Venezia,
15 giugno 2010
COMUNICATO STAMPA
Denise Scott Brown
Towards an active socioplastics
Lectio Magistralis
presenta Francesco Dal Co
mercoledi 23 giugno 2010, ore 17
Scuola di Dottorato IUAV
Aula Tafuri a Palazzo Badoer
per informazioni
infodottorati@iuav.it
Considerata insieme al socio e marito Robert
Venturi tra i più influenti architetti del ventesimo secolo, Denise Scott Brown
è autrice – insieme a Venturi e Steven Izenour –di Learning From
Las Vegas: the Forgotten Symbolism of Architectural Form, il libro frutto
di una ricerca condotta due anni prima con un gruppo di studenti della facoltà
di architettura e urbanistica della Università di Yale che nel 1972 consacra lo
strip di Las Vegas quale icona di una diversa forma di città.
Insieme al precedente libro di Robert
Venturi Complexity and Contraddiction in Architecture (1966), Learning
from Las Vegas costituisce una critica al modernismo ortodosso e ai gusti
della élite della cultura architettonica mondiale, mentre focalizza
l’attenzione sulla città dispersa americana e sulla nuova architettura
vernacolare.
Da allora, Denise Scott Brown ha continuato una prolifica attività di
scrittrice intorno alle teorie architettoniche e urbane. Accanto a tale impegno
porta avanti con grande successo, attraverso lo studio Venturi Scott Brown
and Associates, un gran numero di progetti e realizzazioni che spaziano dai
temi residenziali agli edifici pubblici fino alla pianificazione urbana –
valga su tutti in Europa la Sainsbury Wing della National Gallery a
Londra.
Sudafricana di origine, Denise Scott Brown si
è formata frequentando alcune delle scuole di architettura europee e americane
più importanti (laurea presso l’Architectural Association School of
Architecture di Londra). Tra il 1955 e il 1958 viaggia attraverso
l’Europa con il primo marito, Robert Scott Brown, e in Italia lavora per
qualche tempo presso lo studio di Giuseppe Vaccaro. Da allora ha avuto
occasione più volte di frequentare il nostro paese: in particolare va ricordata
la partecipazione alla 3. Mostra Internazionale di Architettura della
Biennale di Venezia diretta da Aldo Rossi, dove in gruppo con Venturi e Rauch
partecipa al Concorso per il Ponte dell’Accademia sul Canal Grande
per il cui progetto viene conferito agli autori il Leone di Pietra.
Molteplici sono i premi, le onorificenze e le
lauree Honoris Causa ottenute nel mondo: tra queste ricordiamo la nomina di
Commendatore al Merito della Repubblica Italiana nel 1987.
L’invito al grande architetto americano
presso la Scuola di Dottorato Iuav rappresenta dunque un’occasione unica
per ascoltare la testimonianza di una delle più vivaci protagoniste del
dibattito sull’architettura a cavallo tra il XX e il XXI secolo, come
testimonia anche la recentissima raccolta di saggi Having Words, AA
Publications 2009, che contiene, tra gli altri, lo scritto che dà il titolo
alla conferenza del 23 giugno.
Ufficio stampa Iuav
Martina
Zambon
cell.
3494917264