Venezia, 15 luglio 2011

 

 

Finale dei Workshop di Architettura a Venezia WaVe 2011: premiato il workshop di Francisco Spadoni.

Menzioni speciali ai workshop di Bricolo, Mazzanti Sierra, Galantino

 

 

 

Gran finale oggi per WaVe, i Workshop di Architettura a Venezia, con la premiazione al migliore workshop e tre menzioni speciali.

Difficile il lavoro della giuria, composta da Angelo Torricelli (preside di Architettura, Politecnico di Milano), Giuseppe Cappochin e Giovanni Furlan (Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin), Franco Alberti (Regione Veneto), Camillo Tonini (Musei Civici Veneziani) e presieduta da Giancarlo Carnevale, preside di Architettura: la qualità dei progetti e degli allestimenti, frutto di 3 settimane di lavoro intensivo dei quasi 2000 studenti, guidati da 30 architetti di fama internazionale, era davvero elevata. Fatto ancora più sorprendente se si considera che  partecipano ai workshop tutti gli studenti del triennio di architettura.

 

Nel corso di una affollata cerimonia ai Magazzini Ligabue, è stato attribuito il primo premio al workshop di Francisco Spadoni, architetto e docente  di Architettura all’Università di San Paolo in Brasile, che aveva per tema “L’isola nascosta”: il workshop si proponeva di “riflettere proprio su un pezzo di terra dimenticata di Veneza e le sue isole, che la sua breve storia ha marchiato come un non luogo: l’ixola de le scoasse. Partendo dalla proposta di un centro sportivo a Sacca Fisola per cercare non solo di assegnare un ruolo a questa isola, oggi assente nell’immaginario della città, ma ancora più di relazionarla con la sua vicina, l’antica isola dei rifiuti di Venezia, che ora grazie al suo processo di recupero dovrà venire a far parte di una nuova geografia lagunare.”

Il workshop è stato premiato perché ha colto tutti gli aspetti del tema nella sua completezza e ha coinvolto didatticamente  gli studenti, rappresentandoli in un allestimento straordinariamente efficace.

 

Tre le menzioni speciali:

per la poeticità nel coniugare territorio, paesaggio e memoria al workshop di Filippo Bricolo, “L’ultima cima”:  progetto di un museo sulla cima del massiccio del Grappa, a quota 1775m sul livello del mare, che indende portare il visitatore a riflettere sull’assurdità della guerra, ponendo l’uomo e la sua esperienza al centro dell’esposizione. 

 

Per l’efficacia dell’allestimento al workshop dell’architetto colombiano Giancarlo Mazzanti Sierra, sul tema “Atmosfere e ambienti per l’ozio”.

 

Per aver affrontato didatticamente un tema già ampliamente investigato, ma con risvolti nuovi e accattivanti al workshop dell’architetto Mauro Galantino, sulla “Demolizione e ricostruzione del Padiglione Italia ai giardini della Biennale di Venezia”.

 

La mostra sarà aperta dal 15 al 25 luglio nelle sedi di Santa Marta ex Cotonificio e Magazzini Ligabue, da lunedì a sabato.

 

Il blog dei workshop ha raggiunto i 314.486 contatti e rientra nei 10 blog più visitati in Italia.

 

blog: farworkshop.wordpress.com

 

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