Venezia, 23 febbraio 2012

 

 

LE MERAVIGLIE DELLA LAGUNA IN UNA APP 3D

 

Iuav, insieme alla prestigiosa Duke University (North Carolina), promuove presso la VIU, Venice International University un ambizioso progetto che punta a riunire il mondo delle nuove tecnologie con quello delle scienze umane, del patrimonio culturale, della salvaguardia della laguna.

 

Dopo tre anni di studi, la ricerca applicata approda a un progetto triennale di workshop con sede presso la Viu in vista di prototipi di App per smartphone e tablet in grado di raccontare la storia di architetture e beni artistici in tre dimensioni, seguendo la linea del tempo.

Il progetto di ricerca scientifica «Visualizing Venice» vedrà i migliori ricercatori del mondo riuniti in laguna per avviare nuove sperimentazioni e per insegnare agli studenti di università di diversi paesi un nuovo approccio allo studio dei processi di trasformazione della città.

Tre anni di attività di workshop e la realizzazione di un laboratorio attrezzato  che avranno la loro base sull’isola di San Servolo. 

Il primo appuntamento sarà dal 4 al 15 giugno 2012

 

29 febbraio 2012

 

La scommessa è quella di dar conto delle dinamiche presenti nella vita di una città e di rendere fruibili le sue meraviglie artistiche, architettoniche e ambientali attraverso tablet e smartphone di ultima generazione. I protagonisti di questo progetto saranno docenti, giovani ricercatori e studenti che parteciperanno al progetto triennale di formazione avanzata che la Viu (Venice International University) ha deciso di intraprendere, allargando l'iniziativa anche tutte le università socie.

 

«La sede è la più idonea – commenta Donatella Calabi, prorettore Iuav e coordinatrice dell’Unità di Ricerca – un luogo insieme profondamente veneziano e, nello stesso tempo, completamente internazionale».

Spazio e tempo sono il fulcro del progetto “Visualizing Venice” perché attraverso le più aggiornate tecnologie digitali permetterà di creare prototipi in grado di raccontare i processi e le dinamiche di cambiamento di una città e del suo ambiente fisico, appassionando tanto lo specialista quanto il turista, tanto il cittadino quanto il migrante, tanto l’anziano quanto il bambino all’evoluzione di architetture, piazze, strade, canali della città lagunare (il primo oggetto di studio prescelto).

Quindici studenti provenienti da tutto il mondo saranno selezionati per seguire in modo intensivo il workshop di giugno alla Viu, sull’isola di San Servolo, relativo quest’anno ai temi dell’approvvigionamento idrico.

 

«Si imparerà a sviluppare strumenti di ‘realtà aumentata’ o ‘iper-rappresentazione’ – spiega il dean della Viu Stefano Micelli - per visualizzare i monumenti, i gioielli architettonici, l’edilizia minuta, inserendoli in un vero e proprio viaggio nel tempo. I primi interlocutori potranno essere i turisti culturali in mobilità. Per arrivare a questo obiettivo abbiamo a disposizione le energie e la ricerca del CNR, delle università socie di VIU e dall’ateneo patavino, già coinvolto nell'iniziativa. È un grande riconoscimento del lavoro fatto alla Viu per mettere insieme energie e progetti diversi in un ambiente flessibile e internazionale».

«Visualizing Venice» è stato recentemente ospitato all’interno del «CHAT festival» presso il campus della Duke University (North Carolina): una manifestazione sulla multimedialità che discute tutte le possibili forme di collaborazione tra Studi Umanistici e nuove Tecnologie (CHAT sta per «Collaboration Humanities, Arts and Technology»). I primi casi di studio sono stati presentati dall’Unità di ricerca Iuav «Memoria e rappresentazione della città» con l’intento di proporre un nuovo approccio alla storia dell’architettura, della città e delle arti, letta con strumenti multimediali e attraverso visualizzazioni 3D, in grado di comunicare i risultati sia a specialisti che a un pubblico più vasto. Obiettivo principale di questo genere di ricerche è la costruzione di un sistema per «visualizzare» contenuti storici mediante quella che è stata definita «iper-rappresentazione»: procedimenti che permettono di collegare su una base digitale contenuti complessi di memoria, dove i documenti d’archivio s’intrecciano e dialogano con la narrazione visuale dell’ambiente urbano e sociale, degli edifici, delle opere e dei contenuti.  

 

L’unità di ricerca «Memoria e rappresentazione della città» Iuav coordinata da Donatella Calabi (con Francesca Castellani, Isabella Di Lenardo, Alessandra Ferrighi, Ludovica Galeazzo, Mauro Perosin, Ines Tolic, Guido Zucconi) lavora al progetto «Visualizing Venice» in collaborazione con l’Università di Padova (Andrea Giordano, Gianmario Guidarelli, Cosimo Monteleone ed Elena Svalduz).

 

 

 

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