

Dopo il seminario su ”Venezia e l’architettura moderna” (Iuav / Ateneo Veneto), un’altra importante occasione per riflettere sulle grandi problematiche dello sviluppo urbano è offerta dal seminario "Mosca e la qualità dell'architettura", in programma per lunedì 9 dicembre a Palazzo Badoer.

 

“Un contesto metropolitano esplosivo”: così Evgeniya Murinets, vicedirettore del Dipartimento di Architettura, Comitato per l’Architettura e l’Urbanistica della città di Mosca, nell’intervento previsto in apertura del seminario, definisce la capitale del più esteso Paese del mondo e la più grande metropoli d'Europa (16 milioni di abitanti).

 

Tra gli ospiti d’onore del convegno, Sergei Tchoban, considerato uno dei principali architetti della nuova Russia e un uomo vicino a Putin, illustrerà la sua esperienza di architetto diviso tra Russia ed Europa (a Berlino ha creato un gigantesco atelier), in cerca di un legame storico tra i due mondi.

 

Irina Korobina, direttrice del Museo Statale di Architettura Schusev di Mosca, spiegherà quanto è difficile per l'architettura russa contemporanea rapportarsi con una tradizione del passato che ha visto la violenta cesura fra il comunismo/collettivismo e il capitalismo/consumismo.

 

Oggi la megalopoli capitalista fatica a trovare un disegno unitario che dia nuovo senso alle straordinarie architetture del regime (a cominciare dalle famose Sette Sorelle, grattacieli simbolo della capitale e delle sue funzioni più prestigiose), manifestazione della cultura e della propaganda del tardo-Marxismo.

 

Sebbene le dimensioni di Venezia e di Mosca siano incomparabili, le accomuna una sorta di "afasia" nel progettare il contemporaneo: Venezia, città-museo-parco tematico, è incapace di accogliere nuove proposte progettuali, anche quando caratterizzate della più alta qualità; Mosca, città-metropoli-megalopoli, accoglie avidamente tutte le suggestioni possibili ma la qualità dell'architettura sembra soffrire. In definitiva l'anoressia della prima (italiana) non è meno preoccupante della bulimia della seconda (russa).

 

Al seminario, introdotto da Amerigo Restucci, rettore dell'Università Iuav di Venezia, parteciperanno sei conoscitori della realtà moscovita: il professor Alessandro De Magistris, il direttore della rivista Domus Nicola Di Battista, l'architetto e docente Paolo Desideri, l'ingegnere e designer Umberto Zanetti, l'architetto Elisabetta Fabbri (esperta in conservazione), il dottore agronomo Emanuele Bortolotti fondatore di un importante studio di progettazione di architettura del paesaggio.

Il seminario è ideato e coordinato dal professor Aldo Norsa dell'Università Iuav di Venezia (con la collaborazione della dottoressa di ricerca Elena Giacomello).

Le conclusioni saranno tratte dal professor Renzo Dubbini, direttore del Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione.

 

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