Venezia, 29 ottobre 2012

 

 

IL MIUR PREMIA LA RICERCA IUAV

Finanziati entrambi i Progetti di Ricerca di rilevante Interesse Nazionale (PRIN) presentati da Iuav. Solo 14 in tutta Italia i progetti di ricerca finanziati nell’area dell’architettura e dell’ingegneria civile.

Di questi, ben 5 vedono la presenza Iuav: 2 come coordinatore nazionale e 3 come responsabile di unità di ricerca di progetti coordinati da altri atenei.

 

A che punto è l’integrazione degli immigrati nei piccoli comuni del Nordest e come rispondono le nuove politiche e le pratiche anche private alla domanda di inclusione sociale e spaziale della popolazione immigrata?

 

E ancora: si può parlare di strategie di riciclaggio di città e territori, interpretando i processi di trasformazione urbana come veri e propri cicli di vita? Individuata la natura del materiale (maceria, rifiuto, spazio in abbandono), come si realizza una concreta strategia di riciclaggio (assemblaggio, upcycling, rottamazione...)?

 

Questi i temi delle due ricerche per le quali l’Università Iuav di Venezia ha fatto richiesta di finanziamento al Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).

L’ateneo ha ottenuto per entrambe un responso positivo e contributi rispettivamente di 672.000 euro per la ricerca “Piccoli comuni e coesione sociale. Politiche e pratiche urbane per l'inclusione spaziale e sociale dei degli immigrati”, responsabile scientifico Marcello Balbo, e 805.000 euro per la ricerca “RE-CYCLE. Politiche e tecniche del riciclo in architettura e nell'infrastruttura urbana”, responsabile scientifico Renato Bocchi.

Entrambi i progetti avranno durata triennale e coinvolgeranno altre università partner sul territorio nazionale.

 

I progetti Iuav entrano così a far parte della ristretta rosa di ricerche di rilevante interesse nazionale (PRIN) ammesse al finanziamento da parte del Miur nell’area dell’architettura e dell’ingegneria civile. Su 14 progetti finanziati sul territorio nazionale, ben 5 vedono la presenza di Iuav, 2 come coordinatore nazionale e 3 come responsabile di unità di ricerca di progetti coordinati da altri atenei.

 

 

SCHEDE DESCRITTIVE DEI PROGETTI IUAV FINANZIATI

 

"Piccoli comuni e coesione sociale.

Politiche e pratiche urbane per l'inclusione spaziale e sociale degli immigrati"  

Responsabile scientifico: Marcello Balbo  

Durata: 36 mesi 

Settori scientifico disciplinari:

Urbanistica - Tecnica e pianificazione urbanistica

contributo  Miur:  672.000 euro

Struttura del progetto: 6 unità operative.

Oltre a Iuav capofila, Università Mediterranea di Reggio Calabria - di Roma Tre - Politecnica delle Marche - Milano Bicocca - Università delle Marche

Docenti e ricercatori Iuav coinvolti nell'unità operativa Iuav: 

Marcecllo Balbo – Stefania Tonin – Margherita Turvani 

 

La ricerca analizza i modi e le forme dell'integrazione della popolazione straniera nei comuni di piccola dimensione del Veneto ad elevata presenza di immigrati, concentrando l'attenzione su:

come le politiche pubbliche hanno risposto, e con quali risultati, alla domanda di inclusione sociale e spaziale della popolazione immigrata nel contesto dei mutamenti socio-culturale che hanno investito la realtà locale negli ultimi anni

– le pratiche messe in atto dagli attori non pubblici per promuovere l'inclusione degli immigrati, e la capacità del capitale sociale che caratterizza i comuni di piccola dimensione a sostituire competenze, abitudine alla diversità ed economie di scala tipiche di contesti urbani di dimensioni più grandi

– l'impatto che l'attuale crisi economica, con i suoi effetti di cambiamento, ha avuto e verosimilmente produrrà sulle forme di inclusione sociale e spaziale nei comuni di piccola dimensione.

In una prima fase l'unità di ricerca Iuav analizzerà la consistenza e le caratteristiche delle migrazioni nel Nord-Est.

Dopo aver selezionato alcuni comuni di piccola dimensione ove la concentrazione della popolazione immigrata è particolarmente rilevante, l’unità di ricerca analizzerà gli effetti che questo fenomeno può generare sull'ambiente sociale, spaziale ed economico. Condurrà inoltre, in collaborazione con istituzioni e società locali di alcuni comuni selezionati, un progetto pilota di ricerca/azione con lo scopo di identificare interventi capaci di rafforzare la capacità della comunità locale a promuovere l'inclusione sociale e spaziale degli immigrati.

Infine, il progetto di ricerca si pone l'obiettivo di favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze con altre istituzioni nazionali e internazionali per disegnare le linee guida atte a promuovere l'inclusione urbana degli immigrati nei comuni di piccola dimensione.

Verrà valutata l'efficacia pratiche e politiche urbane messe in atto per sostenere e favorire l'inclusione e la coesione sociale, anche attraverso questionari somministrti a numeri rappresentativi di residenti, interviste mirate e focus groups.

L' unità di ricerca Iuav avrà anche il compito di formare i ricercatori delle altre unità su come organizzare e gestire il “modulo di scambio di buone pratiche”, sulla base dell'esperienza maturata in passato che ha portato alla stesura del manuale MIMOC “Managing International Migration in our Cities”.

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“RE-CYCLE Politiche e tecniche del riciclo in architettura e nell'infrastruttura urbana”  

Responsabile scientifico: Renato Bocchi  

Durata: 36 mesi 

Settori scientifico disciplinari: Composizione architettonica e urbana – Urbanistica - Architettura del paesaggio  

Contributo Miur: 805.000 euro

Struttura del progetto: 11 unità operative.

Oltre a Iuav capofila, Università degli studi di Trento - di Palermo - di Reggio Calabria - Camerino - di Chieti/Pescara - Napoli Federico II - Genova - La Sapienza di Roma -- Politecnico di Torino - Politecnico di Milano

Docenti e ricercatori Iuav coinvolti nell'unità operativa Iuav: 

Renato Bocchi – Aberto Ferlenga – Carlo Magnani – Matelda Reho – Agostino Cappelli – Enrico Fontanari  - Sara Marini – Luigi Latini – Margherita Vanore – Fernanda De Maio - Stefano Rocchetto – Stefano Munarin – Chiara Tosi – Paola Viganò – Aldo Aymonino – Mario Lupano – Roberta Albiero – Giovanni Mucelli

 

Il progetto di ricerca è strutturato in modo da restituire una sorta di “Viaggio in Italia” per registrare le trasformazioni che hanno modificato il volto del Paese: un'ingente quantità di nuove costruzioni, non sempre utili e in uso, a cui corrisponde il proliferare di spazi dismessi, dimenticati, impraticabili.

A questa contraddizione fa eco una crescente conflittualità tra sistema ambientale e sistema urbanizzato, i cui risultati si concretano in vere e proprie emergenze (allagamenti, frane, esclusione sociale, deficit tecnologico e dispersione di energie e materie prime…).

L'Unità di ricerca indaga il riciclaggio di città e territori come possibile meccanismo di relazione tra le logiche dell'ambiente naturale e quelle dell'ambiente costruito, reinterpretando i processi di trasformazione urbana come veri e propri cicli di vita. Il rimando al riciclaggio viene assunto come tecnica per fondare strumenti d'analisi e procedure progettuali, andando oltre la pura suggestione metaforica. Individuata la natura del materiale (maceria, rifiuto, spazio in abbandono, ecc.), si cerca una concreta strategia di riciclaggio (assemblaggio, upcycling, rottamazione, ecc.) verificandone la fattibilità sulle realtà territoriali. La scelta dei casi applicativi intende dimostrare la pervasività della tecnica del riciclaggio, la sua efficacia rispetto alle urgenze del territorio e insiste su relazioni in essere e in fieri con amministrazioni, enti e aziende per denunciare la ferma volontà della ricerca di avere risultati applicativi, rispondendo a domande reali.

La sperimentazione dei processi di riciclo si applica in particolare al patrimonio in disuso dei manufatti artigianali-industriali e quindi agli spazi del lavoro, al patrimonio in disuso di origine militare, alle reti infrastrutturali (idrografica e della mobilità).

L'unità Iuav, per rendere attivo il passaggio dalla ricerca teorica allo sviluppo di strategie di riciclaggio e alle sue possibili ricadute operative, si avvale della collaborazione dei laboratori del proprio Ateneo: laboratorio cartografico (Circe) per il monitoraggio del territorio, laboratorio multimediale (Me.La) per le tecniche di rappresentazione, laboratorio prove materiali (Labsco) per la sperimentazione di prototipi - nonché articola le proprie collaborazioni con soggetti esterni per garantire il confronto internazionale (reti di Università), sviluppare proposte di legge, modelli applicativi e valutazioni economiche (Audis), assicurare la discussione dei risultati col territorio (Fondazione Fabbri).

Le collaborazioni sono strutturate con l'obiettivo di fondare la ricerca su questioni derivanti dal documento Horizon 2020: si vuol verificare come la strategia del riciclaggio (che concentra l'attenzione su punti, parti e aree già compromesse) sia necessaria per risparmiare energia e contrastare l'usura e la dispersione delle risorse ora in atto. Il Veneto si presta quale caso emblematico di processi di alterazione del sistema ambientale ai quali si associa lo scenario della post-produzione che attende di intraprendere un nuovo ciclo di vita, non più fondato sull'aumento delle quantità ma sulla circuitazione delle energie, per avviare una virtuosa fase di sviluppo.

 

 

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