Venezia, 16 marzo 2012
COMUNICATO
STAMPA
ITALIA-GERMANIA 5 A 5 L’architettura
italiana si confronta con le avanguardie architettoniche tedesche. La mostra
«NUOVA ARCHITETTURA RAZIONALE» sbarca allo Iuav – Spazio Gino Valle
all’ex Cotonificio di Santa Marta, dopo il successo ottenuto alla Gran
Guardia di Padova. Ovvero, quando una mostra itinerante coniuga la
progettazione veneta con le nuove idee tedesche, da Vicenza a Francoforte.
Per poi ripartire verso Berlino e Bonn. 22 marzo > 5 aprile 2012 Nuova Architettura Razionale Spazio
Gino Valle Santa
Marta – Venezia a cura
dell’Associazione culturale Di Architettura inaugurazione
22 marzo ore 17 mostra a cura di Armando Dal Fabbro, Manlio Michieletto, Cinzia Simioni, Alessandro Tognon e Elisa Toscano opere di Armando Dal Fabbro, Antje Freiesleben,
Gaetano Fusco, Stephan Höhne,
Jan Kleihues, Gino Malacarne, Bruno Messina, Carlo
Moccia, Christian Rapp, Uwe Schröder |
In principio fu
un convegno (“La città: forma e spazio. Architetture in Italia e
Germania”), poi
diventò una mostra di successo al Palazzo della Gran Guardia di Padova.
Oggi, «Nuova Architettura Razionale» tocca la laguna mettendo in mostra trenta
opere, selezione scelta dai lavori di dieci architetti italiani e tedeschi
che in comune hanno la data di
nascita, compresa fra il 1950 e il 1960.
Unica la forma mentis, nonostante paesi
d’origine e formazione diversi e unici i riferimenti ai grandi architetti
del passato recente: da Ernesto Nathan Rogers ad Aldo Rossi, da Mies van der
Rohe ad Oswald Mathias Ungers. Fra i progetti in mostra (sia realizzati che
ancora da realizzare) si ritrova la nuova sede del centro edile «Andrea
Palladio» a Vicenza (Armando Dal Fabbro), l’Historisches Museum di
Francoforte (Jan Kleihues), la Strada del Mare di Lignano Sabbiadoro (Carlo
Moccia) e, infine, edifici residenziali a Verona (Gino Malacarne). Ogni tavola
assimila lo stilema del progettista, ma anche una «temperie culturale europea»
che ben rappresenta la trasversalità delle correnti artistiche e culturali.
«Obiettivo della
raccolta di opere è scovare, sottolineare, per poi illustrare, le analogie di
fondo e le variazioni sul tema dei progetti selezionati», spiega
l’architetto Cinzia Simioni,
curatrice della mostra assieme al collega Alessandro
Tognon. «Crediamo però che il giudizio positivo di questi progetti non sia
solo merito dei rispettivi architetti: il merito va invece a chi, come loro, ha
creduto negli anni precedenti all’importanza della continuità di una tradizione
che unisce un progetto a quello precedente, nelle difficoltà di cogliere e
riassumere assieme alla grande eredità del
passato, il continuo variare degli
schemi sociali e delle sempre più rapide innovazioni tecnologiche».
La mostra mette
in evidenza i caratteri interdisciplinari del tema architettonico, coniugando
mostre di architettura ad altri eventi che insistono sul tema della
rappresentazione dei luoghi urbani.
«Adolf Loos diceva che ogni città ha gli
architetti che si merita!», concludono i curatori della mostra e l’editore Massimo Fagioli. «Ci
è stata data la possibilità di scegliere alcuni tra i rappresentanti della
cultura architettonica italiana e tedesca: la speranza è che questa selezione
stimoli un responsabile giudizio critico».
La mostra sarà
poi allestita in altre città italiane e si stanno perfezionando gli accordi per
allestimenti a Berlino e Bonn.
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
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