Venezia, 12 luglio 2012
COMUNICATO
STAMPA
VITTORIO_GREGOTTI@IUAV nell’auditorium dell’ex
Cotonificio di Santa Marta e in live streaming Faccia
a faccia con l’architetto che ha legato il suo nome a importanti pezzi
di città, dalle case di Cannaregio ai Cantieri Actv alla Giudecca, passando
per la riorganizzazione dell’area portuale. Lontano
dalle archistar, vicino a un «mestiere» paziente. L’incontro
è aperto a tutti |
Nell’ambito di W.A.Ve. 2012 (Workshop di architettura a
Venezia), il prof. Paolo Merlini ospita il collega Gregotti per raccontare
una città – Venezia - e una scuola – l’Università Iuav di
Venezia – che sono cambiati, spesso insieme.
«A Gregotti avevo chiesto soltanto un
po’ di materiale per lavorare con gli studenti – spiega il
professor Merlini – ma lui stesso si è reso disponibile, generoso come
sempre, a venire di persona. Parlerà, certo, della sua esperienza allo Iuav,
illustrerà alcuni dei suoi progetti, ma sospetto che affronteremo anche il
dibattito sul concetto di archistar, a lui lontano tanto quanto, invece, gli è
vicina l’architettura che non fa clamore ma si traduce in un paziente e
appassionante mestiere».
Il titolo del workshop tenuto da Merlini è «Cinquanta e non li deve dimostrare
– La città di Venezia e nove maestri della scuola di architettura
Veneziana». Non si tratta di un indovinello, bensì di un’analisi dei
primi dieci lustri dell’Università Iuav attraverso i manifesti culturali,
ma anche le traduzioni pratiche, dei suoi maggiori maestri.
«Niente amarcord – spiega Merlini
– bensì un momento di riflessione per comprendere valori e metodi che il
futuro di questa comunità scientifica dovrà definire per non ridurre
l’università in un’efficiente burocratica macchina organizzativa
che però non riesce a trasmettere, ai giovani studenti, contenuti disciplinari
e modi di essere nella società».
Oltre a Gregotti, il workshop racconta i lavori di Carlo Aymonino (Campo di
Marte alla Giudecca), Giancarlo De Carlo (le case di Mazzorbo), Ignazio
Gardella (abitazioni alle Zattere), Gianugo Polesello (l’area di
Cannaregio ovest), Aldo Rossi (Teatro del Mondo), Giuseppe Samonà (la sede
Inail di San Simeone), Carlo Scarpa (Fondazione Querini Stampalia), Gino Valle
(case Iacp alla Giudecca).
Quest’ultimo impegno con i suoi studenti segna anche il commiato del
prof. Merlini dallo Iuav in cui entrò da studente negli anni ’60 e che
lascia con una domanda: «Siamo in grado oggi di innovare con la seria
conoscenza delle nostre tradizioni?».
l'incontro sarà trasmesso in streaming
nel blog dei worskhop W.A.Ve 2012:
http://farworkshop.wordpress.com/
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
1856