comunicato stampA

 

 

Task force sulla sicurezza

 

Iuav, Polizia di Stato - Questura di Venezia, e Azienda Ulss 12, firmano martedì 13 gennaio 2009 un protocollo d’intesa da cui nascerà un gruppo di lavoro e di studio misto proprio sui temi della sicurezza

 

 

Venezia, 10 gennaio 2009

 

 

Alleanza a tre per puntare sulla sicurezza.

Iuav, Polizia di Stato - Questura di Venezia, e Azienda Ulss 12, firmano martedì 13 gennaio 2009 presso il rettorato Iuav dei Tolentini alle ore 10. Saranno presenti, oltre al rettore Iuav prof. Carlo Magnani, il direttore generale dell’Ulss 12 Antonio Padoan e il Questore Carlo Morselli e Valeria Tatano, docente di Tecnologia dell’architettura e responsabile scientifica del progetto. Un protocollo d’intesa da cui nascerà un Gruppo di lavoro e di studio misto proprio sui temi della sicurezza.

 

L’Università Iuav di Venezia lavora da anni sul tema della sicurezza intesa nei suoi molteplici settori d’azione quali la sicurezza relativa ai rischi geologici, strutturali, sismici, di incendio e alla quotidianità d’uso degli edifici, organizzando corsi universitari e di formazione rivolti ai professionisti esterni, realizzando convegni e seminari dedicati all’argomento e attivando un corso di Dottorato di ricerca sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in collaborazione con l’Inail di Venezia. La Polizia di Stato - Questura di Venezia tutela l’esercizio delle libertà e dei diritti dei cittadini; vigila sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti e dei provvedimenti della pubblica autorità; tutela l’ordine e la sicurezza pubblica; provvede alla prevenzione ed alla repressione dei reati; presta soccorso in caso di calamità ed infortuni. Infine, lAzienda Ulss 12 Veneziana dispone di una propria struttura tecnico-funzionale – il Dipartimento di Prevenzione – preposta alla promozione della tutela della salute della popolazione anche attraverso funzioni direttamente rivolte agli ambienti di lavoro.

 

Tre soggetti diversi che decidono di collaborare attivamente per incrementare e consolidare la cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro attivando forme di collaborazione destinate alla costruzione di un patrimonio di saperi condiviso, capace di coniugare approccio scientifico, esperienza pratica e informazione, nella prospettiva di adeguamento ai mutevoli scenari della realtà produttiva, economica e sociale.

 

Tale collaborazione si concretizzerà nella formazione di un gruppo di studio che promuova, mediante un approccio interdisciplinare, la realizzazione di attività di ricerca, di didattica e di formazione, che possano condurre alla creazione di un progetto per la formazione e la conoscenza delle tematiche legate al termine sicurezza destinato a diventare patrimonio pubblico di sicurezza «partecipata».

 

Il protocollo di intesa si tradurrà in momenti di incontro e confronto tra specialisti diversi della sicurezza per formare un gruppo di esperti che possa costituirsi quale centro specializzato su questi temi, utilizzando i contributi specifici degli autori coinvolti, secondo le rispettive competenze per elaborare i dati (informazioni, esperienze, e simili) in funzione della definizione di strategie capaci di far fronte alla rapidità dei cambiamenti che le dinamiche sociali, politiche, economiche e tecniche introducono.

Fra gli obbiettivi del progetto:

 

1. costituire un centro permanente di raccolta, elaborazione e analisi dati per monitorare le problematiche legate agli infortuni nei luoghi di lavoro sul piano statistico, ma soprattutto sul piano delle conoscenze e degli studi già intrapresi in Italia e all’estero, delle iniziative e delle strategie di prevenzione attuate e che possano essere assunte quali esempi significativi;

2. diffondere e migliorare la cultura della legalità e della sicurezza all’interno del progetto di architettura, nelle fasi che vanno dalla ideazione alla sua realizzazione e manutenzione attraverso l’attivazione di interventi in sinergia tra gli operatori a vario titolo coinvolti;

3. sviluppare le conoscenze, lo stato dell’arte, gli aggiornamenti normativi verso i professionisti del settore attraverso l’organizzazione di seminari, giornate di studio e corsi di formazione;

4. promuovere iniziative culturali e momenti di incontro tesi a diffondere la cultura della sicurezza nella società, in ambito formativo (Scuola e Università) e produttivo, con il coinvolgimento di referenti istituzionali e di tutte le autorità competenti;

5. sviluppare progetti di ricerca nell’ambito dei programmi finanziati con fondi regionali, nazionali, dell’Unione Europea ed internazionali;

6. istituire un Comitato Scientifico con il compito di definire gli strumenti tecnico operativi per strutturare le linee programmatiche del presente protocollo e individuare il programma di sviluppo e fattibilità dei singoli obiettivi.

 

 

Università Iuav di Venezia

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Martina Zambon