CONFERENZA STAMPA

 

Venezia, 13 marzo 2009

 

Venerdì 13 marzo, alle ore 11.30, presso la direzione amministrativa Iuav ai Tolentini, si presenta il Global Service:
un appalto integrato di 5 anni per la gestione meno dispendiosa e più ecologica  delle sedi universitarie. 

 

Si tratta del primo esempio di contratto “globale” di un ente pubblico a Venezia e si inserisce nel progetto “Iuav Sostenibile”

 

La conferenza stampa sarà l'occasione per fare il punto sulla situazione delle sedi e sui relativi, imminenti, restauri

 

Saranno presenti 

il rettore, prof. Carlo Magnani

il direttore amministrativo, dott. Aldo Tommasin 

il responsabile scientifico del progetto, prof. Piercarlo Romagnoni

Per la ditta che ha vinto l’appalto del Global Service, il dott. Nevio Piccoli

 

conferenza stampa

venerdì 13 marzo 2009, ore 11.30

Università Iuav di Venezia

Tolentini, Santa Croce 191

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

«Hai spento la luce?»

 

Iuav regola il termostato «globale», a partire dalle sue sedi.

Una sola ditta per gestire «chiavi in mano» impianti e manutenzione.

In prima linea pure docenti e dipendenti Iuav che saranno invitati con e-mail personalizzate e quotidiane a svolgere le più semplici azioni di risparmio energetico.

 

«Iuav sostenibile», il progetto di un’università più virtuosa che stila un bilancio sociale e si candida a laboratorio, pensando, ad esempio agli impianti geotermici, per razionalizzare i consumi puntando su fonti rinnovabili, presenta la sua punta di diamante:

il Global service.

 

Fra i primi tra le università italiane e gli enti di ricerca ad utilizzare questo strumento, Iuav ha avviato in questi giorni un appalto unitario lungo 5 anni per spendere meno e meglio, svecchiando, al contempo, gli impianti delle sue sedi.

Solo nella prima giornata di attività della ditta vincitrice del bando Global Service sono stati risparmiati 450 metri cubi di gas a Santa Marta. Le bollette calano e con i soldi risparmiati si procede al rinnovamento di caldaie ed impianti meno inquinanti

 

L’idea di affidare l’intera gestione, chiavi in mano, delle numerose sedi universitarie Iuav a un «Global service» parte da due esigenze: il budget per le manutenzioni e la gestione che si assottiglia anno dopo anno e la voglia di contribuire concretamente alla questione energetica e ambientale.

È stato avviato, così, un importante appalto per la manutenzione delle sedi e la razionalizzazione dei consumi che ha come esempi analoghi enti come la Provincia di Treviso, qualche comune italiano e che si candida a diventare un esempio per i tanti enti pubblici che hanno sede nei bellissimi (e dispendiosi) palazzi veneziani.

 

Sulla base del budget speso negli ultimi due anni, si è fissata la cifra di 1 milione 350mila euro l’anno, per 5 anni (estensibile ad altri 2), per coprire la gestione delle sedi, pagare le bollette, migliorare e svecchiare caldaie ed impianti. Un incarico affidato «chiavi in mano» a una sola ditta che, in questo caso, sarà la Associazione Temporanea di Imprese Ati composta da Cofathec e da Easy Light, risultata vincitrice su altre due candidate.

La Cofathec si è impegnata ad investire circa 2 milioni di euro per riqualificare impianti ed edifici fin dal primo anno di gestione, investimenti che conta di recuperare nei 5 anni di durata dell’appalto. Si tratta di fondi che recupererà dai risparmi ottenuti sui consumi energetici.

Si spezza, così, una spirale perversa: per ridurre i consumi energetici servirebbe rinnovare gli impianti ma non ci sono le risorse necessarie in quanto i costi di gestione delle sedi (bollette e menutenzione ordinaria) sone sempre in crescita per effetto dell’invecchiamento del patrimonio immobiliare, quindi si spende volta per volta su manutenzioni d’emergenza per essere, l’anno successivo punto e a capo. Si passa, insomma, da previsione di budget annui definiti sulla base dei costi storici, ad un piano pluriennale in cui si cerca di far fruttare meglio una quantità economica significativa arrivando così, da una manutenzione «riparativa», a una «programmata».

Sul fronte dei risparmi, la ditta potrà tenere il 60% degli importi mentre il 40% torna nelle casse di Iuav per essere poi reinvestito in manutenzione.

Il risultato, dopo 5 anni, sarà una serie di immobili riqualificati sul fronte energetico, più efficienti, più rispettosi dell’ambiente e meno dispendiosi.

 

A valutare l’efficacia delle azioni della ditta sarà una commissione di esperti esterni a Iuav che potrà, nel caso, applicare le salate penali previste dal contratto.

L’innovazione di questa formula contrattuale è l’unione (piuttosto inedita) di due aspetti: l’open facility management (una forma contrattuale in grado di adeguarsi alle modifiche che potrebbero intervenire nel corso del tempo) e un contratto di efficienza energetica proprio per contemperare le due esigenze iniziali, il risparmio e l’attenzione ambientale.

Sul fronte dei controlli tecnici è stata istituita una squadra di 7 persone interne allo Iuav incaricate di vigilare sulla qualità di gestione.

 

Tutti i dipendenti, dai docenti al personale amministrativo, saranno informati dalla ditta del Global Service sul corretto uso dell’energia nei propri posti di lavoro chiedendo a tutti di partecipare attivamente alla politica energetica dell’ateneo con tanto di e-mail personalizzate e quotidiane a rammentare le più semplici (e importanti) azioni di risparmio energetico, dalla luce spenta al termostato da regolare. Serve, infatti, la collaborazione di tutti per cambiare una modalità di vita.

 

 

Il contratto Global Service: com’è e come funziona

 

L’importo totale dell'appalto ammonta a 1.350.000,00 euro annuali per cinque anni (più altri due in caso di valutazione positiva): tempo ritenuto necessario per ammortizzare gli investimenti impegnati.

Un contratto di Global Service è un rapporto che regola diversi servizi integrati, con piena responsabilità sui risultati da parte dell’impresa e con un compenso contrattuale basato  sui risultati ottenuti.

Un contratto di rendimento energetico riguarda il miglioramento dell'efficienza energetica.

La ditta appaltatrice potra ottenere per effetto dei risparmi ottenuti dei titoli di efficienza energetica (certificati bianchi), che potranno vendere nel mercato dei titoli energetico.

L’impresa vincitrice dell’appalto Iuav avrà in gestione la manutenzione ordinaria degli impianti e quella edilizia delle nostre sedi, unitamente alla responsabilità dei consumi energetici: la ditta si intesta le bollette Iuav e le paga direttamente, avendo così un forte interesse alla contrazione dei costi energetici.

L’ateneo pagherà per il servizio un canone mensile rapportato alla dimensione del suo patrimonio e delle sue attività.

I risparmi ottenuti per effetto del contratto saranno suddivisi in parte proporzionale  tra Iuav e l’impresa: Iuav li reinvestirà negli impianti per riqualificarli, mentre alla ditta

verrà riconosciuto un benefit economico.

Tra i risultati attesi da questo appalto: la riduzione dei costi energetici; l’ottimizzazione  dei costi per razionalizzazione della manutenzione ordinaria; il reinvestimento dei risparmi

in progetti di miglioramento.

 

 

 

1 Che cosa sono i ‘certificati bianchi’

I “certificati bianchi”, chiamati anche “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), attestano il conseguimento di risparmi energetici attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti. Vengono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) sulla base delle certificazioni dei risparmi conseguiti

Il mercato dei titoli. In alternativa agli interventi di risparmio energetico da realizzare in proprio presso i consumatori finali (anche con la collaborazione di soggetti terzi), i distributori possono scegliere disoddisfare gli obblighi a loro carico acquistando, in tutto o in parte, da terzi titoli di efficienza energetica attestanti il conseguimento di risparmi da parte di altri soggetti (altri distributori o società operanti nel settore dei servizi energetici).

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