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Martina Zambon

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Venezia, 24 febbraio 2010

 

COMUNICATO STAMPA

 

DAVID CHIPPERFIELD ALL’UNIVERSITÀ IUAV

 

David Chipperfield allo Iuav per presentare il Neues Museum di Berlino. L’architetto inglese, in gara per la realizzazione dell’M9 a Mestre,
racconta a Venezia la storia di uno dei più riusciti interventi di integrazione
fra esistente e nuovo della storia recente dell’architettura

 

lunedì 1 marzo 2010

palazzo Badoer, aula Tafuri

San Polo 2468

ore 17

con la collaborazione della Fondazione di Venezia

 

Attrazione fatale fra David Chipperfield e Venezia.  Dopo l’impegno (tuttora in corso) per la realizzazione di una nuova ala del cimitero di San Michele in Isola, l’archistar (ma lui, schivo com’è, rifiuta la definizione) torna in città per partecipare al concorso che disegnerà il nuovo Museo del ‘900 della Fondazione di Venezia, l’M9 in via Poerio a Mestre.

 

Intanto, lunedì 1 marzo, c’è l’occasione di ascoltare uno dei massimi architetti in circolazione mentre racconta l’ultimo gioiello che ha firmato, quel Neues Museum a Berlino che ha segnato il completamento dell'Isola dei Musei che ospiterà le raccolte egizie. Chipperfield si è dovuto confrontare con superstiti strutture ottocentesche e aggiunte moderne. Rinasce così dalle sue ceneri – moderna Fenice – quello che era il Museo Egizio di Berlino che Federico Guglielmo IV aveva commissionato nel 1843 a Friedrich August Stüler perché completasse l'opera avviata dal suo maestro Schinkel con la costruzione dell'Altes Museum al Lustgarten. E la rinascita è di David Chipperfield secondo il principio che «conservare è meglio che rifare», intessendo i fili del nuovo sull’ordito dell’esistente. Proprio come si dovrà fare a Mestre.