Medinas 2030

convegno internazionale

 

giovedì 30 ottobre 2008

ore 9.00

palazzo Querini Dubois

San Polo 2004, Venezia

 

 

comunicato stampa

 

Venezia, 28 ottobre 2008

 

 

Il futuro passa per il Mediterraneo

 

Medinas 2030, conferenza internazionale nata da un progetto della Banca Europea di investimento sul recupero in Marocco delle antiche medine

La Banca europea di investimento (BEI) recentemente ha finanziato diversi programmi di intervento in Marocco per il recupero delle medine, la parte antica della città di cui si trovano esempi in tutto il sud del mediterraneo, dal Marocco appunto fino all’Egitto e la Siria.

In questo quadro, la BEI ha chiesto all’Università Iuav di Venezia di organizzare una conferenza internazionale per fare il punto su quello che potrà essere il futuro di queste parti di città, in molti casi dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità come nei casi di Fes, Marrakesh, Damasco o il Cairo, per menzionarne solo alcune.

 

I riflettori di studiosi e governi sono puntati da tempo su queste porzioni preziose di cultura ma, con l’unica eccezione della medina di Tunisi, i risultati sono stati fin qui deludenti.

 

Se alcune porzioni del tessuto storico sono state recuperate, se non altro per rispondere alla domanda di un turismo globalizzato in cerca di «autenticità», le medine continuano a essere abitate prevalentemente dalla popolazione povera, in condizioni il più delle volte estremamente precarie.

 

La conferenza veneziana Medinas 2030 sarà una riflessione condotta su un orizzonte temporale ampio, partendo dall’idea che il recupero può avere qualche possibilità di successo solo se viene realizzato tenendo conto dei cambiamenti economici e territoriali che nei prossimi decenni interesseranno i paesi del sud del Mediterraneo.

 

La Conferenza si terrà giovedì 30 ottobre, ospitata dalla Biennale nella sede di Palazzo Querini Dubois.

Oltre alle relazioni preparate specificamente per l’occasione da alcuni dei maggiori esperti sul tema, parteciperanno la Banca Mondiale, la Fondazione Aga Khan, l’UNESCO e lo scrittore egiziano Khaled Alkhamissi, di cui è stato recentemente pubblicato in Italia il libro Taxi.

Saranno presenti inoltre rappresentanti di diverse istituzioni dei paesi del sud del Mediterraneo, tra i quali il ministro algerino della Pianificazione territoriale, dell’ambiente e del turismo Cherif Rahmani, la direttrice dell’Associazione per la Salvaguardia della Medina di Tunisi Semia Yaiche, uno dei direttori della holding marocchina Al Homrane, il presidente del consiglio degli ingegneri di Damasco e un esponente del Consiglio per la ricostruzione e lo sviluppo del Libano.

La Conferenza sarà chiusa dal vicepresidente della Bei, Philippe Fontaine de Vive.

 

 

programma della conferenza

 

 

 

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