COMUNICATO STAMPA

 

Venezia, 16 ottobre 2009

 

IUAV:

AgriPod: Design e nuove tecnologie al servizio del prodotto agricolo locale.

 

Si va dallo smart packaging per l'insalata fresca ad AgriPod, un display che rivela la storia di un prodotto fresco, dal giorno della semina a quanti chilometri ha percorso per arrivare sugli scaffali del punto vendita.

 

Una inedita collaborazione fra l'unità di ricerca NanoDesign dell'Università Iuav con la Coldiretti Veneto.

 

La presentazione di AgriPod, ideato dall'unità di ricerca NanoDesign dell'Università Iuav, è in programma per l'8° Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione di Cernobbio il 17 e 18 ottobre.

 

 

 

Ecco la carta d'identità dei prodotti agricoli locali accessibile ai clienti nei punti vendita. L'unità di ricerca NanoDesign dell'Università Iuav di Venezia, insieme a Coldiretti, ha sviluppato AgriPod, un display che attraverso la tecnologia touchscreen e la lettura di microchip integrati nell'imballaggio permette di visualizzare l'informazione specifica su provenienza e filiera dei prodotti agricoli.

 

Avvicinando un prodotto ad AgriPod, il sistema consente di scoprire immediatamente le generalità, il territorio d’origine, il percorso dal campo allo scaffale. Informazioni, che i produttori agricoli italiani già oggi registrano e che insieme alla tecnologia RFID (a radiofrequenze) e il progetto AgriPod sono rese accessibili nel momento stesso in cui si fa la spesa. Oltre alle caratteristiche del prodotto, AgriPod consiglia ricette e fornisce indicazioni sulla possibilità di vacanze “ecologiche” possibili nella zona di coltivazione del prodotto.

 

"Colpisce l'apparente paradosso di una tecnologia recente e d'avanguardia come quella RFID che dischiude il suo potenziale proprio quando viene affiancata al contesto produttivo più antico come quello agricolo locale", spiega Kristian Kloeckl, direttore dell'unità di ricerca Iuav. “AgriPod - precisa - è un primo prototipo di un progetto di ricerca più ampio che vede l'inedita collaborazione tra la Facoltà di Design e Arti dell'Università Iuav e Coldiretti intorno alla tematica dell'imballaggio per il prodotto agricolo. La ricerca si concentra su nuovi approcci progettuali che sfruttano nuovi strumenti come le nanotecnologie per creare delle opportunità interessanti sul fronte della riduzione dell'impatto ambientale, la conservazione del prodotto e la comunicazione delle qualità intrinseche dello stesso.

 

Qualche mese fa la Coldiretti Veneto, che negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente nicchie di mercato legati ai farmers market, alla vendita diretta, ai Gas (gruppi di acquisto solidale) e ai prodotti “a chilometro zero”, si è chiesta se abbia senso usare o meno, anche in questi casi, tipologie tradizionali d'imballaggio.

Da questa domanda nasce l'affidamento all'Unità di ricerca NanoDesign Iuav diretta da Kristian Kloeckl che, insieme a Simone Bellan e Maddalena Mometti, ha dato inizio ad una vera e propria rivoluzione a metà strada fra design, agricoltura e le nanotecnologie.

Oltre a AgriPod, l'unità di ricerca NanoDesign Iuav sta seguendo, sempre in collaborazione con Coldiretti Veneto e insieme a NanoFab e Veneto Nanotech, anche altri filoni di ricerca in cui si sperimentano, attraverso il design, nuove potenzialità delle nanotecnologie per imballaggi in grado di cambiare forma e volume e di migliorare la conservazione del prodotto fresco.

 

Unità di ricerca NanoDesign, //www.iuav.it/nanodesign

 

 

 

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